Evasione fiscale: Milano prima per accertamenti, i politici polemizzano

Milano è in testa alla classifica dei Comuni italiani che collaborano con lo Stato per l’attività di accertamento fiscale e contributiva. Nel 2017 gli uffici tributari, supportati da un gruppo dedicato della Polizia locale del Comune, hanno inviato al dipartimento Finanza del ministero dell’Interno 173 segnalazioni qualificate per altrettanti accertamenti su presunti casi di evasione ed elusione fiscale. Ogni anno il Viminale riconosce un contributo economico ai Comuni in relazione al numero di segnalazioni: per il 2017 Milano ha ricevuto 1,3 milioni di euro che corrispondono al 10 per cento del totale erogato a tutti i Comuni per il lavoro svolto, la somma più alta riconosciuta.

Ancora una volta Milano si dimostra in grado di fare la sua parte e concorrere alla lotta all’evasione con l’Agenzia delle Entrate – afferma l’assessore al Bilancio e al Demanio Roberto Tasca -. Esprimo soddisfazione e ringrazio gli uffici per il grande lavoro ma, per essere ancora più incentivante per tutti i Comuni, il meccanismo che distribuisce le risorse andrebbe rivisto. Milano incassa appena il 10 per cento del ‘premio’ ma non rappresenta il 10 per cento della popolazione e delle imprese italiane. Andrebbe modificato il legame tra evasione recuperata e contributo ricevuto, al fine di dare trasparenza ed equità al meccanismo e di creare un evidente incentivo all’investimento di risorse comunali per le segnalazioni“.

Non è della stessa idea il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Gianluca Comazzi, che ha ribattuto alle dichiarazioni dell’Assessore,  “Oggi l’assessore al Bilancio Roberto Tasca si vanta per gli accertamenti in materia di evasione fiscale svolti dal Comune di Milano, ma è bene ricordagli che su questo versante la strada è ancora in salita” ha affermato Comazzi, proseguendo, “All’interno dei circa 23mila alloggi MM (a gestione comunale), gli inquilini abusivi sono oltre 1200. Questo significa che centinaia di persone non pagano l’affitto, producendo una morosità che nel 2017 si attestava sui 40 milioni di euro. Quanto alle sanzioni da autovelox, come ricordato in una mia interrogazione, a fronte di 348.756 verbali emessi nei primi sei mesi del 2018, il Comune deve ancora riscuotere 17,5 milioni di euro (a fronte di 14 già incassati)”. Per poi concludere,  “Prima di auto elogiarsi, la sinistra dovrebbe lavorare in maniera più incisiva per recuperare queste importanti risorse”.