16 Dicembre 2020

I nuovi cestini della Raggi sembrano urne cinerarie

I nuovi cestini della Raggi sembrano urne cinerarie. Non lo diciamo noi, ma la celebre azienda di pompe funebri Taffo che ha subito approvato i nuovi cestini della Raggi che sembrano urne cinerarie. E in effetti come risultato del lavoro di anni non pare un granché, basti pensare che come dice il sindaco di Roma “sono stati sviluppati diversi prototipi”. Cioè ci hanno pure pensato anni, con squadre di lavoro impegnate a produrre un cestino. Un cestino per la spazzatura. Se qualcuno si stava chiedendo di cosa si stessero occupando a Roma, una prima risposta c’è. Ecco l’entusiastico annuncio della prima cittadina romana: Ecco i nuovi cestini in ferro che sostituiranno nel centro storico quelle orribili buste di plastica trasparenti appese. Questa mattina ne abbiamo installati cinque in piazza della Rotonda al Pantheon: serviranno per fare una prova e se supereranno i test prenderanno il posto dei vecchi in tutto il centro. Anni fa dopo l’innalzamento dei livelli di sicurezza antiterrorismo, in tutta Italia, i vecchi raccoglitori sono stati sostituiti con buste di plastica trasparenti, che spesso si rompono, facendo cadere a terra i rifiuti. In questi anni abbiamo lavorato a qualcosa di diverso. È stato un lavoro complesso, perché è stato necessario mettere d’accordo diverse esigenze: da una parte la Questura con il rispetto delle norme di sicurezza – e permettere quindi di vedere cosa c’è all’interno -, dall’altra la Sovrintendenza ai Beni culturali, data la rilevanza storica, culturale e archeologica di questi luoghi. In più c’era la necessità di realizzare un modello di cestino pratico e facilmente svuotabile dal personale Ama. In questi anni sono stati elaborati diversi prototipi che però non hanno messo tutti d’accordo, di fatto non accontentando le varie esigenze. Non è stato semplice. Le piazze, le vie di Roma sono da tutelare e preservare e per questo anche le più piccole cose devono essere belle e decorose. Volevamo un modello che rispettasse tutti questi principi e ovviamente fosse anche pratico e sicuro. Questo è il risultato. Spero che cittadini e turisti li apprezzino.

I nuovi cestini della Raggi sembrano urne cinerarie Leggi tutto »

Grazie Sala per la moschea

Grazie Sala per la moschea. Davvero grazie Sala per la moschea perché stai semplificando la campagna elettorale del centrodestra. I tuoi avversari sono in panne, diciamocelo. Salvini ha annunciato diverse volte il nome del candidato sindaco e aveva specificato “a breve”. Il breve però è un concetto relativo e fino ad oggi non si sa chi dovrebbe essere il frontman delle destre. Ora forse se il breve di Salvini è tale anche nel privato bene per le sue donne, ma male per la politica. Pure Giorgia Meloni ha annunciato il candidato entro fine anno, cioè due settimane. Forse sarà il regalo di Natale per la presunta coalizione che come alleato migliore al momento ha proprio Sala: tornare a parlare della necessità di una moschea a Milano ha riacceso persino i motori un po’ spenti di eletti del centrodestra che sembravano senza grandi temi. Ora grazie a Sala avranno qualcosa di cui parlare e un primo cardine per un programma di governo. Quindi grazie Sala per la moschea. Non ci stancheremo di ripeterlo fino a quando il centrodestra non avrà riacquistato la forza necessaria per individuare chi pensa possa essere un buon sindaco dopo i deludenti risultati di dieci anni di sinistra. Anche perché se non siamo in grado di proporre un nome (noi ci abbiamo provato), forse non possiamo proporci come amministratori di una città come Milano. Specialmente in un momento così particolare: dieci anni fa il centrodestra ha consegnato alle sinistre una città rilanciata, con un’idea di futuro. Oggi la ritrova a pezzi un’altra volta, con gli unici cittadini felici che o non sono milanesi o lo sono appena diventati. Le periferie sono rimaste le stesse, le politiche ambientali non hanno visto cambiamenti significativi perché i soldi dell’Area C sono stati usati per altro, la città è impoverita e in paranoia. Perché abbiamo aspettato che fosse Sala a rilanciare la corsa? Tra l’altro come seconda scelta perché non lo hanno preso come manager di Stato. Un ripiego eppure senza di lui il centrodestra non avrebbe avuto un tale rilancio dei propri temi.

Grazie Sala per la moschea Leggi tutto »

Superbonus per le case popolari

Superbonus per le case popolari. “..La Direzione Generale ha attivato nei confronti delle cinque aziende un’azione di coordinamento al fine di favorire la più ampia adesione alle misure di incentivazione nazionale che riguardano il recupero energetico del patrimonio residenziale pubblico..” ed ancora “..Abbiamo già effettuato un paio di incontri con Aler Milano che sta definendo un programma di investimenti per oltre 300 milioni di euro, e che ha già pubblicato una prima gara per 60 milioni di euro circa..”. Questo è un estratto della risposta, in merito alle azioni inerenti l’utilizzo del superbonus per le case popolari, che la Direzione Generale Politiche Abitative ha fornito, a seguito di formale richiesta, al Consigliere Regionale del M5S Lombardia, Nicola Di Marco, che commenta: “Quanto comunicato dimostra, con i fatti, che l’azione del Governo Nazionale guidato da Giuseppe Conte è orientata nella giusta direzione. Regione Lombardia e le Aler stanno inoltre dando seguito a quanto votato all’unanimità nel Consiglio Regionale di luglio, su una mozione a mia prima firma, dove si chiedeva proprio un impegno degli Enti competenti per sfruttare al massimo le possibilità date dal DL RILANCIO. Questa comunicazione è importante ed è un primo passo potrebbe consentire, con le strutture di Direzione Lavori e Negoziali/Legali attrezzate in modo congruo, una rivoluzione nel settore, con l’avvio di ristrutturazioni e riqualificazioni attese da anni e, grazie a questi lavori si potranno abbassare i costi per servizi. In particolare, sarà possibile la realizzazione del cappotto termico o di impianti di riscaldamento, la sistemazione degli infissi, pavimenti, pannelli solari, coloninne per la ricarica di veicoli elettrici. Sono interventi ormai improrogabili che garantiranno la valorizzazione del patrimonio e un miglioramento reale delle condizioni di vita degli inquilini. Si potrà coniugare la crescita economica ed occupazionale alla sostenibilità ambientale. Infatti, questo intervento darà una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese che saranno chiamate ad eseguire i lavori. Tra gli interventi già messi a gara (https://aler.mi.it/gara/repp-nn-56÷65-2020/) spiccano sicuramente, per quantità, quelli nei quartieri di Rozzano e Gratosoglio (Milano) dove vivono migliaia di inquilini od in numerose vie di Milano. Ma non sono da meno le decine di interventi nella Provincia di Milano come ad esempio a Trezzano sul Naviglio, a San Giuliano Milanese, a Sesto San Giovanni o a Legnano. Tutte situazioni che continueremo a monitorare puntualmente. Regione Lombardia non ha più scuse e deve indirizzare tutte le risorse proprie, che non dovrà più investire nelle manutenzioni – perchè coperte dalla misura nazionale – verso l’emergenza abitativa che cresce sempre più. E’ necessario un piano per aumentare lo stock di alloggi da destinare ai servizi abitativi. Solo così potremo dare una risposta soddisfacente ai Cittadini in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria ed ora economica e sociale. Il M5S Lombardia darà il proprio contributo con ulteriori proposte costruttive anche nella sessione di bilancio di previsione che si terrà in questa settimana e ci auguriamo una apertura da parte della maggioranza al fine di ribadire l’importanza del diritto alla casa che purtroppo, negli ultimi anni, in Lombardia è stato spesso penalizzato da un cronico sottofinanziamento delle Giunte che si sono succedute, condannando decine di quartieri al degrado ed ai più disparati disagi”.

Superbonus per le case popolari Leggi tutto »