17 Gennaio 2022

Intervento del Sindaco Giuseppe Sala sulla sicurezza in città

Buongiorno. Premetto che relaziono al Consiglio Comunale con l’intento di prendermi le mie responsabilità e nella consapevolezza che rispetto all’operato della mia Giunta, di nuovo, il primo responsabile sono io. Ma ho necessità di illustrare la situazione, le cause, le azioni da mettere in campo. Perché la questione “sicurezza” non è liquidabile con un giudizio sommario. È per questo che sono qui a parlarvi e a richiedere la vostra attenzione. Mesi fa ho sottolineato che nel 2022 sarebbe stato necessario procedere, come prima cosa, all’assunzione di 500 nuovi Vigili. In verità questo annuncio, come molto di ciò che abbiamo in animo di fare per restituire alla città una nuova normalità, nasceva da una considerazione che, dalla grande discussione sul Covid e sulle sue conseguenze, è stata messa sempre a disposizione di tutti. Questa valutazione indica che le conseguenze della pandemia sono sostanzialmente tre: sanitaria, economica e sociale. E queste conseguenze sono intimamente l’una legata all’altra. Dobbiamo riconoscere che la terza è ampiamente la più sottovalutata. Certo, ci sono fior di sociologi, psicologi, esperti di varie materie che hanno a che fare con l’umano, che avvisano della gravità della situazione. E le cose stanno effettivamente così, non si tratta di analisi astratte destinate a rimanere materia da esperti, è ormai evidente che i nodi stanno arrivando al pettine. La sospensione della vita sociale e il prolungato isolamento stanno procurando enormi danni, specie tra i giovani. E dovremo gestire ferite sociali molto profonde e molto difficili da riassorbire. Questo non può che tradursi, come in effetti sta avvenendo, in una tensione che interessa tutti, ma che, ripeto, ha conseguenze più evidenti nei più giovani e nei più deboli (anche economicamente). Le città, da che mondo e mondo, di tutti i fenomeni di questo tipo sono il massimo luogo di espressione. Le città sono calamite che attraggono il bene (a Milano di certo) e a volte anche il male. Con questa pandemia abbiamo imparato ad usare alcune parole. Una è “assembramenti”. Abbiamo associato a questo concetto solo un significato negativo. Certo, la vicinanza fisica è pericolosa in tempi di pandemia. Ma le conseguenze del non potere stare vicini gli uni agli altri si fanno sentire. Il concerto di Capodanno in Piazza Duomo negli anni precedenti il Covid aveva lo scopo di donare divertimento ma aveva anche l’utilità di poter controllare con più facilità la piazza. Abbiamo fatto male ad annullarlo? No, ma la gestione dell’ordine pubblico si è complicata. E chiudere le discoteche e le realtà dove si fa musica dal vivo, o limitare fortemente l’affluenza, è corretto? Probabilmente sì, ma i giovani che le popolavano non è che ora stanno in casa. È per l’insieme di questi motivi che, ancor prima di mettere mano a programmi e a iniziative, mi era chiaro che la sicurezza sarebbe stato uno degli elementi fondanti della nuova Milano. Bisogna riflettere sul fatto che il bene fragile della sicurezza è frutto di una grande e leale collaborazione tra le Istituzioni. È dalla chiarezza dei ruoli, dall’efficacia nello svolgimento dei compiti, dalla sinergia strategica e operativa che Milano, come tutte le grandi città del mondo, può ottenere i suoi migliori risultati. E questa collaborazione a Milano esiste. C’è però un fondamentale punto di partenza. Forse qualcuno se ne ricorda a intermittenza (o trova comodo non ricordarselo) ma l’ordine pubblico in Italia è affidato dal suo ordinamento al Ministero degli Interni. E questo esercizio trova la sua applicazione a livello locale nel Comitato Provinciale di Ordine e Sicurezza che ogni settimana, da sempre ma con particolare insistenza e efficacia da Expo in avanti, riunisce intorno al Prefetto, che è l’autorità di ordine pubblico sul territorio, le Istituzioni territoriali. È poi il Questore, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Prefetto, a definire la linea di azione operativa delle diverse Forze dell’Ordine (e, dunque, anche dei nostri Vigili) per quanto riguarda la sicurezza integrata e urbana. I Vigili, a Milano come negli altri Comuni, sono responsabili in esclusiva del rispetto del Codice della Strada, della sicurezza stradale e gestione del traffico, degli incidenti stradali (mediamente 30 al giorno rilevati dalla Polizia Locale), delle sanzioni. Hanno poi compiti di sicurezza urbana differenziati in due ambiti: •    il primo (DL 14/2017) di concorrere alla prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, alla promozione della legalità, al rispetto del decoro urbano e della normativa commerciale, in particolare con le specificità della polizia di prossimità; •    il secondo è relativo al rispetto dei regolamenti comunali del verde, del commercio e così via. Vi sono visioni differenti sul ruolo dei Vigili. Alcuni ne vorrebbero fare qualcosa di diverso, ma non si può continuare a vivere in un equivoco che attribuisce alla Polizia Locale una responsabilità che invece non ha. Senza ignorare che gli ambiti di miglioramento da attivare non potranno e non dovranno mai prescindere dalla collaborazione leale tra Istituzioni. E a Milano questa collaborazione, lo ripeto a scanso di equivoci, c’è. Viviamo un momento storico che richiede da parte di tutti uno sforzo straordinario nel controllo del territorio e nella prevenzione degli eventi più o meno delittuosi. Questo credo sia assolutamente chiaro. “Tutti” vuol dire “tutti”, a partire dallo Stato e il suo Governo che, insieme ovviamente a noi, non può, più passano i mesi, che prendere atto come tra le cure della pandemia sta diventando sempre più importante quella del clima sociale. Torniamo a focalizzarci sulla sicurezza. Noi riteniamo che la cura della sicurezza abbia tre livelli fondamentali di applicazione. Il primo riguarda ovviamente il personale messo in campo. Giovedì prossimo daremo il via al bando per la formazione delle graduatorie per il rafforzamento del Corpo dei Vigili Urbani che ci consentirà di assumere: 240 nuovi vigili entro novembre 2022 altri 260 entro novembre 2023. Più velocemente non si può fare, anzi sarebbe sbagliato farlo. I nuovi assunti devono essere addestrati. E poi bisogna mettere in atto un affiancamento operativo con Vigili esperti che possano trasmettere loro l’esperienza accumulata. Ma grazie a queste nuove assunzioni (e a quelle necessarie per reintegrare le

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Aggressione al vigile: 3 giovani indagati per rapina e resistenza

La Procura di Milano ha indagato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale tre dei giovani che nella notte fra venerdì e sabato scorsi hanno aggredito, disarmandolo, un agente della polizia locale in borghese in via Coni Zugna, in zona Navigli. Le indagini, che dovranno accertare la dinamica dei fatti, ed eventualmente indagare altri ragazzi sono coordinate dal pm Ilaria Perinu e dall’aggiunto Laura Pedio. I giovani erano almeno una dozzina, alcuni sono stati identificati per i video postati sui social in cui si vede l’agente che spara in aria per farli allontanare senza alcun risultato e poi la colluttazione in cui parte un altro colpo, in questo caso verso terra. ANSA

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Molesta ragazza in piazza Duomo: arrestato

Un diciassettenne è stato arrestato ieri pomeriggio, intorno alle 17, in piazza Duomo a Milano per aver molestato una ragazza che passeggiava con il suo fidanzato. Il giovane, che deve rispondere di violenza sessuale, è stato subito arrestato dagli agenti della Questura che da tempo presidiano la piazza e altre zone vicine. L’arrestato ha raccontato di essere arrivato a Milano il giorno prima e, dopo aver dormito nei pressi della stazione Centrale, di aver vagato in città fino a piazza Duomo. Si trova ora nell’istituto minorile di Torino. ANSA

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Rapper mandante della sparatoria a San Siro

Il “mandante della spedizione punitiva” conclusasi con una sparatoria in piazza Monte Falterona, nel quartiere San Siro, nel quale è rimasto ferito un egiziano di 26 anni lo scorso 8 gennaio, potrebbe essere un “rapper milanese” per “questione legate all’ottenimento di contratti musicali” con una major discografica. Lo si legge, sulla base di un’intercettazione telefonica, nell’ordinanza di custodia in carcere, firmata dal gip milanese Chiara Valori, a carico di Carlo Testa, pregiudicato per traffico di stupefacenti, fermato tre giorni fa dalla Squadra mobile di Milano per tentato omicidio nell’inchiesta del pm Stefano Civardi con al centro una ‘faida’ tra gruppi di rapper e in un contesto anche di contrasti nello spaccio di droga. L’episodio è uno di quelli, assieme alle violenze sessuali in piazza Duomo a Capodanno e all’aggressione venerdì notte di un vigile che è stato anche disarmato in zona Navigli, al centro di polemiche per la sicurezza in città. Nell’ordinanza vengono riportate intercettazioni in cui a parlare è Islam Abdel Karim, rapper noto col nome di ’24K’, il quale, scrive il gip, indica “il coinvolgimento di Testa”, difeso nel procedimento dal legale Niccolò Vecchioni, “nella sparatoria”, ma fornisce anche “una possibile chiave di lettura dell’accaduto”: fa riferimento infatti “alla possibilità che il mandante della spedizione punitiva sia un altro rapper milanese noto nell’ambiente come ‘Rondo da Sosa’, per questioni legate all’ottenimento di contratti musicali”. A una persona con cui sta parlando, che gli dice “dovrebbero prendere anche il mandante”, ’24K’ replica: “quel figlio di p….. di Rondo? che è iniziato tutto per colpa sua (…) quella era un’esecuzione, una vera e propria esecuzione, m’hanno cercato di centrare più volte”. ANSA

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Slitta a giugno il Salone del Mobile

Slitta a giugno il Salone del Mobile che era in programma a Milano dal 5 al 10 aprile. Una decisione presa alla luce dell’aumento dei contagi da Covid. “Al fine di organizzare una sessantesima edizione che rispecchi in pieno il valore della manifestazione, il Cda di Federlegno Arredo Eventi, in accordo con Fiera Milano, ha deliberato lo spostamento della rassegna che avrà luogo dal 7 al 12 giugno 2022”, si legge in una nota del Salone. “La decisione di posticipare l’evento consentirà a espositori, visitatori, giornalisti e all’intera community internazionale dell’arredamento e del design di sfruttare al meglio e in piena sicurezza le potenzialità di una rassegna che quest’anno si presenterà ricca di novità e che, oltre a festeggiare un compleanno importante, punterà sul tema della sostenibilità, facendosi palcoscenico dei progressi fatti in quest’ambito da creativi, designer e aziende”, sottolinea Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano. “La data di giugno favorirà inoltre una forte presenza di espositori e operatori stranieri, da sempre punto di forza del Salone, e garantirà alle aziende partecipanti – aggiunge Porro – i tempi giusti per progettare al meglio la propria presenza in fiera che, come sappiamo, richiede mesi di preparazione, dall’ideazione all’allestimento finale. La voglia di Salone è sempre più forte, per questo stiamo lavorando a un evento che offrirà a tutti la possibilità di vivere un’esperienza unica, concreta ed emozionante. Tutti abbiamo tanta voglia di Salone”. ANSA

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Residenti Torre del Moro denunciano furti in abitazioni

Vari oggetti spariti, in un caso del valore di alcune migliaia di euro, e la casa danneggiata e messa a soqquadro. E’ la denuncia di due proprietari di abitazioni nella Torre dei Moro in via Antonini a Milano che nei giorni scorsi hanno presentato una denuncia alla polizia per furti nelle loro abitazioni, disabitate dal giorno dell’incendio avvenuto lo scorso 29 agosto. Entrambi sono assistiti dall’avvocata Solange Marchignoli. In una delle denunce si legge che l’11 gennaio, “in compagnia del perito e dei vigili del fuoco, mi sono recato nella mia abitazione al fine di quantificare i danni provocati dallo stesso incendio” e “dopo essere entrato mi sono reso conto della mancanza di alcune rimanenze di varia oggettistica per un totale di 2000 euro, oltre a diversi danni nei vari locali dell’appartamento, causati probabilmente da ignoti, per un totale di circa 2500 euro”. Nella stessa denuncia si legge che il proprietario non ha chiuso a chiave la porta per via di un malfunzionamento, anche se “l’intera area cantiere è sorvegliata H24 da una vigilanza dinamica” di una ditta specializzata. Un altro proprietario ha denunciato che, il 9 dicembre 2021, dopo essere entrato nell’abitazione sempre in compagnia del perito e dei vigili del fuoco per verificare i danni dell’incendio, la porta d’ingresso “era completamente spalancata” e le chiavi di casa, consegnate ai vigili del fuoco e poi in custodia alla stessa ditta specializzata in vigilanza, erano appese nella serratura. “Dopo essere entrato nell’immobile – si legge in questa denuncia – ho notato che tutti i locali erano stati messi a soqquadro e che al suo interno vi era la mancanza di alcune rimanenze di varia oggettistica”. ANSA

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