No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno

No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno. Primo perché non siete i Meganoidi, secondo perché adesso tutti gli errori di quel poliziotto locale passeranno in secondo piano. Così come passeranno in secondo piano i temi organizzativi sulla gestione della sicurezza. Sì perché anche un vigile in cerca di idioti che spaccano gli specchietti delle auto per divertimento è sicurezza. Oggi ragazzi magari non avete un’auto vostra, ma domani capirete che poter parcheggiare senza imbecilli e vigliacchi che ve la rompono è un diritto. Non un’esagerazione, fidatevi. E allora quel poliziotto locale dovevate sopportarlo meglio, non dico supportarlo perché forse per voi è troppo, ma almeno sopportarlo. Sarete abituati anche a gente più preoccupante, ma non per questo un poveraccio in giro in cerca di teppisti va bullizzato. Sì perché togliergli il cappellino a sfregio è bullizzare qualcuno, specialmente se quel qualcuno porta un distintivo e una pistola: No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno. E’ un fatto, se i genitori non vi hanno spiegato il concetto, stateci sulla parola. Perché questa volta le intenzioni di evitare che qualcuno si facesse male si capivano, perché chiunque si spaventerebbe se uno si mette a sparare perché gli hai rubato il cappellino di lana. Però quel qualcuno era un poliziotto. Dunque, vi piaccia o no, ora passerete i guai, ma non di quelli divertenti. E tra l’altro avete messo a rischio un sacco di gente: ora i poliziotti saranno ancora più spaventati quando saranno soli in giro. E potrebbero non sparare più in aria. Perché di cardiopatici con la pistola in tasca ne abbiamo tanti e ormai essendo impreparati (dov’è la formazione quando serve?) c’è il rischio che sbaglino. Peggio, molto peggio di quel poveretto che avete preso a sberle. Così come un vostro coetaneo bullizzato può uccidersi o diventare un maniaco omicida, allo stesso modo avete ferito l’intero corpo della polizia locale. E sono tremila con la pistola a Milano. Più tutti quelli che dovranno mostrare il pugno duro in Darsena e nei luoghi della “movida”. Dunque No ragazzi non si toglie la pistola a nessuno, perché il colpo peggiore non è mai quello che esce dalla canna di una pistola, ma quelle che viene inferto alla comunità.