17 Marzo 2019

Nordafricani mettono a segno rapine in serie fra Garibaldi e Centrale

Una serie di rapine sono state messe a segno, la scorsa notte, nel centro di Milano, tra le zone di Garibaldi e Centrale. Alla fine i carabinieri hanno arrestato due senegalesi irregolari e con precedenti. I due, secondo le prime indagini, sono sospettati di aver fatto parte di un gruppo più ampio che ha circondato una coppia di fidanzati per rapinarli. E’ accaduto alla 4.45 all’uscita di un locale della zona di corso Como, quando una ragazza di 23 anni e il fidanzato, sono stati accerchiati e bloccati da cinque africani che li hanno derubati dei soldi e, a lei, di un Rolex da 10 mila euro. La giovane ha chiamato subito il 112 ed è riuscita a dare indicazioni sulla fuga del gruppetto, due dei quali sono stati intercettati dalle ‘Gazzelle’ del Radiomobile. I due, di 21 e 34 anni, sono entrambi irregolari e con precedenti. Il più giovane aveva in tasca l’orologio della rapinata. I carabinieri ora cercano di trovare elementi in comune con altre quattro aggressioni stradali avvenute la scorsa notte.

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Fondi sauditi alla Scala. Fontana: Pereira andrebbe licenziato

Il comportamento del sovrintendente della Scala Alexander Pereira, che avrebbe accettato fondi sauditi (tre milioni più centomila euro per l’Accademia) prima che il cda si riunisse “provocherebbe il suo licenziamento“, “in qualunque cda, a qualsiasi latitudine” secondo il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Insomma, in vista della riunione del 18 marzo del consiglio di amministrazione, il manager austriaco rischia ben più che il non vedersi rinnovato l’incarico per i prossimi cinque anni. Dopo le notizie apparse sui giornali, che parlano di fondi depositati su un conto in accordo con la Regione, Fontana precisa che “il signor Alexander Pereira ne ha fatto cenno per la prima e unica volta, e quasi involontariamente (“…forse adesso dovrò rimandare indietro i soldi!”), durante la conversazione avvenuta nel mio ufficio l’8 marzo scorso. Nonostante la sorpresa ho ritenuto di non rendere pubblica in quel momento tale informazione, per rispetto della principale istituzione musicale del Paese”.

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Sul portale Open Data il rendiconto del mandato della Giunta Sala

Raccontare come cambia la città e il lavoro svolto dalla Giunta comunale attraverso l’uso dei dati. È questo l’obiettivo del Rendiconto di mandato, il nuovo spazio all’interno del portale Open data presentato questa mattina dall’assessore Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data) nel corso dell’evento “Open data, istruzioni per il (ri)uso”, una delle iniziative del palinsesto della Milano Digital Week. Una sezione che andrà popolandosi di dati con rilasci periodici e che sarà costituita da dodici ambiti tematici (Trasformazione digitale, Sicurezza, Cultura, Mobilità e Ambiente, Turismo e Sport, Educazione, Partecipazione, Politiche sociali, Urbanistica, Lavori Pubblici e Casa, Politiche per il lavoro e Bilancio e Demanio) raccontati attraverso dati scaricabili, grafici e cruscotti interattivi e costantemente aggiornati. Il tutto per una consultazione veloce e alla portata di tutti. I primi dati resi disponibili a partire da questa mattina sono relativi all’ambito della Trasformazione digitale e sono stati raccontati insieme all’assessore Roberta Cocco (Trasformazione digitale e Servizi civici): bastano pochi click per conoscere l’andamento dei certificati anagrafici scaricati online, gli accessi al portale del Comune di Milano, le transazioni e gli incassi effettuati attraverso il sistema di pagamenti digitali della Pubblica Amministrazione PagoPa, le richieste online e quelle allo sportello per il rilascio dei Pass Sosta e tutte le informazioni relative a Openwifi, la rete wireless gratuita del Comune di Milano. “Parte con questo primo importante rilascio il lavoro di rendicontazione di metà mandato – ha commentato Lorenzo Lipparini (Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data)  -. Raccontiamo come sta lavorando l’Amministrazione comunale e lo facciamo lasciando che a parlare siano numeri, grafici, percentuali ed elementi visivi che aiutano soprattutto i non addetti ai lavori. È un’operazione che mette insieme tecnologia e partecipazione e si muove nel solco di una sempre maggiore trasparenza. Nelle prossime settimane arricchiremo questa sezione del portale Open Data con gli altri ambiti e gli aggiornamenti proseguiranno a cadenza costante, per permettere così ai cittadini di avere informazioni precise e puntuali su tutti i settori esaminati”. L’incontro di questa mattina è stata anche l’occasione per annunciare la nascita di “Open Data Lab”, un laboratorio di conoscenza, cultura e ricerca per la città di Milano che vedrà la collaborazione tra tre atenei (Politecnico di Milano, Università degli Studi e Università Bicocca) per la creazione di uno spazio comune di ricerca e un luogo di riferimento per le community spontanee di riutilizzatori di dati. Il rendiconto di mandato è disponibile allla pagina web http://dati.comune.milano.it/rendiconto/home.html

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Corteo degli antagonisti e nuovo murales in memoria di Dax

“La lotta non si arresta. Contro carcere e capitale, complici e solidali” e il volto di Dax: è il nuovo murales che in Darsena, ricorda Davide Cesare, il militante di sinistra ucciso nella notte tra il 16 e il 17 marzo del 2003 davanti al centro sociale O.r.so da Federico, Mattia e Giorgio Morbi, simpatizzanti di estrema destra. E proprio da piazza XXIV maggio è partito il corteo di quasi un migliaio di persone, secondo gli organizzatori, tra militanti del coordinamento Memoria Antifascista e centri sociali. Il murale è stato concluso mentre gli antagonisti sfilavano lungo corso di Porta Ticinese, per raggiungere via Brioschi, dove c’è la targa che ricorda Dax, per poi chiudere il corteo in via Gola, dove abitava il giovane. In corteo anche Rosa, mamma di Davide: “Chi ha un’ideologia diversa sarebbe felice se tutto cadesse nel dimenticatoio. Davide credeva fino in fondo in quello che faceva e i giovani di oggi, quando racconto la sua storia, mi ringraziano: non è vero che sono disinteressati, hanno una coscienza antifascista“.

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