17 Ottobre 2023

“L’araba felice” al crocevia tra due culture

di Stefania Vezzoli Rajae Bezzaz, inviata di “Striscia la notizia”, ospite in Franciacorta “Non sono né carne né pesce, forse tofu?”. Una battuta scherzosa, quella di Rajae Bezzaz, inviata del tg satirico “Striscia la notizia” che martedì 10 ottobre è stata ospite all’evento culturale del Rotary club Cortefranca Rovato. Alla serata, ideata da Giuseppe De Lorentiis, erano presenti tra gli altri il presidente del Rotary club Paolo Curti, affiancato dal vice presidente Davide Mai Palazzolo e da altri membri del Direttivo, nonché gli assessori del Comune di Rovato Valentina Bergo e Daniela Dotti. Nella splendida cornice di Borgo Santa Giulia a Corte Franca, nel cuore della Franciacorta, la conduttrice e speaker radiofonica (ogni sabato e domenica mattina è in onda dalle 7 alle 10 su R101) ha condiviso racconti e aneddoti sulla sua famiglia, ma anche riflessioni più generali sulla società odierna. Intervistata dalla giornalista Ester La Uggi, ha parlato anche del suo libro, “L’araba felice – La vita svelata di una musulmana poco ortodossa”, scritto nel 2021 ed edito Cairo. “Il titolo l’ho scelto perché esistono anche arabe felici: anche se a volte, per stereotipi, non si pensa alle donne arabe felici, esistono e sono tante, e io ne sono la testimonianza. Sono fiera delle mie origini, sono libera nelle mie scelte, vivo in un Paese che mi piace, faccio un lavoro che amo: perché non dovrei essere felice?”, ha spiegato. Nata a Tripoli, in Libia, Rajae Bezzaz è cresciuta in Marocco, insieme alla sorella, coi nonni e le zie perché i suoi genitori, entrambi professori, erano emigrati in Italia. “E’ partito tutto da una guerra, la Guerra del Golfo – ha ricordato – I nonni mi hanno dato la saggezza, ed è colpa di mia nonna se mi sono appassionata al teatro, all’arte e alla comunicazione, perché lei da piccole ci faceva studiare teatro. Però da grande, quando ho voluto prendere questa strada, mi hanno contrariata tutti. Ho partecipato al Grande Fratello per dare voce a giovani di seconda o terza generazione, figli di due culture, che non venivano rappresentati, e fare vedere la loro normalità. Ragazzi qualunque che vogliono vivere liberi, professare la loro fede e le loro culture e credere nei sogni. Alcuni miei parenti l’hanno vissuto come un tradimento: i miei zii non mi parlano più. Mi dispiace, ma io sono figlia di questa mescolanza”. La conduttrice ha detto più volte di sentirsi al crocevia tra due culture. “Prendendo il meglio dell’Italia e del Marocco mi sento più ricca – ha sottolineato – Non mi piace la globalizzazione forzata, credo nell’unicità dei popoli. Ma è innegabile che con la globalizzazione ci assomigliamo di più. Cerchiamo di mantenere la nostra cultura di origine e di mescolarla con quella di adozione”. Impegnata in difesa dei diritti civili, Rajae è sempre a fianco delle persone che non hanno voce, delle donne e dei bambini: per questo, tra i suoi obiettivi, c’è anche un progetto umanitario, volto alla creazione di una casa famiglia. “Rappresenta la possibilità di aiutare e creare una speranza – ha aggiunto – In Marocco vedo tanti giovani che hanno creduto nel loro Paese d’origine e oggi sono realizzati. Soffro invece che l’Italia abbia perso un po’ la poesia, il credere nel bello, il sano patriottismo. Con gli occhi di una straniera, vedo un bellissimo Paese e mi dispiace constatare che la gente non ha più voglia di combattere”. Rajae Bezzaz è una donna forte e determinata, che a 15 anni è andata a vivere da sola, che non ha mai avuto paura di essere controcorrente, ma i momenti difficili non sono mancati. “Il vero strappo è stato togliermi dai nonni e portarmi qua – ha rivelato – Ero una bambina molto sveglia, ero abituata a giocare in strada e all’improvviso ho visto la mia libertà limitata, mi sono sentita in gabbia, è stata una sofferenza”.

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Il colosso Just Eat ha smesso di usare la plastica

Niente più imballaggi in plastica. Letteralmente. È quanto ha deciso Just Eat che ha reso disponibili ai ristoranti delle box per le consegne a domicilio fatte con alghe marine. La nuova box per la consegna di cibo a domicilio è completamente riciclabile e può decomporsi in sei settimane in un compost domestico, fornendo ai ristoranti partner un imballaggio privo di plastica e PFA. Il contenitore è rivestito con un composto di alghe e piante, non contiene additivi sintetici ed è stato progettato per essere resistente al grasso e all’acqua. L’involucro, più nel dettaglio, è stato sviluppato da Notpla. L’azienda ha vinto il prestigioso Earthshot Prize, assegnato dal Principe William a Londra lo scorso dicembre, ottenendo un supporto personalizzato con la sua solida rete e un premio di un milione di sterline per incrementare ulteriormente il suo business sostenibile nel 2023. La start-up sostenibile è stata riconosciuta anche al Responsible Packaging Expo 2022 e agli Uk Packaging Awards 2022, vincendo un premio per l’innovazione in entrambi gli eventi. A Milano non c’è nessun primato. Il nuovo imballaggio è utilizzato da diverso tempo nel Regno Unito, ma anche nei Paesi Bassi, Irlanda, Spagna, Belgio, Germania, Austria e Polonia. Il colosso del delivery, infatti, ha iniziato la sua collaborazione con Notpla nel 2018.

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Ambrogino d’oro: oltre 200 i nomi dei candidati alla civica benemerenza

C’è la regina della moda, Miuccia Prada, ma ci sono anche Marracash, Guido Nicheli (il Dogui), Massimo Boldi, la Statale, Giulia Tramontano e l’ex patron di Mediaworld. È lungo l’elenco dei 200 nomi in lizza per l’Ambrogino d’oro, la civica benemerenza del comune di Milano che viene conferita il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio. Il termine per la presentazione delle domande scadeva oggi a mezzogiorno e a metà novembre sarà convocata la Commissione composta dall’Ufficio di Presidenza e dai capigruppo che deciderà a chi assegnare le benemerenze. La Statale è stata candidata dalla presidente del Consiglio Elena Buscemi che, assieme al consigliere Pd Daniele Nahum, ha anche proposto l’associazione Gariwo che vent’anni fa ha promosso la costituzione del Giardino dei Giusti a Monte Stella, che onora coloro che si sono opposti ai genocidi e ai crimini contro l’umanità. Nahum ha inoltre proposto la civica benemerenza, alla memoria, per Giulia Tramontano, la giovane incinta uccisa dal compagno a Senago. Il capogruppo Dem Filippo Barberis ha proposto due donne che si sono distinte nella ricerca: oltre alla già citata astrofisica Amalia Ercoli-Finzi, la direttrice di Telethon Francesca Pasinelli. Il capogruppo di Forza Italia, Alessandro De Chirico, ha proposto il conferimento della benemerenza alla memoria per il cantante Toto Cutugno, per l’imprenditore Luigi Predeval, fondatore di MediaWorld, ex ad dell’Inter e presidente di Sogemi Spa e per l’ex bandiera milanista e calciatore della Nazionale Giovanni Lodetti. De Chirico ha poi proposto l’allenatore di basket Dan Peterson, l’associazione Federico nel cuore onlus e i taxisti di Milano. Il collega di gruppo e assessore regionale Gianluca Comazzi ha proposto Miuccia Prada, l’ex calciatore Christian Vieri, l’associazione Scuola via Vivaio, l’associazione MAB e, alla memoria, Maria Antonietta Berlusconi, sorella di Silvio. Dai consiglieri di Azione e Italia Viva sono arrivate due candidature unitarie: Andrea Jarach, editore e imprenditore, co-fondatore di WikiMilano e responsabile Turismo dell’Osservatorio Metropolitano di Milano e il Giornale di Quartiere 4. Il consigliere della Lega Samuele Piscina candida il Circolo Combattenti e Reduci di via Volta, il cantante Tony Renis, il presentatore Claudio Lippi, l’attore Massimo Boldi, il presidente dell’associazione di soccorritori volontari ATA Francesco Tambasco e, alla memoria, l’attore Guido ‘Dogui’ Nicheli. Trai candidati del capogruppo leghista Alessandro Verri il sito Milano Segreta, Gaetano Antinoro, autista Atm aggredito in servizio; Diego Calcaterra, tassista che ha salvato in viale Papiniano un ragazzo da un gruppo di persone che volevano derubarlo; Mattiah Pezzoni, noto per la sua attività contro gli scippi sui mezzi pubblici, il rapper Marracash e il gruppo dei Modà. Il capogruppo di FdI, Riccardo Truppo, ha proposto, tra gli altri, l’Osservatorio metropolitano di Milano. Il gruppo dei Verdi ha candidato Ilaria Lamera, la studentessa del Politecnico la cui azione di protesta ha innescato il movimento delle tende in tutta Italia; l’associazione Walter Vinci che si prende cura degli anziani con patologie dementigene e delle loro famiglie con interventi di musica e musicoterapia; l’asd Sant’Ambreus, la prima squadra di richiedenti asilo e rifugiati di Milano e, infine, l’architetto e paesaggista Francesco Borella, definito dai consiglieri ecologisti ‘padre del Parco Nord e pioniere della rigenerazione ambientale di aree degradate’.

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Detenuto del Beccaria picchia un agente ed evade dall’ospedale

Un detenuto del carcere minorile Beccaria di Milano è evaso dopo essere stato portato d’urgenza all’ospedale San Carlo di Milano. È successo nel pomeriggio di lunedì 16 ottobre. Sono in corso le ricerche per rintracciare il giovane detenuto, un cittadino albanese di 18 anni. Il giovane era stato portato all’ospedale San Carlo perché aveva ingerito un pezzo di legno (non è chiaro se intenzionalmente o meno). Una volta in ospedale ha aggredito un agente della penitenziaria che era con lui e poi è scappato. La notizia è stata resa nota da Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il detenuto – ha puntualizzato Greco – mentre era in attesa di essere visitato ha dato un pugno e dei calci ad uno degli addetti alla scorta ed è riuscito a scappare”. “Subito – ha continuato il sindacalista – è stato dato l’allarme ma non si è riusciti al momento a riprendere l’evaso. Le condizioni lavorative del personale di Polizia penitenziaria del Beccaria sono ormai al collasso. Turni estenuanti e mancanza di risorse disponibili stanno letteralmente mimando lo stato psicofisico di tutto il personale”.

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Samuele Piscina (LEGA): “Ultima Generazione blocca traffico a CityLife. Da Sindaco e Giunta il solito silenzio”

“Anche oggi gli ecovandali di Ultima Generazione, hanno deciso di creare disagio ai lavoratori e cittadini milanesi e non, stavolta in Via Scarampo a CityLife, dove si sono seduti sull’asfalto sbarrando la strada, rischiando di causare veri e propri incedenti e mandando in tilt il traffico”, interviene Samuele Piscina, Segretario cittadino della Lega e Consigliere comunale di Milano. “È l’ennesima dimostrazione che a questi figli di papà non interessino i cambiamenti climatici, anche considerando l’inquinamento che hanno causato con il blocco della viabilità. È infatti evidente che la loro intenzione sia solamente arrecare disturbo e disagio ai cittadini lavoratori, agli operatori delle forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso. Proprio alcuni automobilisti, esasperati dalla situazione, si sono ribellati e li hanno mandati a parole a lavorare, ma purtroppo gli attivisti si sono dileguati solamente con l’arrivo delle Forze dell’Ordine. I lavori socialmente utili potrebbero essere un buon esempio per questi ragazzi, così che comincino a comprendere cosa significhi lavorare e il rispetto reciproco” “Serve chiarezza per arginare un fenomeno che non porta benefici a nessuno. È incredibile che né il sindaco Sala né alcun membro della Giunta, ancora una volta, siano intervenuti per condannare questi atti delinquenziali”, conclude Piscina.

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Autonomia: confronto a Palazzo Pirelli

“Un Paese più efficiente, con una macchina amministrativa e burocratica più efficace e un maggior potere di controllo da parte dei cittadini. È questo il risultato a cui ci deve portare il processo di autonomia differenziata. Le riforme delle istituzioni sono la cosa più importante che possiamo lasciare in eredità alle prossime generazioni”. Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani intervenendo questo pomeriggio alla tavola rotonda “Quali premesse per l’Autonomia? Fonti, modelli, valori”, primo appuntamento del ciclo di incontri “Luoghi di valore. La tradizione lombarda dell’Autonomia”, promosso dall’Associazione culturale “Vincenzo Gioberti” di Brescia con il patrocinio del Consiglio regionale. “Esplorando il concetto di autonomia e i suoi presupposti storici e teorici, così come li intesero importanti pensatori lombardi, intendiamo portare un contributo utile al dibattito in corso sulle riforme costituzionali” – ha sottolineato il Presidente dell’Associazione culturale “Vincenzo Gioberti” Alberto Garzoni -. Al primo incontro, che si è svolto al Belvedere “Enzo Jannacci” di Palazzo Pirelli, sono intervenuti il professore dell’Università degli Studi di Milano Davide Cadeddu, il professore dell’Università degli Studi di Milano Stefano Bruno Galli e il professore dell’Università degli Studi di Verona Carlo Lottieri. La tavola rotonda è stata moderata da Matteo Rossi dell’Università degli Studi di Padova e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. “L’autonomia è l’occasione per ridare dignità ai territori, mettere al centro le comunità e aumentare la loro competitività e capacità di coesione sociale – ha sottolineato Federico Romani -. È l’occasione per costruire un’Italia più unita, più coesa, più forte, un’Italia che sia capace di viaggiare velocità differenziata, nella quale sia garantito a tutti i cittadini lo stesso livello di servizi. In una fase storica caratterizzata da crisi internazionali e da difficoltà sociali ed economiche, è giusto che il Paese lavori per costruire un modello di riforme moderne e autonomistiche. Il percorso legislativo avviato deve essere certamente graduale, nel pieno rispetto dei diritti civili e sociali di tutti, e le decisioni ben ponderate, ma dobbiamo essere consapevoli che la strada tracciata è ormai irreversibile: un percorso che ha portato al referendum del 2017 e che adesso possiamo chiudere”. Dopo il primo di oggi pomeriggio, il programma dei “Luoghi di valore. La tradizione lombarda dell’Autonomia” prevede altri sette incontri – da novembre a maggio dell’anno prossimo – che si svolgeranno tra Milano, Brescia e Cremona. Questo il calendario completo: lunedì 13 novembre alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli: “Le città di Dio: ordinamenti comunali e autonomia nel Medioevo Lombardo” con il Dott. Alberto Garzoni (Università di Oxford); lunedì 18 dicembre alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli: “Carlo Borromeo. un governo pastorale tra resistenze locali e poteri esterni” con il Dott. Matteo Rossi (Università degli Studi di Padova – Università Ca’ Foscari Venezia); lunedì 15 gennaio alle ore 17 al Teatro “San Carlino” di Brescia: “Un caso esemplare di autogoverno: la riviera di Salò nella Repubblica di Venezia” con il Dott. Giovanni Pelizzari (Ateneo di Salò); lunedì 19 febbraio alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli: “Il federalismo nel pensiero politico di Carlo Cattaneo” con la Prof.ssa Erika Arban (Università degli Studi di Milano); lunedì 18 marzo alle ore 15 presso Ufficio Territoriale Regionale Val Padana di Cremona “Stefano Jacini: un federalista nell’Italia del XIX secolo” con il Prof. Stefano Bruno Galli (Università degli Studi di Milano); lunedì 15 aprile alle ore 17 al Teatro “San Carlino” di Brescia: “Antonio Rosmini pensatore federale: autonomia e giustizia sociale” con il Prof. Gian Pietro Soliani (Università Ca’ Foscari Venezia); lunedì 20 maggio alle ore 15 in Sala del Gonfalone di Palazzo Pirelli “Federalismo e globalizzazione: l’eredità di Gianfranco Miglio” con il Prof. Carlo Lottieri (Università degli Studi di Verona).

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