17 Dicembre 2020

Mense scolastiche: scontati i periodi di quarantena

Varato un provvedimento straordinario per riparametrare su base giornaliera, per il solo anno 2020/2021, nei casi di mancata fruizione del servizio per quarantena, il contributo annuale corrisposto dalle famiglie a Milano Ristorazione per il servizio di refezione scolastica. In questo modo, sarà possibile scomputare dalla quota assegnata sulla base dei requisiti Isee i periodi di mancata fruizione per chiusura temporanea della sezione dovuta a casi di positività al Covid-19. La delibera approvata dalla Giunta conferma inoltre che verrà riparametrato, seguendo la medesima logica, il contributo corrisposto dalle famiglie che hanno iniziato a usufruire della mensa il 28 settembre, in ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, per via della decisione di alcuni istituti di posticipare l’avvio del servizio. “Prosegue l’impegno del Comune e di Milano Ristorazione per andare incontro alle esigenze delle famiglie in questo periodo particolarmente complesso – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti –. Un adeguamento che ha comportato uno sforzo importante degli uffici dell’Assessorato e di Milano Ristorazione, ma che riteniamo doveroso perché consapevoli dei tanti sacrifici che le mamme e i papà stanno affrontando in questi mesi”. L’Amministrazione comunale e Milano Ristorazione hanno lavorato intensamente per garantire la ripartenza in sicurezza della refezione scolastica già dal primo giorno di scuola, concordando con ciascun istituto soluzioni personalizzate e adeguate agli spazi e ai numeri di ogni edificio. Il Comune, pur in presenza di costi straordinari dovuti all’emergenza sanitaria in corso, ha inoltre mantenuto immutato il contributo forfettario richiesto alle famiglie che copre solo parzialmente – per circa il 50% – il costo effettivo del servizio di Milano Ristorazione, che fornisce in media oltre 87mila pasti al giorno, per un totale di quasi 15 milioni di pranzi all’anno. In questi giorni Milano Ristorazione ha provveduto all’emissione dei bollettini di pagamento – la cui scadenza è stata prorogata al 31 dicembre – per un importo pari al 75% della quota di contribuzione assegnata in base al reddito familiare. Il saldo verrà comunicato successivamente e riporterà il conguaglio al netto degli sconti calcolati per la mancata fruizione del servizio, tenendo in considerazione i provvedimenti amministrativi disposti dal Comune.

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Smantellate 16 associazioni criminali dedite alla pedopornografia

Oltre 300 uomini della Polizia Postale dalle prime ore dell´alba stanno eseguendo perquisizioni e arresti in flagranza in 53 province e 18 regioni italiane. Si tratta della più imponente operazione di Polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online. Dopo due anni di indagini condotte “sotto copertura” sulla rete Internet, gli agenti della Polizia Postale di Milano e del C.N.C.P.O. – Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale di Roma, coordinati dai Procuratori Aggiunti Fusco e Mannella insieme ai Sostituti Barilli e Tarzia della Procura Distrettuale di Milano, hanno identificato 432 utenti che, sfruttando le potenzialità delle diffusissime applicazioni WhatsApp e Telegram, partecipavano a “canali” e “gruppi” finalizzati alla condivisione di foto e video pedopornografici ritraenti vere e proprie violenze sessuali su minori; gli abusi, in particolare, riguardavano prevalentemente bambine e bambini in tenera età e, in alcuni casi, anche neonati. Dei 159 gruppi individuati dagli investigatori della Polizia Postale, 16 erano delle vere e proprie associazioni per delinquere, al cui interno era possibile distinguere promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti. Ciascun gruppo era regolato da precise e severe norme di comportamento finalizzate a preservare l´anonimato – e, quindi, la “sicurezza” – del sodalizio criminale, oltre che dei singoli partecipanti. La violazione di tali regole comportava, infatti, l´espulsione da parte degli amministratori. La lunga e capillare attività di indagine ha consentito di dare un nome ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall´anonimato della rete. Sono 81 gli italiani identificati dalla Polizia Postale milanese, due dei quali, un ottico con collaborazioni universitarie napoletano di 71 anni e un disoccupato veneziano di anni 20, promuovevano e gestivano gruppi pedopornografici, organizzandone l´attività e reclutando nuovi sodali provenienti da ogni parte del mondo.  Quella della transnazionalità è una caratteristica che accomuna tutti i gruppi scoperti dagli agenti infiltrati. Sono, infatti, ben 351 gli utenti stranieri coinvolti nell´indagine, per ciascuno dei quali sono state raccolte tutte le tracce informatiche utili alla loro identificazione. Tali elementi, condivisi tramite il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni con le Agenzie di cooperazione internazionale di polizia, hanno consentito di trarli in arresto sia in Europa che nel resto del mondo. L´attività svolta ha evidenziato come il fenomeno criminale in argomento sia assolutamente trasversale, dal momento che tra gli indagati figurano persone di estrazione sociale ed età molto eterogenee, quali affermati professionisti, operai, studenti, pensionati, impiegati privati e pubblici, di cui un vigile urbano e diversi disoccupati, con età anagrafiche che oscillano tra i 18 e i 71 anni. Con riferimento, infine, al fattore geografico, si segnala che le regioni maggiormente interessate risultano essere la Lombardia e la Campania. In tali territori, infatti, risiede il 35 % degli indagati. Le perquisizioni personali, locali e sui sistemi informatici, emesse dalla Procura Distrettuale di Milano, hanno portato al sequestro di telefonini, tablet, hard disk, pen drive, computer e account di email e profili social. Durante le perquisizioni sono stati altresì rinvenuti gli account utilizzati dagli indagati per la richiesta del materiale pedopornografico e un ingente quantitativo di materiale illecito custodito sui supporti informatici sottoposti a sequestro. Quella di oggi è l´ennesima attività portata a termine dalla Polizia Postale che, va ricordato, effettua il monitoraggio H24 dell´intera rete Internet a salvaguardia dei minori e di tutte le fasce deboli. La prevenzione e il contrasto al fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori sulla rete vedono in prima linea la Polizia Postale. Per questo motivo è di fondamentale importanza per tutti gli utenti segnalare eventuali contenuti illeciti rinvenuti sul web, rivolgendosi al Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni sia mediante il Commissariato di P.S. Online (www.commissariatodips.it), dove sono proposte linee guida e suggerimenti utili a contenere i rischi presenti in rete, sia attraverso le diverse Sezioni e Compartimenti di Polizia Postale presenti su tutto il territorio nazionale.

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Organizzava casting per abusare delle partecipanti

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito nei giorni scorsi l’ordinanza della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano dr. Cristofano su richiesta del Procuratore Aggiunto della Repubblica di Milano dr.ssa Mannella e del Sostituto Procuratore dr. Tarzia nei confronti di un 48enne italiano, persona con numerosi precedenti per truffa, appropriazione indebita, documenti falsi e violenze sessuali. L’attività di indagine che ha portato al provvedimento restrittivo è scaturita dalla denuncia sporta lo scorso 11 luglio presso il locale Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Milano da una ragazza da poco maggiorenne. La giovane aveva segnalato il fatto che, convocata telefonicamente da un uomo per un casting per aspiranti attrici dedicato alla produzione di un film dal titolo “la forza dell’Amore”, al quale si era iscritta attraverso un sito che faceva capo all’agenzia “Trend Communications”, era stata vittima in quella sede di abusi sessuali da parte dell’uomo che le si era presentato come il responsabile dei casting. Le indagini, condotte dai poliziotti della 4^ Sezione della Squadra Mobile della Questura di Milano, oltre a permettere l’identificazione dell’uomo, hanno portato all’individuazione di almeno altre tre vittime dello stesso reato: si tratta di ragazze tra i 23 e i 29 anni, dalla cui escussione è emerso che l’arrestato aveva usato nei loro confronti lo stesso modus operandi, perpetrando abusi sessuali con il pretesto di un finto casting cinematografico per la produzione dei film “Un gioco pericoloso” e “Miele amaro”. L’uomo era stato già arrestato l’11.8.2020, nell’ambito di un procedimento iscritto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma per fatti analoghi, individuati tra il settembre 2019 e il luglio 2020.

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Osnato(FdI): “Centri sociali minacciano la lotta di classe a suon di bombe”

Osnato(FdI): “Centri sociali minacciano la lotta di classe a suon di bombe”. Se il parlamentare di Fratelli d’Italia lo afferma è a causa di un murales comparso in via Emilio De Marchi. “Oramai, grazie al tacito assenso della Giunta Sala rispetto alle loro azioni,  i centri sociali pensano che la città sia cosa loro e non perdono occasione per dimostrarlo. Oggi, lo hanno fatto con un murales, contenente messaggi paramafiosi, realizzato in via Emilio De Marchi”, lo rende noto l’onorevole Marco Osnato di Fratelli d’Italia. “Il richiamo alla lotta di classe e l’esplicita minaccia di lanciare bombe contro padroni e burocrati, non possono e non devono trovare spazio sui muri della nostra città. – continua Osnato – Sollecito il Sindaco a farlo rimuovere immediatamente e vista l’accondiscendenza con cui la Pubblica Amministrazione tratta questi artisti della rivoluzione comunista, lo segnalerò anche agli organi competenti,  in modo sia accertata la responsabilità di eventuali reati commessi”. “E’ ora di porre un freno alla deriva d’illegalità che ha colpito Milano da quando la governa la sinistra – conclude Osnato – oggi lo facciamo con strumenti amministrativi e legali, fra qualche mese toccherà ai cittadini farlo definitivamente con il loro voto”.

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