Mascaretti (FdI) chiede chiarimenti sulla gestione delle case delle Associazioni

Mascaretti (FdI) chiede chiarimenti sulla gestione delle case delle AssociazioniNel corso di un sopralluogo nel Municipio 2, sono passato davanti alla Casa delle Associazioni di via Miramare e, sorpreso di vederla aperta la domenica, ho deciso di entrare per verificare cosa vi si stesse svolgendo” Lo rende noto Andrea Mascaretti, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. “Una volta entrato nella struttura – continua Mascaretti – ho scoperto che un’associazione ludica e una religiosa vi stavano svolgendo le proprie attività senza controllo alcuno da parte di personale comunale, in orari in cui, secondo quanto scritto sulla pagina web, la Casa delle Associazioni dovrebbe essere chiusa”.

L’assenza di sorveglianza – aggiunge l’esponente del partito di Giorgia Meloni – ha inoltre indotto gli utilizzatori ha pensare di poterne disporre a loro piacimento, visto che avevano con se cibi e bevande, a loro dire, portate dietro autorizzazione di chi ha fornito loro le chiavi, ma cosa ben più grave, la porta di sicurezza che divide gli spazi riservati alla Casa delle Associazioni dall’adiacente Scuola Primaria era stata disallarmata e bloccata in posizione aperta, non si sa da chi, ne a quale scopo”.

Trovo gravissimo – attacca Mascaretti – che un bene del Comune sia gestito con tanta leggerezza, mettendo anche a rischio la sicurezza di alunni e docenti, lasciando che un istituto scolastico rimanga per tutto il fine settimana accessibile con l’impianto d’allarme disinserito, con tutte le conseguenze che potrebbero derivarne se vi entrasse un malintenzionato. Una situazione ingiustificabile – conclude Mascaretti – per cui chiederò oggi stesso chiarimenti, avviando contestualmente tutte le procedure necessarie ad accertare le responsabilità e a verificare se si tratti di un caso isolato o di una prassi comune a tutte le strutture del genere ”.

Nel pomeriggio di ieri, Mascaretti ha mantenuto l’impegno sollevando la questione durante sua dichiarazione in “articolo 21” all’inizio della seduta del Consiglio Comunale.