Sardone: alzeremo barricate contro le sanatorie di Sala

Sardone: alzeremo barricate contro le sanatorie di Sala Sardone (Lega): denaro pubblico sprecato per trovare lavoro a 23 persone in 4 anni Sardone (Lega): Sala vuole abolire lo smart working, ma non convoca il consiglio in presenza“Le parole del sindaco Sala sono indegne per chi ricopre una carica così importante: parlare dei centri sociali come luoghi di cultura e aggregazione, facendo finta che quegli spazi non sono stati occupati abusivamente compiendo reati previsti dal codice penale, è una vergogna che Milano non si merita” lo afferma Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega.

“Dire che  – verranno applicate tutte le formule per cercare di evitare altri problemi – significa che il Comune di Milano sta dalla parte dei delinquenti che si impadroniscono di immobili pubblici e privati per farci affare senza pagare un centesimo di tasse, dei violenti che nei cortei imbrattano muri e sfasciano vetrini, degli anarchici e degli antagonisti di cui la nostra città non ha nessun bisogno, anzi”, attacca la Sardone, “Se Sala, il sindaco dell’illegalità – aggiunge –  e la sua maggioranza proveranno a mettere in atto una qualsiasi sanatoria, noi faremo le barricate sia in aula consigliare (se ci faranno tornare…) sia nelle piazze”.

“Proprio in questi giorni sta andando in scena il classico Festival di San Siro, dove Cantiere e comitati vari impediscono gli sgomberi e occupano immobili e case popolari; settimana scorsa la Lega è stata minacciata di morte per un semplice presidio fuori dal Torchiera; il Macao, dove ho personalmente documentato in incognito lo spaccio di droga, e il Leoncavallo continuano a riempirsi le tasche con eventi e ristorazione; il Lambretta sta facendo dei lavori senza permesso per ampliare il centro sociale; al Giambellino e alla Barona i compagni sono stati beccati con le mani nella marmellata del racket delle occupazioni abusive. Potrei andare avanti fino a Ferragosto – conclude Silvia Sardone – a raccontare abusi e soprusi di questi figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari. È inutile che la sinistra tenti di legittimare questi personaggi tirando in ballo la questione della consegna delle spese durante l’emergenza: non c’è nulla di cui vantarsi nell’essersi affidati a dei delinquenti”.