18 Luglio 2021

Fly Free Airways acquista la compagnia aerea romana Romavia

Fly Free Airways acquista la compagnia aerea romana Romavia. La startup innovativa torinese, fondata da Francesco D’Alessandro, specializzata in Business Travel Management e Turismo Esperienziale, rileva il 100% della compagnia romana Romavia, con l’Officina di manutenzione e tre Business Jet. Obiettivo? Puntare su un nuovo modello di business di Jet Sharing guardando al mercato mondiale. Fly Free Airways è un Tour Operator e Broker Aeronautico specializzato in Business Travel Management, nell’organizzazione e gestione di voli charter in tutto il mondo e nella locazione di aerei privati. Una piattaforma online, gestibile dal web oppure dal cellulare tramite una semplice App, per la prenotazione di voli, privati e non, per business. Una piattaforma interattiva multicanale per la condivisione in real time, tratta per tratta, dei viaggi on demand all inclusive anche per Hotel, Ristoranti, NCC/Taxi, Intrattenimento etc… Tutto per il tuo viaggio di lavoro, all inclusive, chiavi in mano Assistenza H24 con un servizio puntuale di alta qualità attraverso operatori certificati. Il portafoglio di clienti è composto da privati, aziende e operatori turistici le cui necessità specifiche richiedono un trattamento esclusivo e personalizzato, con le garanzie di affidabilità, efficienza e qualità che caratterizzano la compagnia aerea. Il motore di ricerca delle prenotazioni si integra con una rete globale di oltre 12.000 operatori del settore accreditati tra cui scegliere la migliore soluzione di viaggio e di permanenza/intrattenimento disponibile in base al prezzo di mercato più competitivo nella massima trasparenza. Lo scopo è di garantire il viaggio, il volo e la permanenza più sicuri e piacevoli. Fly Free Airways in continua espansione La torinese Fly Free Airways, startup innovativa e già tour operator, completa l’acquisizione di Romavia, vettore romano, con la quale aveva avviato una partnership con base all’aeroporto dell’Urbe. Ora che la compagnia romana è entrata a far parte del gruppo Fly Free Airways, il gruppo torinese punta ad aumentare la flotta coprendo anche il medio lungo raggio presentando un’offerta diretta e completa al proprio target di imprenditori, professionisti e millenials ed a completare lo sviluppo della propria piattaforma digitale innovativa per il booking dei viaggi e la condivisione delle tratte. Il perfezionamento dell’operazione non è condizionato all’approvazione da parte di alcuna competente autorità o ad altre clausole sospensive. L’accordo è stato raggiunto con la famiglia del Comandante Giulio La Starza, fondatore e CEO della società. Romavia, con sede a Roma e fondata nel 1998, rappresenta oggi una delle realtà più note e dinamiche del settore aeronautico, con elevati standard qualitativi e reddituali. L’operazione permetterà, inoltre, di rafforzare ulteriormente la notorietà e la visibilità del Gruppo su questo importante mercato. “L’operazione conclusa ha una rilevanza strategica per Fly Free Airways – ha affermato Francesco D’Alessandro, CEO di Fly Free Airways – in quanto ci permette di rafforzare la nostra presenza sui mercati internazionali, ed in particolare in tutta l’Europa”. Con questa operazione il gruppo acquisisce anche l’Officina di manutenzione (L.145) con sede negli hangar di Roma Urbe, il CAMO e la richiesta in corso del COA e rafforza il focus sulla fascia alta e di lusso del mercato.

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La Rete dei comitati milanesi boccia Lipparini

La Rete dei comitati milanesi boccia Lipparini. La Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano ha inviato ai componenti della Giunta Comunale un messaggio con le proprie osservazioni sul nuovo Regolamento per la Partecipazione. Trasmettiamo il testo integrale del messaggio inviato per email, riscontrato dalla segreteria dell’Assessore Lipparini con un invito ad un incontro online per i primi giorni della prossima settimana. Nuovo Regolamento per la Partecipazione del Comune di Milano: Così non va! La Rete dei Comitati della città Metropolitana di Milano ritiene che nel nuovo Regolamento per la partecipazione del Comune di Milano, attualmente in discussione, vi sia un problema di carattere politico. Si presenta infatti come una ragnatela di norme e procedure complesse, di infiniti passaggi che imbrigliano l’effettiva partecipazione invece di promuoverla. Ci saremmo aspettati che il nuovo regolamento rendesse più agevole, ampliasse e migliorasse la possibilità di partecipazione per i cittadini e le cittadine. Invece è ancora più farraginoso e complicato, configurando una pseudo partecipazione. Continua infatti a mancare una reale possibilità di intervenire e incidere sulla progettazione e la governance della città. Evidenziamo le seguenti criticità:  La tempistica di discussione del regolamento che risulta inadeguata, insufficiente, limitata, escludente, soprattutto trattandosi di partecipazione, come dimostrato dall’esiguo numero di proposte pervenute: poche decine di cittadini su oltre 1.400.000 residenti.  Gli accreditamenti informatici (SPID ecc.) sono sicuramente il futuro e se ben gestiti possono essere un modo veloce di autenticare accessi e dichiarazioni; però basare oggi la partecipazione su questi strumenti è troppo escludente, poiché non tiene conto di quelle fasce di popolazione che non sanno neanche cosa sia lo SPID.  La quantità di firme richieste per l'attivazione dei processi è eccessiva, tanto più se paragonata a quella attuale e alle procedure a cui siamo abituati (raccolta firme autenticate, raccomandate ecc.)  L’asimmetria tra i cittadini e l'amministrazione: i primi per proporre un’istanza o un progetto devono superare una serie di ostacoli che rendono praticamente inesigibili i loro diritti, mentre la seconda si limita a illustrare i propri progetti chiedendo semplicemente un consenso su scelte già preconfezionate.  La mancanza dei criteri di nomina della commissione “indipendente” dei garanti.  L’assenza della possibilità di influire sulle scelte da parte dei cittadini singoli o organizzati che vengono solo ascoltati senza che siano previste ricadute certe di accoglimento delle loro istanze, come del resto già avveniva col precedente regolamento. Chiediamo:  La partecipazione alle Conferenze dei Servizi non solo delle parti direttamente interessate, ma anche di rappresentanze di cittadini / associazioni / comitati a tutela della più assoluta trasparenza.  Il coinvolgimento diretto di cittadini / associazioni / comitati, che ne abbiano fatto richiesta, nel monitoraggio dei lavori esecutivi relativi ai progetti vincitori delle gare d’appalto.  L’apertura alla partecipazione di rappresentanti di cittadini / associazioni / comitati nell’esame dei progetti presentati al Comune, in primo luogo quelli riguardanti l’urbanistica, anche e soprattutto quando essi siano nella loro fase progettuale preliminare. Per tutto quanto sopra indicato, chiediamo la ridiscussione del nuovo regolamento perché la governance orizzontale della città deve essere aperta a tutti, tutti devono avere il diritto di partecipare e questo diritto non può essere vincolato, subordinato, limitato. Rete dei Comitati della città Metropolitana di Milano Associazione Amici Parco Nord, Associazione Parco Piazza d’Armi – Le Giardiniere, Azioniamo, Baiamonti Verde Comune, Che ne sarà di Città Studi, Cittadini difesa ambiente zona 5, Comitato Cittadini Crescenzago, Comitato Cittadini per Piazza d’Armi, Comitato la Goccia, Comitato Milanese Acquapubblica, Comitato per la Difesa del centro balneare Romano, Comitato Torre di Via Stresa -Torre Insostenibile, Forum Civico Metropolitano, No asfalto tutela strade lastricate, Proteggiamo il Monte Stella, Salviamo Benedetto Marcello, Salviamo il Parco Bassini, Un altro piano x Milano, Salviamo il Pratone, Greensando

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