Soppresso lo storico treno Venezia-Milano-Parigi

Soppresso lo storico treno Venezia-Milano-Parigi. Un’annuncio delle aziende di trasporto ferroviario che ha lasciato di stucco migliaia di italiani tra cui molti milanesi: il collegamento notturno con Parigi era un classico per tantissimi. Centinaia di migliaia di persone hanno preso almeno una volta quel convoglio per arrivare nella capitale francese. Era un po’ sulla scia del mito dell’Orient Express. Un treno, ma anche un viaggio particolare. Ma anche questa storia è finita, segno che i tempi sono cambiati davvero. Mentre si consegna alla storia il treno notturno per Parigi, scoppia la polemica politica in Lombardia contro un assessore Terzi sempre più in bilico. “Oggi in Commissione regionale attività produttive sono state audite, anche su richiesta del M5S, le rappresentanze sindacali dei lavoratori che operano sui servizi offerti da Thello, il treno notte che fino al 10 marzo scorso ha collegato Venezia-Milano-Parigi. Thello e Gruppo FS non si sono presentate in audizione e hanno comunicato, con una nota, la rescissione del contratto per un servizio che al momento non riprenderà. Nicola Di Marco, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “È un atteggiamento vergognoso, così non si ha nessun rispetto per il territorio lombardo e per i lavoratori. La nostra regione merita un servizio di lunga percorrenza verso destinazioni europee e non soppressioni che ci isolano. Queste scelte sono in controtendenza con il resto d’Europa dove vengono potenziate le offerte ai viaggiatori. Ho chiesto con un’interrogazione il 25 giugno scorso, purtroppo senza grossi risultati, all’Assessore Terzi di farsi portavoce di questo problema presso i soggetti competenti e, a luglio, ho chiesto l’audizione che si è tenuta solo oggi”. “Ora è necessario garantire ai lavoratori del subappalto Gate Gourmet/Chefs en voyage, che assistevano i passeggeri sulla tratta, di essere riassorbiti presso altri appalti ferroviari del gruppo FS o Trenord e lavorare per ripristinare le corse cancellate e rilanciare i treni a lunga percorrenza verso altri Stati”, conclude Di Marco.

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