Sardone (Lega) alla protesta dei sindacati di Polizia contro Area B

Sardone (Lega) alla protesta dei sindacati di Polizia contro Area BProtesta dei sindacati di polizia davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, contro i nuovi divieti di Area B la ztl che corrisponde a quasi tutta la città e che impedisce l’ingresso e la circolazione ai veicoli più inquinanti. I sindacati delle forze dell’ordine, Les e Usip-Uil, che hanno proclamato lo stato di agitazione permanete, chiedono una deroga per le auto private dei poliziotti che si recano al lavoro e un incontro con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

“Riteniamo la misura assurda, classista e che non risolve alcun problema. Così si mette a rischio la sicurezza di Milano”, ha spiegato il segretario generale del sindacato di polizia Usip, Daniele Ossemato. Secondo le stime dei sindacati le deroghe potrebbero interessare circa 400 operatori della sicurezza che entrano in Area B e C e provengono dai comuni della prima cintura della città metropolitana. La richiesta è di una deroga di almeno un anno, oltre all’apertura del tavolo con il sindaco Sala. Intanto anche i cittadini si sono mossi contro Area B con una petizione online per sospenderla che ha raccolto quasi 2600 firme.

Presente alla Manifestazione Silvia sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega, che ha commentato: “ Come giustamente ha detto il Segretario Provinciale del S.A.P. Milano Massimiliano Pirola il sindaco Sala sembra non essere a conoscenza di dove siano i commissariati e le caserme né si rende conto dei servizi svolti quotidianamente dalle forze dell’ordine, degli stipendi dei poliziotti e di dove vivono. Chiediamo al sindaco Sala di smetterla di agire ideologicamente senza rendersi conto che è assurdo chiedere a tanti cittadini e lavoratori di cambiare la propria auto in un momento di grave crisi economica, a maggior ragione considerando che molte di esse hanno pochi anni di vita. Sostengo pienamente le ragioni di chi ogni giorno difende la sicurezza dei cittadini in una Milano che, come è noto, è in testa alla classifica italiana dei reati”.

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