Giudizio immediato per i politici arrestati

La Procura di Milano ha intenzione di chiedere il giudizio immediato per i primi capitoli dell’indagine sul sistema di corruzione e di spartizione di appalti e nomine in Lombardia al centro delle 43 misure cautelari, di cui 12 in carcere, notificate lo scorso 7 maggio.

Prima del deposito dell’istanza al gip Raffaella Mascarino c’è però un passaggio fondamentale: l’esito dei ricorsi al Tribunale del Riesame da parte di una serie di destinatari dell’ordinanza.
La prima discussione sulla richiesta di revoca della misura dell’obbligo di presentazione ai carabinieri da parte di un imprenditore è stata fissata per , martedì 21 maggio, mentre altre, come quella del vice coordinatore regionale di Forza Italia e candidato alle europee, Pietro Tatarella, sono state fissate per giovedì e venerdì prossimi. Inoltre è attesa, da quanto è trapelato, la richiesta di Gioacchino Caianiello, l’esponente azzurro varesino, ora in cella, e ritenuto il “burattinaio” del sistema corruttivo con la quale si dovrebbe sollevare la questione di competenza territoriale chiedendo il trasferimento di un filone dell’indagine a Varese.

Ma quella che si apre sarà per i pm della dda milanese anche una settimana in cui proseguirà l’attività istruttoria: verranno sentiti altri imprenditori e interrogati altri indagati per raccogliere ulteriori riscontri che riguardano non solo la tranche dell’inchiesta per cui si procederà, anche se non in tempi strettissimi, con l’istanza di immediato, ma anche nuovi filoni sui quali sono in corso accertamenti.

ANSA