19 Settembre 2019

Inaugurata la nuova piazza a Rovereto, pronti progetti per Belloveso e Bruzzano

Una nuova piazza a Rovereto che viene inaugurata, due – Dergano e Angilberto II – per le quali è pronto il progetto definitivo che renderà permanente il restyling avviato un anno fa, quattro – Bruzzano, Belloveso, Cooperazione e Gramsci – in cui stanno per partire i lavori, e un avviso pubblico per coinvolgere cittadini e associazioni nella realizzazione dei nuovi interventi. Sono tante novità in questa giornata per l’urbanistica tattica a Milano. Correre e giocare in sicurezza di fronte alla scuola da oggi è possibile per i bambini della Primaria Ciresola. Sono stati proprio loro, addobbando le nuove piante con dei lavoretti, ad inaugurare la piazza nata tra via Spoleto e via Venini, nell’ambito del progetto di urbanistica tattica “Piazze Aperte” realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates e il supporto di Nacto Global Designing Cities Initiative e, per quanto riguarda la fornitura degli arredi, della ditta Vestre attraverso la mediazione dell’Ufficio del Commercio Estero Norvegese. A dare il benvenuto alla nuova piazza anche un artista di strada che ha intrattenuto i bambini con giochi e palloncini, e la narrazione in diretta FB di Radio NoLo, che si prenderà cura della piazza insieme a Retake Milano e all’associazione Genitori Ciresola. Una pavimentazione colorata nelle tonalità del giallo, azzurro e blu delimita da oggi la nuova area pedonale, che con piante, rastrelliere, tavoli da pic nic e ping pong e panchine per la sosta ambisce a diventare un luogo di socialità e interazione non solo per i bambini ma per tutto il quartiere. L’intervento, che ha compreso una riorganizzazione della viabilità al fine di favorire la mobilità dolce secondo le richieste del progetto Mobì, presentato allo scorso Bilancio Partecipativo, in continuità con il progetto ‘TrentaMi in Verde’ già realizzato in via Rovereto e nell’esedra del Parco Trotter, ha un carattere di sperimentazione il cui esito nei prossimi mesi sarà sottoposto a monitoraggio e ascolto del territorio. Lo stesso è stato fatto negli ultimi dodici mesi per quanto riguarda i primi interventi di urbanistica tattica realizzati dall’Amministrazione a Dergano e Angilberto II, al fine di cristallizzare i due progetti rendendoli il più aderente possibile alle esigenze dei quartieri. Per entrambe le piazze è stato realizzato un progetto definitivo, presentato ai cittadini nell’ambito degli incontri del Piano Quartieri, cui, dopo i pareri dei municipi, seguirà l’esecutivo, per arrivare ad avviare i lavori nel 2020. “Abbiamo avviato Piazze Aperte un anno fa come sperimentazione, nei mesi scorsi abbiamo raccolto pareri e osservazioni dei cittadini che ci hanno consentito di migliorare i progetti e renderli definitivi – dichiarano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica e Verde), Marco Granelli (Mobilità) e Lorenzo Lipparini (Partecipazione) -. La creazione di questi nuovi spazi di socialità, attraverso interventi di rapida realizzazione e dai costi contenuti, ha migliorato la vivibilità dei quartieri, dato identità a luoghi privi di decoro, creato occasioni di incontro, migliorato la sicurezza stradale soprattutto per i pedoni e ciclisti con attraversamenti stradali e percorsi ciclabili. Piazze Aperte permette inoltre di coinvolgere direttamente i cittadini nella riqualificazione e nella tutela degli spazi pubblici. Per questo non solo vogliamo rendere il miglioramento permanente e ancora più efficace con gli accorgimenti introdotti, tra cui un incremento sostanziale degli alberi, ma siamo già pronti a realizzare nuovi interventi in altri luoghi della città con il coinvolgimento diretto del territorio”. “Quando progetti una strada che funziona per i bambini, disegni una strada che funziona per tutti”, dichiara Janette Sadik-Khan Direttore dei Trasporti di Bloomberg Associates, che ha collaborato alla progettazione della nuova piazza di Rovereto e delle altre piazze tattiche di Milano -. Con un ridisegno più sicuro per le persone che girano a piedi, in bicicletta, in auto o con i mezzi pubblici, la nuova piazza dimostra come cambia la città quando i bambini, e non le macchine, governano la strada“. Per quanto riguarda Dergano, dal momento che la nuova piazza ha avuto un impatto positivo nel quartiere, si mira a integrare gli interventi con opere strutturali ed espandendo la riqualificazione alle vie limitrofe, dove la pavimentazione sarà rifatta a raso in continuità con la piazza. Sarà inoltre ridisegnata l’area pedonale tra via Ciaia e via Guerzoni, dove si prevede la posa sedute, rastrelliere e l’allargamento delle aiuole e dei dehor per la ristorazione, oltre a nuove alberature in vaso che verranno collocate nelle vie limitrofe, in aggiunta agli alberi che arriveranno nella piazza. In Piazza Dergano verranno mantenuti le panchine, i tavoli da ping pong, i tavoli da picnic, oltre al riposizionamento del bike sharing. Verrà inoltre riposizionata la fermata del bus in corrispondenza della piazza. In Angilberto II, l’intervento definitivo mira a rafforzare la nuova identità e il carattere pedonale della piazza, espandendo l’area di intervento a tutto l’ambito urbano, creando un consistente sistema di verde e razionalizzando la viabilità. Sarà quindi depavimentata più del 50% della piazza, incrementando notevolmente la permeabilità del suolo e consentendo così la posa di 10 grandi alberi ai quattro lati della piazza. Altri 30 alberi saranno piantati nelle aree verdi esistenti tra la piazza e le vie limitrofe e saranno inserite numerose aiuole tra i percorsi pedonali e la carreggiata, proteggendo gli utenti della piazza dall’inquinamento delle auto e dal rumore. La pavimentazione del braccio est della piazza sarà a raso, mentre un percorso ciclabile permetterà di attraversare la piazza da ovest a est e la piccola via storica di San Dionigi sarà resa pedonale. L’area sul lato di via Comacchio sarà inoltre destinata ai bambini, che avranno a disposizione un nuovo parco giochi con pavimentazione antitrauma. Nelle vie limitrofe Bessarione e Ravenna sarà ampliata l’offerta di sosta. Dopo aver cambiato la vivibilità della nuova piazza di Rovereto, Dergano, Angilberto II, Porta Genova, piazza Gasparri, Santa Rita da Cascia, via Abbiati, e Lavater, dove in una seconda fase verrà realizzato un intervento più ampio con alberi e nuova pavimentazione, l’urbanistica tattica si prepara infatti a sbarcare in quattro nuovi quartieri della città. Il primo intervento previsto, attualmente in attesa del parere del Municipio 9, riguarda piazza Belloveso, come richiesto da molti cittadini nell’ambito

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L’urbanistica tattica agita la città

L’urbanistica tattica agita la città. Se da un lato, il Sindaco, l’amministrazione di sinistra e i loro sostenitori gioiscono per l’inaugurazione dell’intervento realizzato in via Venini, dall’altro, opposizione, cittadini e commercianti che sono contrari a queste iniziative, protestano per i disagi e si preoccupano davanti alla prospettiva che presto ne sopravvengano altri a rendere più difficoltoso muoversi e sostare in tutta la città. Una prospettiva per niente remota visto l’annuncio fatto ieri dal Comune dell’avvio di un “avviso pubblico per coinvolgere cittadini e associazioni nella realizzazione dei nuovi interventi” di urbanistica tattica, per un totale di 54 località, che subiranno la stessa sorte di Piazza Dergano, Piazza Angilberto, Via Rovereto, Porta Genova… dando probabilmente il colpo di grazia definitivo alla circolazione in città. Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, che in mattinata aveva definito l’intervento di via Venini degno di “Bogotà”, realizzato “nonostante le proteste di un intero quartiere“, appreso del bando è nuovamente intervenuto rincarando la dose. Secondo l’azzurro infatti “la divulgazione del bando pubblico per la realizzazione di Piazze Aperte” è il frutto del “delirio di chi non fa altro che gettare fumo negli occhi ai milanesi“. L’azzurro sottolinea il passaggio in cui l’Amministrazione Comunale s’impegna a valutare “le proposte, che potranno contenere obiettivi e suggerimenti per rendere le piazze più vivibili, verdi e decorose, e dovranno dimostrare di offrire supporto sul territorio per poi procedere alla fase di co-progettazione, cui seguirà la firma di un patto di collaborazione”, definendolo risibile visto che secondo lui la Giunta Sala spererà “come al solito nella complicità di gruppi di cittadini politicizzati che useranno come alibi per non ascoltare i molti di più che saranno contrari”. A testimoniare i disagi che questo genere di interventi realizzati senza studiare i flussi del traffico per motivi meramente ideologici in mattinata c’era stato anche un post di Salvatore Basile, animatore del comitato che si batte contro l’intervento di urbanistica tattica realizzato in via Rovereto, per discutere del quale ha organizzato un incontro pubblico alcune settimane fa: “Qualcuno continua a non capire il disagio che provocano in via Rovereto ogni santo giorno, – spiega Basile su Facebook, allegando le foto che o testimoniano – non solo il venerdì, però abbiamo quattro foglie di basilico e due bancali,un paio di striscie colorate per terra, chiedo a chi si erge a pseudo ecologista tutto questo inquina di più o di meno, il nostro caro assessore Marco Granelli ha detto in politichese che non gli interessa di tutto quello che subiamo anche proponendogli di piantumare i marciapiedi (e li avrebbe un senso) e di riportare la viabilità come era, caro assessore il 2021 – conclude Basile – è molto vicino, continua così andrai lontano senza i voti di Rovereto vie limitrofe e da oggi anche Spoleto Popoli Uniti e commercianti di Venini, politiche fascistoidi di gente travestiti da comunisti“. Quello che però dovrebbe preoccupare di più tutti quelli che sperano nella provvisorietà di questi interventi è quanto scritto nel post sulla pagina Facebook del Comune di Milano: “Dergano e Angilberto II diventano più verdi con tanti nuovi alberi: per queste due piazze è pronto il progetto definitivo che renderà permanente il restyling avviato un anno fa“. Come al solito, quando non piace, nulla è più definitivo del provvisorio, soprattutto se si definisce “tattico” ciò che in realtà è “strategico”, che poi per molti si tratti di “strategia del degrado” evidentemente a Palazzo Marino non interessa.    

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Droga e armi a CityLife, un arresto

Ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato Sempione hanno arrestato un cittadino italiano di 32 anni per detenzione ai fini di spaccio di droga e per detenzione illegale di arma. Gli investigatori hanno individuato l’attività di spaccio del giovane nei parchi adiacenti alle piazze Giulio Cesare e Pallavicino, a ridosso del nuovo quartiere residenziale. Il pusher, fermato in via Buonarroti, è stato trovato con 15 dosi di cocaina pronte per essere vendute e dalla successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 770 grammi di cocaina, il materiale per il confezionamento della droga, una pistola 7.65 risultata rubata e 21 cartucce.  

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Libico aggredisce Agente, 30 giorni di prognosi, protestano i sindacati di Polizia

Protestano i sindacati di Polizia, dopo che un libico di 35 anni è stato arrestato dalla polizia per resistenza e lesioni aggravate per avere fratturato il metacarpo a un agente che ieri sera lo ha fermato per un controllo all’angolo tra viale Lunigiana e via Melchiorre Gioia. L’episodio e’ avvenuto all’1.40. Il poliziotto si è avvicinato per controllare i documenti dello straniero (risultato poi irregolare) ed è stato aggredito riportando ferite giudicate guaribili in 30 giorni. A denunciare l’episodio sono stati il segretario provinciale generale di Uil Sicurezza, Alessandro Montunato, che si chiede: “Dove sono i tanto promessi e sbandierati taser? ” aggiungendo “Siamo stanchi di sentir parlare di razionalizzazione di personale, di mezzi e quant’altro. La sicurezza va fatta in maniera adeguata e bisogna avere il coraggio di destinarle risorse adeguate” e il Segretario Provinciale del Sindacato Autonomo di Polizia, Massimiliano Pirola, che sottolinea “Poliziotti , Carabinieri, Finanzieri, Agenti di Polizia Penitenziaria, Agenti della Polizia Locale, Militari ..ogni dannato giorno finiscono in Ospedale“. Ribadendo a sua volta la carenza di mezzi Pirola lamenta l’assoluto “silenzio della parte politica che dovrebbe avere come priorità la Sicurezza dei propri Uomini e Donne che ogni giorno difendono la gente perbene da una criminalità sempre più sfrontata e violenta” concludendo “Ebbene, la misura è colma! Siamo stanchi di aspettare e vogliamo avere la Dignità di svolgere il servizio sapendo di avere una tutela sopra la testa e non essere mandati allo sbaraglio!“. Fra i primi a esprimere “solidarietà” all’agente ferito, Alessandro De Chirico Consigliere Comunale di Forza Italia, che spiega di avere appreso la notizia mentre svolgeva “un sopralluogo accompagnato dagli uomini del Commissariato di Villa San Giovanni“. De Chirico conscio “dell’inadeguatezza dei mezzi causata dalla scarsità dei fondi stanziati dal Governo” è scettico sulla possibilità che “da parte dal centrosinistra, lo stesso che amministra Milano” arrivi un impulso alla fornitura dei taser visto che “è noto cosa pensano di questo strumento così utile per evitare queste aggressioni”  sottolineando però che “se ai selfie in divisa fossero seguiti dei fatti concreti, probabilmente oggi non saremmo qui a preoccuparci per la salute degli ennesimi operatori della Polizia di Stato feriti in servizio“. Subito dopo di lui è intervenuta il Consigliere Comunale della Lega Silvia Sardone, il cui “pensiero va ai due agenti feriti con la speranza che possano presto rimettersi per tornare a garantire la nostra sicurezza”. La leghista, che ovviamente non concorda con l’azzurro De Chirico sulle responsabilità del leader del suo partito, punta invece il dito contro “la sinistra che amministra Milano e marcia per i clandestini” chiedendosi se “Stanno aspettando un morto per intervenire?“.  

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A palazzo Marino inizia la discussione sullo Stadio, Sala: non ridurre i posti

Si è svolto ieri una riunione dei Capigruppo congiunta con l’Ufficio di presidenza con le società Milan e Inter che, spiega il presidente del Consiglio Comunale Lamberto Bertolè  “dà il via a un percorso di trasparenza che ha l’obiettivo di consentire al Consiglio comunale di conoscere e approfondire il progetto San Siro per esprimersi in merito. Nei prossimi giorni convocheremo le Commissioni Demanio, Sport e Urbanistica e in quelle sedi le società illustreranno il progetto. Successivamente il tema sarà portato in aula e il Consiglio comunale si esprimerà con un ordine del giorno di indirizzo alla Giunta, come richiesto dal sindaco. Il percorso politico si affiancherà a quello tecnico nell’interesse della città e nei tempi previsti dalla legge“. In seguito il Sindaco Sala è nuovamente intervenuto sul tema dichiarando: “Se il nuovo San Siro a capienza ridotta sarà uno stadio per soli ricchi? Mi pare che i posti del nuovo stadio, se ci sarà un nuovo stadio, saranno 60mila, quindi la riduzione sarebbe limitata, non sarà uno stadio come quello della Juventus. Se così fosse, certamente lo vedrei come un problema, perché il calcio è uno sport popolare“. “So – ha proseguito Sala – che una parte dei rappresentanti del Consiglio comunale ha chiesto garanzie su questo punto. Non è semplice, perché l’economia di mercato detta le regole. Certamente  la vedrei come un problema, il calcio è uno sport popolare e Milano ha due grandi squadre, quindi certamente non auspico una via per aumentare significativamente il prezzo dei biglietti, ma non credo che sia questo il punto per cui le squadre vogliono lo stadio“. Pur ribandendo il suo “legame con San Siro” e la “volontà di ristrutturarlo“, il sindaco ha concluso: “Ma se le squadre ritengono che la via sia un’altra, vanno ascoltate nel rispetto di tutte le regole“.

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Sanità, tornano i giovedì di Gorla

Per il settimo anno consecutivo tornano i “Giovedì di Gorla”, incontri aperti alla popolazione tenuti dagli specialisti dell’Asst Gaetano Pini-CTO al Polo Riabilitativo Fanny Finzi Ottolenghi, in via Isocrate 19 a Milano. “Replichiamo l’iniziativa perché riceviamo numerose richieste e apprezzamenti dai cittadini del quartiere“, spiega il dott. Lorenzo Panella, Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’ASST Gaetano Pini-CTO e ideatore del progetto. “È importante avere una popolazione informata- aggiunge Panella– perchéuna maggiore consapevolezza sul proprio stato di salute è un viatico importante per invecchiare bene“. I ‘Giovedì di Gorla’, che si terranno nell’aula Colombo del Polo Fanny dalle ore 18 alle 19, partono il 26 settembre. Il primo appuntamento è dedicato alla riabilitazione dopo una frattura di femore e sarà tenuto dal dottor Panella. Il 24 ottobre il tema saranno le gambe gonfie, interverrà il chirurgo vascolare, Gabriele Di Luca, responsabile di un ambulatorio al Presidio Pini. Il 28 novembre, invece, Oreste Febo, Direttore della Uoc Cardiologia Riabilitativa e Pneumologica con sede al Cto, incontrerà la popolazione per parlare dell’assenza di fiato e di quando il cuore ne è responsabile. L’ultimo incontro, il 19 dicembre, è dedicato alle patologie della mano, con il dottor Pier Luigi Tos, Direttore della Uoc Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ricostruttiva. Gli incontri gratuiti durano un’ora: i primi 30 minuti sono dedicati alle spiegazioni dello specialista, la seconda mezzora invece è dedicata alla domande del pubblico che sarà libero di esprimere i propri dubbi o di portare all’attenzione dello specialista dei casi concreti su cui ragionare. “Gli argomenti scelti sono abbastanza trasversali in modo da poter coinvolgere qualsiasi fascia della popolazione“, aggiunge il Direttore del Dipartimento di Riabilitazione dell’Asst Gaetano Pini-CTO. “Abbiamo ideato i Giovediì di Gorla perché l’ospedale non può e non deve essere un’isola – conclude Panella- ma è parte integrante del quartiere. Aprire le porte del nostro Polo significa far conoscere il valore umano e professionale che contiene“.  

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