Cappato incassa l’appoggio dei sindaci di Milano e Monza

Marco Cappato incassa l’appoggio di Beppe Sala e Paolo Pilotto. A ormai pochi giorni dal voto per le elezioni suppletive per il collegio senatoriale di Monza che fu di Silvio Berlusconi il 22 e 23 ottobre, il candidato del centrosinistra riceve il sostegno del sindaco di Milano e di Monza.

“Da elettori dobbiamo essere assolutamente certi delle motivazioni che spingono il candidato che votiamo a rappresentare il territorio. E Marco queste qualità le ha dimostrate da molto tempo: la dedizione, l’impegno in prima persona, la volontà di mettersi sempre in discussione, sono caratteristiche quasi uniche – spiega Beppe Sala che ha partecipato questa mattina ad una conferenza stampa insieme al tesoriere dell’associazione Luca Coscioni – Noi due non siamo d’accordo su tutto, ma sul senso del fare politica, sulla maggior parte delle battaglie che devono caratterizzare chi vuole fare politica, sì. La volontà di occuparsi di chi è in difficoltà non si inventa. Marco è noto per aver condotto una serie di battaglie, ma ha anche collezionato un’esperienza politica molto profonda in questi anni e si è misurato con tutti gli aspetti rilevanti: sa di cosa parla. Per questo lo supporto con grande convinzione”.

Il sindaco di Milano osserva che “da cattolico in passato ho appoggiato le posizioni di Marco con dei turbamenti all’interno, uno riconosce da che tipo di cultura è stato generato e io vengo da una famiglia ultracattolica, ma è chiaro che la contemporaneità è tutto e deve guidare le nostre scelte”.

Per il sindaco di Monza Paolo Pilotto del Pd, l’appoggio di due sindaci di città lombarde così importanti “è un buon segno”. Una dimostrazione di “pragmatismo. Io credo che il centrosinistra in Brianza rappresenti la tradizione del tentativo di fare sintesi tra i bisogni delle persone, le risposte immediate che possono avere, e una visione, una lettura complessiva che vada oltre il presente e che serve a collocare le risposte in termini prospettici, altrimenti il rischio è il fiato corto. Il voto a centrosinistra non ripara il disastro generato da altri di una politica senza visione di lungo periodo, ma costruisce una lettura, legge i bisogni delle persone, è un voto di costruzione di una ampia visione che possa reggere nel tempo”.