Atm frana sui freni

atm milano incidenteAtm frana sui freni. L’annuncio di Arrigo Giana, direttore generale dell’azienda di trasporti milanesi, non placa le polemiche: i freni di emergenza nell’ultimo anno hanno creato decine di feriti a causa di vari malfunzionamenti e ora il dirigente ha informato il Comune che su dodici freni di emergenza, ne funzioneranno solo quattro. Un modo per limitare altri feriti che si unisce alla campagna di annunci che invitano a reggersi con attenzione agli appigli disponibili, ma che non ferma le critiche politiche alla gestione della partecipata comunale.

Le frenate dei treni non saranno più aiutate dai Dopo l’audizione del DG di ATM, Arrigo Giana, nella commissione odierna non sono per niente rincuorato. A preoccupare i milanesi non sono le frenate d’emergenza in presenza di un reale rischio e per cui l’azienda ha enfatizzato molto la solidità del sistema di sicurezza. Preoccupa che ci siano queste improvvise e pericolose frenate in assenza di pericolo. In questi giorni è inquietante viaggiare in metropolitana e osservare gli utenti avvinghiati alle sbarre di sicurezza e con i piedi ben piantati per terra. I messaggi vocali (solo in italiano) che invitano a tenersi non rendono il clima più sereno – spiega Alessandro De Chirico, consigliere comunale – Quali siano i potenziali allarmi che generano le frenate non è dato saperlo Come non sappiamo il motivo per cui il sistema di sicurezza, entrato in funzione nel 2011, dia problemi solo oggi. In attesa di capire quali siano le responsabilità che sta accertando la Magistratura, l’azienda dei trasporti milanesi, che sta subendo passivamente la situazione con gravi ripercussioni nell’immagine di una delle più importanti eccellenze meneghine, deve intervenire in una rotazione interna dei manager. La proposta che ho avanzato è quella di separare il ruolo del direttore di esercizio da quello del responsabile della manutenzione, che oggi è ricoperto dalla stessa persona. Ritengo che per una migliore trasparenza e serenità all’interno dei settori sia preferibile che il controllore non faccia anche il controllato“.