Sala, il liquidatore di MM

Sala, il liquidatore di MM

Trionfo elettorale a parte, a Sala le elezioni non hanno dato alla testa. E nella composizione della giunta, fatta alla velocità della luce, i referati sono stati distribuiti saggiamente. In particolare le case popolari sono finite al recordman di preferenze del PD, Maran. Il problema è noto: MM non può andare avanti così. Ma ci spiega i dettagli il già Consigliere del Municipio 7 con delega alla casa Franco Vassallo: vassallo

“MM deve morire. Questa pare la priorità di Sala all’inizio del suo secondo mandato. Troppo dispendiosa, troppo inefficiente, troppo legata a promesse che la crisi economica post pandemica rende impossibile mantenere. MM è, senza ombra di dubbio, all’ultimo miglio. Come verrà liquidata farà la differenza per chi ci vive e per chi la paga. Cioè per tutti noi. L’equilibrio da mantenere è sottile e fragile: da una parte non deve sembrare una fuga, dall’altra deve essere chiaro che questo passo è definitivo. E non ammette ripensamenti.

Quindi, la soluzione più ovvia, cioè ridare le case ad Aler, così su due piedi, è da scartare per non sembrare degli idioti. Impresa molto difficile in generale, ma qui oltre le più nere aspettative. La soluzione proposta da Sala, creare una terza società è, ovviamente, solo una base negoziale. Nessuno può davvero credere che la regione sciolga Aler per creare una società a guida Milanese che indirizzi la gestione del patrimonio immobiliare già ERP solo per far contento Beppe. Quindi ci si troverà a metà strada, probabilmente.

Dove e come faranno tutta la differenza del mondo: gli inquilini temono, e a ragione, che questa sarà la scusa regina per aumentare i canoni di affitto e l’alibi perfetto per fermare tutte le manutenzioni. Già ora, in attesa di un PNRR che potrebbe arrivare tra anni, i lavori sono bloccati, procedono solo i murales, che non risolvono nulla, ma danno l’impressione che ci si impegni molto in tal senso. Io avevo, molto più modestamente, proposto una commissione inquilini elettiva che controllasse i tempi e i modi dei lavori.

Ma la commissione non era abbastanza visibile e trendy, quindi via al mezzo milione mal contato di pitture murali e pazienza se nelle case piove dentro. Tanto, si spera, prima del 2023, data delle regionali, il problema sarà di qualcun altro. Nel frattempo sono iniziate le telefonate per verificare la volontà per gli inquilini MM di cambiare contratto. Tanto per saggiare il terreno e risolvere il problema dei rinnovi automatici. Tu chiamale, se vuoi, coincidenze sinistre….”