“Ancora una volta le richieste del Municipio sono rimaste inascoltate dall’amministrazione comunale e, a causa di queste inadempienze, per poco non ci scappava la tragedia. Sono 3 anni che segnaliamo al Comune di Milano la grave situazione presente sotto il centro diurno disabili del parco Finzi, lungo viale Monza. Lo scantinato dello stabile, infatti, è in uno stato di totale abbandono e accessibile a chiunque, tanto che viene puntualmente utilizzato come luogo di bivacco o di spaccio e consumo di stupefacenti“. Lo dichiarano Samuele Piscina, Presidente del Municipio 2 di Milano e Marzio Nava, Assessore municipale al Verde. “Proprio quest’ultima fattispecie sembra possa essere la causa del principio d’incendio scoppiato stamane e subito estinto dagli operatori del centro diurno disabili che fortunatamente si sono accorti del fumo nero e hanno spento le fiamme, probabilmente causate da un mozzicone abbandonato da qualcuno che è entrato nel seminterrato, ancora prima che arrivassero i Vigili del Fuoco“.
“Nel corso degli anni abbiamo chiesto ripetute volte la messa in sicurezza degli accessi dello scantinato tramite l’installazione di lastre che impedissero l’accesso ai locali sottostanti il CDD Negri-Pini, ma il Comune non ha mai autorizzato alcun intervento. Negli scorsi mesi avevamo addirittura effettuato un sopralluogo con l’Assessore Rabaiotti che aveva promesso un intervento rapido“. “Ricordiamo che nel parco, oltre al centro disabili, sono presenti anche un centro socio-ricreativo per anziani, un edificio scolastico, i servizi sociali di ATS e gli sportelli sociali municipali che convivono insieme in un’area che presenta numerosi altri problemi quali, ad esempio, la casa dell’ex custode in stato di abbandono e oggetto di occupazioni o i numerosi lampioni pericolanti lungo i vialetti“.
“Cosa aspetta il Comune a provvedere a quanto richiesto mettendo in sicurezza l’area? – concludono i 2 esponenti municipali – È necessario che qualche ragazzino si faccia male affinché il Sindaco intervenga? O forse è troppo impegnato a intervistare cantanti e a registrare marchette televisive? Ora più che mai è fondamentale che l’intervento sia immediato!“.