Il Comune di Milano ha incaricato Amsa e MM di svolgere con urgenza controlli sui rifiuti incendiati nel rogo del deposito dell’ottobre scorso in via Chiasserini, ancora giacenti sul sito, e di effettuare verifiche sulle fogne in prossimità della zona dove e’ avvenuto il rogo.
All’indomani dell’incendio, infatti, Arpa aveva segnalato la necessità di una nuova caratterizzazione dei rifiuti per procedere a un corretto smaltimento oltre a sollecitare una verifica sulla rete fognaria “al fine di scongiurare l’ipotesi di coinvolgimento della matrice suolo” e di “verificare, per la porzione di terreno non impermeabilizzata, lo stato di contaminazione“. Città Metropolitana aveva quindi emesso una diffida nei confronti della proprietà perché eseguisse i controlli, ma, a febbraio scorso, è stato constatato che l’azienda risultava inottemperante. Per il Comune, sarebbe quindi dovuta subentrare la Città Metropolitana – con competenza in materia di impianti per il trattamento di rifiuti -, ma “ad oggi non sono ancora noti i tempi di intervento” per cui l’amministrazione comunale “ritiene urgente procedere anticipando” alcune delle azioni prescritte “a tutela della falda acquifera e per scongiurare eventuali rischi di inquinamento della stessa, nonché conseguenti ripercussioni sul sistema di depurazione delle acque di scarico nel Comune di Milano“, si legge nella determina della Direzione Ambiente di palazzo Marino che affida l’incarico ad Amsa, per quanto riguarda la caratterizzazione dei rifiuti, e a MM per le verifiche sulla rete fognaria.