21 Giugno 2020

Lombardia: sempre meno i malati di covid

“Su 128 casi positivi registrati oggi, 53 derivano da tampone a seguito di positività al test sierologico. Mentre 51 risultano debolmente positivi. Notizie incoraggianti arrivano dal numero dei pazienti ricoverati, comunicato dal coordinamento della rete ospedaliera lombarda: 53 in terapia intensiva, (1 meno di ieri), 1260 nei reparti di degenza (141 meno di ieri). I decessi sono stati 13”. Così l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, commenta i dati di oggi. A oggi in Lombardia sono stati riscontrati 92.968 (+128 di cui 53 risultati debolmente positivi a seguito di test sierologici) contagi da coronavirus. I ricoverati sono 1.260 (- 141) dei quali 53 (-1) in terapia intensiva. I decessi sono stati 16.570 (+13). I tamponi effettuati sono stati 956.959 (+7.825). Nella provincia di Milano sono stati riscontrati 24.161 (+31) casi di cui 10.274 (+18) a Milano città. Il rapporto fra tamponi effettuati e casi positivi è al 1,6%.      

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Maullu (FdI): manifestino contro il Governo. Sardone (Lega): spreco di denaro pubblico. Gelmini (FI): caccia alle streghe

“Majorino e i suoi sodali hanno sbagliato obiettivo”, commenta il neo Coordinatore Cittadino di Fratelli d’Italia “avrebbero dovuto manifestare davanti a Palazzo Chigi  – spiega –per ricordare a ‘Wiston’ Conte il ‘siamo prontissimi’ di gennaio e l’incapacità dei lunghi mesi di lockdown, con un governo immobile, non solo nel garantire le procedure di emergenza previste dal piano nazionale contro la pandemia in capo allo Stato, ma anche il più banale approvvigionamento di materiale sanitario”. “Strumentalizzare in maniera cinica la tragedia che ha colpito la nostra regione – conclude Maullu – dimostra semplicemente che a questa parte di sinistra, in mancanza di argomenti, non rimane che speculare sui lutti”. “Un autentico spreco di denaro pubblico per garantire la presenza di centinaia di uomini delle forze”, denuncia invece Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega.  Secondo la leghista, è stata militarizzata la città a causa “degli amici della giunta Sala: centri sociali, sindacati, anarchici, collettivi studenteschi”. Inoltre, aggiunge, “Il cartello Fontana Assassino, che replica i vari murales, è di una gravità inaudita”.  “Chi pagherà le spese di pulizia delle enormi scritte per terra sotto il palazzo della Regione?”, si chiede quindi la Sardone, sottolineando, “Ovviamente i contribuenti, così come successo per la statua di Montanelli vandalizzata dagli stessi antagonisti che erano in piazza a sbraitare falsità”. “Majorino, anziché speculare sui morti, perché oggi non parla di distanziamento sociale, mascherine e assembramenti?”, attacca quindi la Sardone, concludendo, “Qualcuno da sinistra condanni pesantemente i soliti insulti alla Polizia che l’ala più oltranzista della proposta ha fatto partire in piazzale Loreto: basta tolleranza verso questi sovversivi”. Sulle manifestazioni è intervenuta anche la parlamentare e Consigliere Comunale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, dichiarando: “Prosegue senza sosta la caccia alle streghe di una sinistra senza idee, animata solo dalla cultura dell’aggressione all’avversario politico. Alla faccia degli appelli alla solidarietà e all’unità del Paese“, concludendo con l’esprimere solidarietà a Fontana, a Gallera e alla giunta, attaccati “dopo aver combattuto con determinazione il Covid-19 a sostenere l’economia e la salute dei lombardi“.

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Non più di 5.000 persone in tre manifestazioni. Gli anarchici vandalizzano banche e muri di via Padova

Si sono svolte senza incidenti di rilievo le tre manifestazioni organizzate ieri dalla sinistra per contestare la gestione dell’emergenza covid da parte di Regione Lombardia. In Piazza Duomo, dove secondo gli organizzatori si sono radunate circa 3.000 persone, si è tenuta la manifestazione “Salviamo la Lombardia”, organizzata da diverse sigle e associazioni, quali: Medicina Democratica, I Sentinelli, Milano 2030, Arci, Acli, Casa Comune, la Fiom Cgil. Per rendere ben chiara quale fosse la loro richiesta i manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto “Commissariate la sanità lombarda”. I partecipanti, che indossavano mascherine listate a lutto, si sono prima seduti a terra per rispettare un minuto di silenzio per i morti del Covid, cui è seguito un lungo applauso, ed hanno in seguito ascoltato gli interventi di esponenti politici, consiglieri comunali, e parenti degli anziani che sono morti di Covid nelle Rsa, che si sono alternati sul palco allestito in piazza. Più movimentata la situazione sotto Palazzo Lombardia dove, antagonisti di centri sociali, sindacati di base e collettivi hanno fatto una “una passeggiata intorno al Palazzo” muovendosi in corteo lungo le strade che lo circondano. Mentre gli organizzatori continuavano a ripetere la raccomandazione di stare “distanziati e con mascherine”, altri esortavano a “far vedere che li stiamo circondano e che devono andare a casa”, intonando spesso il coro “assassini”. Tutto si è però svolto in maniera sostanzialmente pacifica e, anche se è stato violato il divieto di corteo anti Covid, le Forze dell’Ordine (circa centro agenti, tra carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa), che presidiavano gli ingressi e i dintorni della sede della Giunta Regionale, si sono limitate a controllare la situazione. La protesta si è conclusa dopo che i manifestanti hanno tracciato la scritta “Cacciamoli” con vernice bianca su una carreggiata di via Melchiorre Gioia. Qualche intemperanza di troppo invece nel corteo che si è svolto lungo vi Padova, che ha anche avuto notevoli conseguenze sul traffico del sabato, costringendo molti cittadini a non fare la spesa nei pressi di casa. Non più di 200 i partecipanti, provenienti da realtà quali CARC, circoli anarchici del Ponte della Ghisolfa, di Via dei Transiti, e la Panetteria Occupata di via Conte Rosso, Telos di Saronno, Foa Boccaccio di Monza e Askatasuna di Torino che, temendo potessero causare problemi d’ordine pubblico, sono stati tenuti sotto stretta osservazione dalle forze dell’Ordine in tenuta anti sommosa, mentre alcune camionette dei Carabinieri bloccavano le vie di accesso a Piazzale Loreto e un elicottero della Polizia controllava la situazione dall’allto. I manifestanti hanno percorso via Padova scandendo gli slogan “Non vogliamo tornare alla normalità perché la normalità è il problema” e  “I morti in Lombardia chiedono vendetta, Confindustria che tu sia maledetta”. Lungo il percorso ci sono stati alcuni momenti di tensione quando è stato lanciato un secchio di vernice nera contro le vetrine di una banca sulle quali è stato anche scritto “Fuoco alle banche”, “Di capitalismo si muore”, “Liberta’ per gli anarchici arrestati”, contro altri istituti di credito sono invece state lanciate delle pietre e un gruppo di manifestanti ha ricoperto di scritte i muri di via Padova. Il corteo si è quindi sciolto in via Agordat davanti all’ingresso del Parco Martesana.  

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Via Ascanio Sforza pedonale e nuove zone 30

Dal 30 giugno al 31 ottobre torna la pedonalizzazione di via Ascanio Sforza, nel tratto compreso tra via Scoglio di Quarto e via Conchetta. La Giunta ha approvato la delibera che istituisce il divieto di transito per le auto nelle ore serali della settimana e per tutta la giornata nel weekend. Un provvedimento già sperimentato nel corso delle scorse estati che consentirà ai commercianti di utilizzare lo spazio per tavolini, sedie e ombrelloni nell’ambito delle nuove procedure semplificate per l’occupazione suolo pubblico, così come stabilito di recente per porzioni di largo Treves,via delle forze Armate e piazza San Materno e per piazza Giovine Italia e via Santa Tecla. In particolare il divieto di transito è fissato dal lunedì al giovedì dalle ore 20 alle 2 del giorno successivo, il venerdì e il sabato dalle ore 19 alle 3 del giorno successivo e la domenica dalle ore 19 alle 2 del lunedì successivo. Per garantire un’adeguata compensazione alle esigenze di mobilità dei residenti delle vie limitrofe, nelle stesse fasce orarie saranno istituite Zone a Traffico Limitato temporanee in via Scoglio di Quarto, corso Manusardi, via Bettinelli e via Lagrange. L’accesso alla ZTL sarà comunque garantito ai veicoli dei residenti e domiciliati nelle vie interessate dal provvedimento in possesso del permesso rilasciato dal Comando di Zona 5, mentre l’accesso all’area pedonale sarà garantito ai soli veicoli diretti a proprietà il cui accesso implichi la necessità di transitare nell’area pedonale stessa. Potranno transitare in entrambe le aree anche velocipedi, mezzi di soccorso e polizia, i veicoli di supporto a manifestazioni o eventi, quelli che devono svolgere servizi essenziali nell’area pedonale (previa autorizzazione della Polizia Locale) e i mezzi degli addetti alla pulizia stradale. “I Navigli e la Darsena sono tra i luoghi più frequentati nella bella stagione – dichiarano gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Marco Granelli (Mobilità) -. Questa è un’estate particolare, in cui gli spazi all’aperto sono ancora più attrattivi. Provvedimenti come questo diventano quindi fondamentali per garantire di vivere la città in sicurezza, per questo alle pedonalizzazioni affianchiamo misure come le zone 30 e le zone residenziali”. Sulla base delle richieste arrivate dai commercianti per la posa di sedie e tavolini, l’Amministrazione ha infatti stabilito attraverso ordinanze l’istituzione di sette nuove zone 30 e quattro zone residenziali dove il limite di velocità sarà fissato a 15 km/h. Zone 30 diventano via Pacini, via Don Giuseppe Andreoli, via Venini, via Marghera, via della Moscova, via Ugo Bassi. Un ulteriore tassello della strategia “Strade Aperte”, che prevede l’incremento delle zone con limite di velocità massimo consentito di 30 km all’ora su circa il 60% di tutta la rete stradale urbana. Nasceranno in via Thaon de Ravel, via Giovanni Rasori, via Varanini e via delle Leghe invece le prime “aree residenziali”.  Si tratta di ambiti in cui il pedone avrà la precedenza e potrà occupare la carreggiata, in questo caso ad esempio sedendosi al tavolino di un bar o di un ristorante, mentre le auto dovranno rispettare alcune norme di comportamento, a partire dal limite di velocità a 15 km/h. Le attività commerciali che ne abbiano fatto richiesta potranno quindi posizionare tavolini e sedie al posto di alcuni stalli di sosta. Come previsto dall’articolo 135, comma 12 del Regolamento di esecuzione e attuazione del Nuovo Codice della Strada, le zone residenziali verranno dotate di un’apposita segnaletica (rettangolo blu e bianco con due bambini che giocano a palla vicino a casa).

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Tre arresti per spaccio della Polizia Locale

Novecento grammi di hashish e 200 di eroina. A tanto ammontano le sostanze stupefacenti sequestrate dalla Polizia locale di Milano in due distinte operazioni che hanno portato all’arresto di tre persone. Il primo intervento è scaturito da un presidio in borghese del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione di reati di microcriminalità. Gli agenti del Nucleo Contrasto Stupefacenti hanno notato un uomo uscire e rientrare diverse volte in poco tempo da un palazzo in zona Dergano e, insospettiti dal comportamento frenetico e circospetto, hanno deciso di fermarlo per un controllo: l’uomo di origini marocchine (H.B., 55 anni) nascondeva sotto il cappellino due involucri di cellophane contenenti 12 grammi di hashish. La perquisizione è dunque proseguita all’interno dell’appartamento di cui l’uomo aveva le chiavi e dove sono stati rinvenuti altri 900 grammi di hashish (corrispondenti a oltre 5.300 dosi), suddivisi in 9 panetti e nascosti in una borsa dentro un mobile. In casa sono stati trovati anche circa 10 grammi di cocaina, 1 di marijuana, sostanze da taglio e attrezzature per il confezionamento. L’uomo è stato dunque arrestato, mentre le sostanze e le banconote rinvenute (140 euro) sono state sequestrate. Nasce da una segnalazione, la seconda importante operazione del Nucleo Contrasto Stupefacenti. Grazie anche alla collaborazione della Polizia locale di Colturano, Comune a sud di Milano, sono stati arrestati due uomini di origini marocchine (R.J., 41 anni, e A.M., 45 anni), mentre trasportavano in zona Rogoredo più di un etto di cocaina. L’intervento è stato avviato da una segnalazione arrivata agli agenti della Polizia locale di Milano, riferita ad un’auto che spesso girava nella zona per effettuare consegne di droga. Attraverso un sopralluogo nel Comune di provenienza, gli agenti sono riusciti ad individuare il veicolo segnalato (una Citroën Berlingo), che è stato poi fermato il giorno successivo in via Marochetti, a Milano. Fermata l’auto per un normale controllo di Polizia, è saltato subito all’occhio come la copertura del sedile centrale posteriore non fosse perfettamente agganciata: all’interno, nascosto nella gommapiuma, gli agenti hanno trovato un involucro di cellophane con 106,7 grammi di eroina. Essendo a conoscenza della dimora dei due uomini, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione domiciliare, dove sono stati rinvenuti i documenti di entrambi e diversi biglietti con segnati appunti e numeri associati a contatti, che presumibilmente indicavano grammi (mai inferiori a 50) e cifre da corrispondere. E’ stato inoltre richiesto l’intervento dell’Unità cinofila della Polizia Locale di Milano che, ispezionando il giardino antistante l’abitazione, ha permesso di ritrovare, sotto una pietra e parzialmente sotterrati, altri 107 grammi di eroina. Tutto il materiale, compresi tre cellulari trovati all’interno dell’auto e il veicolo stesso sono stati posti sotto sequestro.  

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Polizia sventa rapina e arresta rapinatore

Gli Agenti della Polizia Ferroviaria di Milano venerdì hanno arrestato un italiano di 29 anni per aver tentato una rapina a una rivendita di tabacchi all’interno della stazione Milano Centrale. I poliziotti, dopo aver udito urla provenire dall’interno della tabaccheria, sono prontamente intervenuti arrestando un uomo che, nel frattempo, era stato immobilizzato da una guardia particolare giurata. L’uomo, poco prima, dopo aver afferrato per il bavero una commessa e averle immobilizzato le braccia con una mano, si era messo a rovistare all’interno della cassa per rubare il denaro che vi era contenuto. Le grida della donna e della sua collega hanno richiamato l’attenzione di una guardia giurata che si trovava lì vicino e che, dopo essere stata spintonata, è riuscita a bloccare il soggetto fino al successivo immediato intervento degli agenti della Polfer che lo hanno arrestato.

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