21 Luglio 2021

Ad Assago l’Amministrazione vara i tamponi a prezzi calmierati

Ad Assago l’Amministrazione vara i tamponi a prezzi calmierati. L’ Amministrazione Comunale di Assago, ancora una volta, si dimostra attenta e sensibile nei confronti della propria cittadinanza per la quale, da qualche settimana, ha attivato un servizio di tamponi rapidi e molecolari, a prezzi calmierati. Infatti, con soli 12 euro si potrà effettuare il tampone rapido e con 32 euro quello molecolare: prezzi decisamente molto più bassi rispetto a quelli degli altri Comuni limitrofi. Ciò è stato possibile in quanto il Comune di Assago si fa carico del 50% della spesa totale. Tale servizio viene effettuato il mercoledì e il venerdì pomeriggio presso i portici del Comune, su prenotazione, chiamando il numero telefonico 342.0916874. La Società che si è aggiudicato il servizio, vincendo la manifestazione di interesse, è la Med Medicina e Diagnostica, nata qualche anno fa , già all’avanguardia nell’ambito sanitario. Essa ha iniziato ad operare nel mondo sportivo e, successivamente, nell’ambito della Telemedicina, dimostrando notevoli capacità ed indiscussa professionalità, grazie alla collaborazione di medici prestigiosi. Durante il periodo di emergenza sanitaria la Società Med Medicina e Diagnostica si è distinta sul piano operativo, nell’ambito dei territori comunali, per essersi posta al servizio della cittadinanza. Il Sindaco Lara Carano ha dichiarato: “Per noi è fondamentale continuare a garantire buoni servizi ai nostri cittadini ad un prezzo molto basso. La nostra attenzione è focalizzata nel garantire la vicinanza e il supporto necessari alla nostra comunità, soprattutto in momenti molto drammatici come quello che stiamo vivendo. Ringrazio la Società Med Medicina e Diagnostica per la collaborazione e i volontari della Protezione Civile per il loro prezioso supporto, con cui hanno dimostrato, come sempre, di offrire un contributo imprescindibile per tutti noi, Amministratori e Cittadini”.

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Dalla Corte dei conti contestazioni a Pisapia e altri 63 amministratori

Sono 64 gli ex amministratori e dirigenti della Città metropolitana di Milano, incluso l’ex sindaco Giuliano Pisapia ma anche consiglieri e assessori della giunte Colli e Penati, e due gli intermediari finanziari (Bank of America e Dexa Prediop spa) a cui la Procura regionale della Corte dei conti per la Lombardia ha notificato un invito a dedurre sulla conclusione e gestione di alcuni contratti derivati (“swap”) manifestamente diseconomici per l’ente. Una situazione che, secondo la Procura della Corte, ha creato un danno erariale “allo stato attuale” superiore ai 70 milioni di euro. La contestazione preliminare di responsabilità risarcitoria amministrativo – contabile è stata fatta dopo una consulenza dei funzionari del Nucleo di Supporto all’Autorità Giudiziaria della Banca d’Italia e una attività istruttoria a cui ha collaborato il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. In una nota, la Procura della Corte dei Conti parla di “un doloso occultamento delle reali condizioni finanziarie sottese alle operazioni in derivati”. Pisapia è chiamato in causa non per l’istruttoria e la stipula degli swap (che risalgono a ben prima) ma perché “disattendendo sia il parere fornito dall’Avvocatura che dai legali incaricati” ha deciso di “ignorare il claim notificatigli sia da Merrill Lynch che da Dexia” e quindi di non costituirsi nel giudizio poi azionato e vinto da Dexia dinanzi alla Corte ingleseò In questo modo avrebbe causato così all’ente un “grave pregiudizio in termine di costi processuali che di preclusione per la successiva azione di annullamento” dello strumento finanziario. L’invito al contraddittorio, spiega il comunicato, servirà alla Procura per calibrare le responsabilità di ciascuno nel causare il danno e quindi la correttezza “del riparto soggettivo degli importi oggetto di indagine”. “Sono stupefatto della contestazione della Corte dei Conti e risponderò non appena mi sarà possibile conoscere gli atti” ha commentato l’ex sindaco Pisapia. ANSA

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A Palazzo Reale la proiezione del docufilm: Sapessi com’è strano sposarsi a Milano

Un documentario per festeggiare le coppie milanesi che hanno tagliato il traguardo delle “Nozze d’oro” nel 2020 e 2021. Martedì 27 luglio, alle 20.45, alla presenza dell’assessora alla Trasformazione digitale e Servizi Civici Roberta Cocco, sarà presentato in anteprima negli spazi del cinema all’aperto “Arianteo” di Palazzo Reale il cortometraggio “Sapessi com’è strano sposarsi a Milano”, realizzato dal Centro di Produzione Rai di Milano in collaborazione con il Comune di Milano. Un docufilm di 20 minuti che, attraverso una ricostruzione storica e musicale e le testimonianze di alcune coppie di sposi, ripercorrerà gli avvenimenti più importanti degli anni 1970 e 1971. “La festa per celebrare le ‘Nozze d’oro’ dei coniugi milanesi è sempre stato uno dei momenti più cari all’Amministrazione comunale – dichiara l’assessora Cocco -. Purtroppo, a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso, negli ultimi due anni non è stato possibile invitare le coppie al tradizionale spettacolo teatrale a loro dedicato. Quest’anno, oltre alla pergamena di auguri già inviata, abbiamo pensato a una modalità sicura per festeggiare le coppie di sposi che hanno tagliato questo importantissimo traguardo nel 2020 e nel 2021. Grazie alla collaborazione con Rai, siamo riusciti a realizzare questo omaggio video per loro e per le loro famiglie, a cui rinnoviamo i nostri più sentiti auguri e che speriamo di vedere martedì sera”. “Siamo felici – dice il direttore del Centro di Produzione Tv Rai di Milano, Enrico Motta – di ‘partecipare’ a questa festa nel modo che ci è più familiare: con il racconto delle immagini. È l’occasione per esprimere la nostra affettuosa vicinanza alle coppie che festeggiano le Nozze d’oro, guardando anche alla storia della Rai che si è intrecciata e continua a intrecciarsi con quella della comunità milanese e lombarda”. Il documentario è stato realizzato dal Centro di produzione Rai con la regia di Paola Nessi ed è un racconto storico musicale accompagnato dai ricordi di quattro coppie che a Milano, tra il 1970 e il 1971, si sono sposate e hanno iniziato a costruire il loro futuro insieme. L’ingresso alla proiezione dell’anteprima è libero a partire dalle 20.15 con prenotazione obbligatoria chiamando 02/88450021 attivo da lunedì a venerdì (fino a esaurimento dei 300 posti disponibili). A seguire gli spettatori del documentario potranno richiedere il biglietto ridotto per assistere alla proiezione del film “Boys” di Davide Ferrario con Neri Marcorè, Marco Paolini, Giovanni Storti, Giorgio Tirabassi all’interno della Rassegna “Arianteo” di Palazzo Reale. Sarà possibile rivedere il docufilm nella Sala Matrimoni di Palazzo Reale il 29 e il 30 luglio dalle 17.30 alle ore 22 (ultimo ingresso 21.40) e tutti i giovedì e venerdì (dal 5 al 27 agosto) dalle 16 alle 22. L’ingresso è libero senza prenotazione nel rispetto della normativa anti Covid.

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Castello: apre la mostra sulla scultura del rinascimento

Ospitata nelle sale del Musée du Louvre di Parigi fino al 21 giugno scorso, apre al pubblico domani, martedì 21 luglio, sino al 24 ottobre nelle Sale Viscontee del Castello Sforzesco la mostra “Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo. Scultura italiana del Rinascimento”, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Castello Sforzesco, Musée du Louvre e realizzata grazie a Civita Mostre Musei, con il sostegno di Fondazione Cariplo. Un affondo su oltre sessant’anni di storia dell’arte, dal ritorno di Donatello a Firenze nel 1453 fino alla morte dei più perfetti interpreti del Rinascimento, Leonardo e Raffaello, scomparsi rispettivamente nel 1519 e nel 1520. Sessant’anni durante i quali i maestri del Rinascimento hanno scavato la materia per far emergere “i moti dell’anima”, i tormenti e le tensioni, i palpiti, per rendere ancora più viva l’emozione. Sessant’anni di opere strappate al marmo, modellate nella terracotta, intagliate nel legno, fuse nel bronzo, in un percorso che trova il suo apice nella “Pietà Rondanini”, sulla quale Michelangelo lavorò fino alla sua morte, avvenuta nel 1564. Il percorso è stato studiato e progettato congiuntamente da Musée du Louvre e Castello Sforzesco, in particolare da Marc Bormand, conservatore al dipartimento delle sculture del Louvre; Beatrice Paolozzi Strozzi, direttrice del Museo del Bargello dal 2001 al 2014; Francesca Tasso, conservatrice responsabile delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco di Milano. Le 120 opere esposte provengono dai più importanti musei del mondo: dal Metropolitan Museum di New York al Kunsthistorisches Museum di Vienna, dal Museo Nacional del Prado di Madrid al Museo Nazionale del Bargello di Firenze, dal Victoria&Albert Museum di Londra alla “Her Majesy the Queen Elisabeth II from the British Royal Collection”, oltre che, naturalmente, dal Musée du Louvre e dalle raccolte civiche del Castello Sforzesco. “Il grande successo di critica già raccolto dalla mostra a Parigi assicura ai milanesi e ai visitatori della nostra città la possibilità di ammirare una straordinaria esposizione durante tutta la stagione estiva, con un esteso orario di apertura – afferma l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Il Castello Sforzesco, che è stata ‘la casa’ di Leonardo per i vent’anni della sua maturità più piena, si configura come la sede naturale per rappresentare e proporre un affondo storico-critico su un periodo così cruciale per la storia dell’arte come quello rappresentato dal Rinascimento italiano”. Il cuore della mostra si colloca nella seconda metà del Quattrocento, quando i maestri del Rinascimento come Leonardo, Donatello, Raffaello, il Pollaiolo, Michelangelo, il Verrocchio, il Bambaia e molti altri ancora, lavoravano tra Milano, Venezia, Roma, Firenze, ma anche Ferrara, Padova, Bologna, allargando così la geografia del Rinascimento italiano, e dunque del percorso espositivo, verso il nord. Una regione vasta ma a quei tempi politicamente spezzettata da molti confini e diversi regni, all’interno dei quali il Rinascimento è germogliato con caratteristiche particolari: innovazioni fiorentine e tradizioni locali – senza dimenticare l’influenza dell’arte cortese fiamminga e della Borgogna – si sono infatti mescolate in ciascuno di questi focolai creativi, per dare il via a una straordinaria varietà di linguaggi artistici. Il Rinascimento ha portato nell’arte italiana molte novità: oltre al grande impulso allo studio dell’anatomia, della prospettiva, dell’ottica, anche quello dell’anima fu oggetto di ricerca approfondita: dalla nascita della fisiognomica alla passione per il grottesco, che ha caratterizzato l’esperienza di alcuni artisti come Leonardo, si comprende come fosse nato in quel periodo un interesse nuovo nella rappresentazione: la figura umana ora non doveva più essere slegata dalle emozioni – furore o grazia, tormento o estasi che siano – ma profondamente legata all’anima, al desiderio, alla componente meno visibile del soggetto “uomo”. Nell’interpretazione innovativa data dagli scultori di questo tempo, i movimenti dell’anima sono resi visibili attraverso l’attitudine dei corpi, e gli artisti indagano la loro psiche rappresentandoli a riposo, in movimento, mentre lottano o sognano, evidenziando le emozioni, tanto nell’ambito sacro che in quello profano, in un modo sia ferocemente espressivo che, al contrario, sublimemente dolce. Articolata in quattro sezioni (1. Guardando gli antichi: il furore e la grazia; 2. L’arte sacra: commuovere e convincere; 3. Da Dionisio ad Apollo; 4. Roma “Caput mundi”), la mostra sviluppa nelle Sale Viscontee pressochè lo stesso percorso ospitato al Louvre, a parte l’ultima sala che vedeva esposti a Parigi gli Schiavi (o Prigioni) e a Milano la Pietà Rondanini: entrambe opere di Michelangelo, entrambe inamovibili. Le sezioni: Il furore e la grazia costituiscono il primo grande tema trattato nel percorso. L’interesse per le composizioni complesse e per l’esasperazione dei movimenti del corpo diventa prevalente in numerosi scultori e verrà documentato attraverso opere di Antonio del Pollaiolo, Francesco di Giorgio Martini o Bertoldo, fino ad arrivare a Verrocchio, Leonardo e Gianfrancesco Rustici, mettendo in gioco sia la complessità della forza muscolare e le torsioni del corpo maschile, sia l’effetto espressivo delle più intense passioni dell’anima. All’opposto, eleganti drappeggi permettono agli artisti di rivelare il fascinodella figura umana, la cui leggerezza è messa in valore dal movimento di abiti e di veli, in una pratica di svelamento che arriva poi alla rappresentazione della grazia attraverso il nudo, sia femminile sia maschile. Commuovere e convincere diventano le due parole chiave nella scultura religiosa: in seguito al lavoro compiuto da Donatello intorno al 1450, l’emozione e i moti dell’animo prendono posto al centro delle pratiche artistiche, nella volontà di toccare profondamente, persino violentemente l’animo dello spettatore. È quindi un vero teatro dei sentimenti quello che si dipana in Italia settentrionale tra 1450 e 1520, in particolare nei gruppi di “Deposizione del Cristo”, come quelli di Guido Mazzoni in Emilia e di Giovanni Angelo del Maino in Lombardia. Questa ricerca del pathos religioso s’incarna anche nelle commoventi figure di Maria Maddalena o di san Gerolamo che fioriscono in Italia in questa stagione. Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, la riflessione instancabile sull’antichità classica si esprime nelle opere elaborate a partire dai grandi modelli classici come il “Laocoonte” o lo “Spinario”, muovendosi tra i due estremi dell’apollineo e del dionisiaco. Contemporaneamente a ciò che avviene nell’ambito della pittura – si veda lo

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Lavori urgenti in piazza Maggi e piazza Amendola

Il Comune di Milano ha deciso l’avvio di alcuni cantieri stradali urgenti: il primo in piazza Maggi, dove i lavori sono partiti ieri mattina, e il secondo in piazza Amendola, in avvio il prossimo 25 luglio. Nel dettaglio, il cantiere di piazza Maggi riguarda il ripristino del muro in cemento della rotonda e del guard-rail che erano stati distrutti da un grave incidente avvenuto lo scorso maggio. Il cantiere proseguirà fino a fine agosto e comporta il restringimento della carreggiata in corrispondenza della rotonda. Per quanto riguarda invece il cantiere di piazza Amendola, reso necessario da lavori urgenti sulla galleria M1 Amendola-Lotto, prevede a partire dal 25 luglio e fino all’11 agosto, la chiusura dell’incrocio salvo il flusso di traffico proveniente da via Domenichino in direzione di viale Monte Rosa e autostrade. Per questi lavori, saranno deviate alcune linee di trasporto pubblico: il bus 68 che, in direzione Bergognone, devia e salta le fermate di via Silva e via Monte Rosa (in direzione Bonola M1 il percorso non cambia) e la sostitutiva notturna M1, dove i bus in direzione Sesto FS deviano e fanno la fermata di Lotto M1 e M5 più indietro, prima di viale Migliara in corrispondenza di quella della linea 91. Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito atm.it.

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Pronta l’edizione 2021 del campionato italiano di parapendio

Pronta l’edizione 2021 del campionato italiano di parapendio. L’edizione 2021 dell’Italian Paragliding Open, ovvero il Campionato Italiano di parapendio con formula aperta anche ai piloti stranieri, sarà ospitata dal 24 al 31 luglio in Val Parma, il comparto alimentare famoso in tutto il mondo. Al momento hanno confermato la presenza 104 piloti, su una capienza massima di 125, provenienti da una dozzina abbondante di nazioni. Quartier generale dell’evento sarà il nuovo polo sportivo di Schia, frazione di Tizzano Val Parma a una manciata di km da Parma. I piloti spiccheranno il volo da Campo Grande a 1584 metri di quota, località alle pendici del Monte Caio tra prati e boschi di castagni nel comune di Palanzano. Da qui sorvoleranno l’Appennino parmense, con sconfinamenti in Liguria e Toscana, prima di atterrare in varie località tra Tizzano e Langhirano. I percorsi precisi delle sette giornate di gara saranno determinati dalle condizioni meteo, fattore imprescindibile per la sicurezza dei piloti nel volo libero in parapendio e deltaplano, cioè senza motore, sulle ali del vento e delle masse d’aria ascensionali. Potrebbero toccare i 100 e più km se il tempo sarà molto favorevole. Presente la nazionale azzurra campione del mondo in carica al completo a partire da Joachim Oberhauser di Termeno (Bolzano), detentore del titolo individuale. Poi Marco Busetta di Paternò (Catania), Chritian Biasi di Rovereto (Trento), la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Alberto Vitale, ragusano trapiantato a Bologna, e Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano). La gara rientra nel calendario FAI (Fédération Aéronautique Internazionale) ed è organizzata dal Aeroclub Gaspare Bolla di Parma insieme all’asd Volo Libero Monte Caio – Delta Club Melloni. Pioggia e vento sul Lago dei Tre Comuni (Udine) hanno costretto gli organizzatori a chiudere in anticipo le esibizioni mozzafiato dei piloti impegnati nel Campionato del Mondo di parapendio acrobatico. Il titolo nella categoria solo è andato al cileno Victor “Bicho” Carrera, seguito dallo spagnolo Horacio Llorenzs e dall’olandese Luke De Weert. Migliore degli italiani il reatino Marco Papa, decimo. Categoria “synchro”, cioè evoluzioni in copia: medaglia d’oro agli spagnoli Horacio Llorenzs-Raul Rodriguez seguiti dalle coppie austrriache Norbert Winkler-Thomas Schloegl e Roland Brunnbauer-Thomas Laireiter Il titolo a squadre è stato vinto dalla Francia, seguita da Colombia e Spagna. Italia al sesto posto. informazioni sul Campionato Italiano di parapendio – Trofeo 100 laghi (Val Parma) Volo Libero Monte Caio – Delta Club Melloni – sito – pagina facebook sito ufficiale con risultati e classifiche informazioni sul Campionato del Mondo di acrobazia in parapendio, Lago dei Tre Comuni (Udine) Luigi Seravalli – 349 0613099 – info (AT) vololiberofriuli.it sito ufficiale – pagina facebook Volo Libero Friuli

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