La Procura di Milano, tramite un fascicolo coordinato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Isabella Samek Lodovici, ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di “commercio di sostanze alimentari nocive” nei confronti del legale rappresentante dell’azienda sub-fornitrice e produttrice del pane servito da Milano Ristorazioni nelle mense scolastiche. I NAS dei carabinieri si stanno occupando degli accertamenti decisi in seguito ai tre episodi di contaminazione da corpi estranei accaduti nel giro di un mese.
Immediata la reazione alla notizia dell’apertura di indagini da parte di Riccardo Truppo, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, che nelle scorse settimane aveva pesantemente contestato la linea intrapresa dal Comune in merito a questi episodi “Il vice Sindaco, dopo settimane in cui ha perso tempo nel non informare adeguatamente le famiglie dei bambini che hanno rischiato la vita a scuola, ora che la Procura di Milano si è espressa, cosa farà?” ha infatti chiesto Truppo attraverso un comunicato stampa.
“Quasi due settimane fa – ricorda il meloniano – ero stato il primo a lanciare il grave allarme a seguito di un’informativa riservata interna all’Amministrazione Comunale con cui chiedevo, al netto delle indagini in corso, di capire chi avesse commesso i reati supposti all’Assessore all’Istruzione e vice Sindaco Scavuzzo e che la stessa informasse adeguatamente le famiglie di decine di migliaia di bambini che i corpi estranei rinvenuti in più occasioni fossero vetro. Inoltre, chiesi a più riprese, di monitorare lo stato di salute degli stessi per salvaguardarne la loro incolumità. L’Assessore, di tutta risposta, ha inviato nei giorni scorsi una lettera rassicurando le stesse famiglie e chiedendo loro di non ascoltare gli eccessivi allarmismi”.
“Come Fratelli d’Italia, chiederemo da quanto tempo l’Assessore avesse cognizione del report tramite Milano Ristorazione? – ha aggiunto Truppo – Questa nostra domanda, a cui dovrà seguire una risposta, sarà necessaria al fine di fare una riflessione collettiva su questo comportamento e su sue eventuali leggerezze commesse, che dovranno tassativamente essere evitate in futuro. – concludendo – Lei stessa, credo, dovrà presentare le proprie dimissioni”.