22 Giugno 2021

Siamo sicuri che la Milano da fumare sia il futuro?

Premessa: in questo articolo non si parla di scelte illegali. Al contrario, tutto ciò che hanno deciso i protagonisti rientra, per quanto ci è dato sapere e salvo prova contraria, nel perimetro della legge. Qui si parla di opportunità e immagine. Due cose che, quando non configgono con l’ideologia di Sala, sono importantissime per Milano. Ma non qui, non oggi. Partiamo dai fatti, come illustrati da Otello Ruggeri e Stefania Crispino, militanti di FdI Milano: “In via Pontano, su una sezione dei muri liberi messi a disposizione dei writers dal Comune di Milano, sono stati realizzati due murales di indubbia qualità in cui sono rappresentati un cucciolo di cane e un gatto. Nulla da eccepire sui soggetti e sulle opere, se queste non celassero un’operazione commerciale di discreto successo. Infatti, in seguito all’accordo – favorito da un’agenzia pubblicitaria milanese – fra l’autore e una società che commercializza cannabis light, nelle immagine sono stati inseriti il logo e i contatti dell’azienda. Noi siamo tanto garantisti, quanto certi che tutta l’operazione sia svolta nella massima legalità, ma, poiché i muri liberi non risultano fra le superfici dove è possibile esporre pubblicità, saremmo più sereni se il Comune di Milano confermasse che i beneficiari di tanta visibilità* hanno presentato la dovuta dichiarazione d’inizio esposizione per pagare l’imposta Comunale sulla Pubblicità, domanda che se non ricevesse risposta affideremmo ai nostri consiglieri comunali per ottenerla tramite un’interrogazione. Ci chiediamo inoltre – concludono Crispino e Ruggeri – se il Comune di Milano considera etico inserire pubblicità occulta di cannabis, seppur legale, quando il prossimo sabato Il 26 giugno si celebrerà’ la giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga?”. *l’Agenzia FDS Milano spiega così il successo ottenuto dall’operazione: ”Abbiamo organizzato una collaborazione tra il nostro cliente Crystalweed e lo street artist Vim. Lo scopo era pubblicizzare in modo creativo e di impatto l’azienda crystalweed; il murales è stato fotografato moltissimo ed è diventato presto virale. i passanti che fotografano il murales spesso pubblicano le foto sui social media e questo ha portato un’ottima visibilità all’azienda”. Fin qui i fatti. E i legittimi dubbi di due cittadini molto attenti. Ma la questione non si può limitare a un dato formale. E ci impone una riflessione ulteriore. La cannabis legale è, ovviamente, legale. Come lo è la vendita di armi a soggetti con i permessi in regola. Per qualche motivo, però, chi scrive è convinto che se su quell’angolo di muro fosse apparso il logo della Beretta oggi non staremmo qui a domandarci se fosse stato violato o meno qualche oscuro regolamento. Fiumi di inchiostro sarebbero corsi contro il danno di immagine della città. Sentiremmo alti lai sulla violenza di Stato. Ovviamente senza logica alcuna, ma quando mai questo è contato qualcosa? Per non parlare del fatto che nemmeno tutte le aziende siano uguali nella narrazione di Milano. Se là ci fosse stato il logo della Feltrinelli forse qualcuno avrebbe storto il naso per il danno ai piccoli librai. Ma se ci fosse stata Altaforte? Apriti Cielo. Questo ci porta a capire che i loghi non sono tutti uguali. Quindi è legittimo domandarsi: la Milano da fumare è una causa degna da sostenere? Non è una domanda banale, né una questione a cui debba rispondere io. A ottobre, per fortuna, potrete farlo voi, cari lettori. Almeno quelli di voi che risiedono a Milano. Con la matita copiativa nei seggi. Sarà una irripetibile occasione per spiegare all’arcobalenato Sindaco dei Navigli cosa ne pensate di lui, dei muri liberi e della Milano che va in fumo.

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De Corato (FdI): 11 assessori su 13 e il Sindaco assenti al primo Consiglio in presenza

“Oggi, dopo ben 8 mesi, siamo finalmente tornati in aula, in presenza. Certo sarebbe stato importante rivedere anche il Sindaco Giuseppe Sala, ma purtroppo niente. Di lui non si è vista nemmeno l’ombra. Stessa cosa dicasi della giunta su 13 assessori solo uno presente dall’inizio Paolo Limonta e Marco Granelli arrivato quasi alla fine degli interventi dei consiglieri . Chissà forse hanno preferito non presentarsi, consapevoli della loro manifesta incapacità nel rispondere ai problemi della città. E’ sicuramente più semplice per il primo cittadino girare per la città per inaugurare che dar conto di quanto fatto, o meglio non fatto, per affrontare le mille problematiche che affliggono i poveri milanesi. Tra le tante questioni che ho ritenuto di ricordare quella dei blackout elettrici, che ormai da giorni si verificano quotidianamente un po’ in tutte le zone della città. L’ultimo ieri al Giambellino. A questo proposito, ho chiesto che il presidente di A2A, Angelo Patuano, e l’Amministratore delegato, Renato Mazzoncini (voluto espressamente dal Sindaco) vengano in Commissione a riferire e ci mettano la faccia, dicendoci quali sono i veri motivi dei disagi che arrecano ai milanesi. Ho chiesto, inoltre, spiegazioni su quanto avviene sui Navigli durante la movida serale. Ormai per molti ragazzi al calar del sole sono diventati balneabili , i tuffi dai parapetti sono ormai una costante estiva , ma il Comune sembra tollerare tutto. In fine – conclude il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, già vice Sindaco del capoluogo lombardo ed Assessore regionale – ho denunciato l’ennesima rissa tra ragazzi sulla linea tranviaria 3 avvenuta sabato sera u.s.

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Sardone (Lega): in via Meucci immigrati occupano un edificio abbandonato

“Ho svolto un sopralluogo – segnala Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega – insieme al presidente del Municipio 2 Samuele Piscina e al consigliere municipale Alessio Ruggeri nell’enorme edificio abbandonato all’angolo tra Via Meucci e Via De Notaris, in zona Crescenzago. Lo stabile è abbandonato da anni ed è oggetto, da tempo, di occupazioni abusive. Ci sono immigrati di ogni etnia, tra cui molti nordafricani senza documenti. Il Comune di Milano si era impegnato a monitorare la situazione ma gli accessi non sono stati messi in sicurezza. Abbiamo incontrato persone che stanno qui da mesi e mesi dopo essere arrivate con i barconi. L’ossessione per le periferie del Sindaco è un miraggio, come mai non viene a vedere di persona i tanti palazzi occupati in città? Questo degrado è inaccettabile”. “Ci sono giacigli su ogni piano dello stabile, compreso il tetto. Materassi e rifiuti ovunque in uno scenario di squallore infinito. E’ l’ennesimo buco nero di Milano – commenta Samuele Piscina, presidente del Municipio 2 – dove la legge non viene rispettata e il Comune resta come al solito spettatore passivo. La sinistra fa tanta propaganda sull’accoglienza ma poi lascia tantissimi clandestini nelle nostre periferie, tra bivacchi e occupazioni abusive. I cittadini chiedono attenzione da anni e hanno ricevuto solo promesse. Salvaguardare questa area dovrebbe essere una priorità, prima che succeda qualcosa di grave. Le periferie vanno tutelate, non lasciate alla mercé di balordi e immigrati”.

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Paragone presenta la candidatura: sarò l’outsider

Gianluigi Paragone, ex parlamentare del Movimento 5 stelle e leader di Italexit, ha presentato ufficialmente la candidatura a sindaco di Milano nel corso di una conferenza stampa. Con lui anche l’ex assessore regionale lombardo della Lega, Massimo Zanello, che ha lasciato il partito per aderire a Italexit e che sarà capolista, e Francesca Gentile, giurista che è stata una delle firmatarie del ricorso al Tar contro la Regione Lombardia per la riapertura delle scuole in zona arancione. “Noi saremo l’outsider, saremo la sorpresa – ha spiegato Paragone -. Milano ha bisogno di un progetto politico diverso da quello di Sala. Milano è internazionale ed europea e dicono che la nostra proposta è fuori tempo e fuori fuoco, oggi però il mondo bancario è entrato in possesso ed è padrone di Milano. Le periferie sono luoghi dove avvengono i maggiori tagli, si tolgono strutture sanitarie, le case sono un optional e i servizi arrivano quando arrivano”. Paragone ha spiegato che “noi rappresentiamo la scelta politica in cui toglieremo la Golden share alla finanza e alle multinazionali, sarà una campagna elettorale fortemente politica ed ideologica in cui punteremo l’indice contro quelli che per noi sono i colpevoli. La nostra proposta è fortemente ideologica”. Il programma elettorale sarà presentato nelle prossime settimane ma già Paragone si pone contro la visione green di Sala: “il green, se deve essere una moda, lo lasciamo ai fighetta. Andatelo a dire nelle periferie del green”. Infine no al nuovo stadio: “Se si tratta di regalare nuovi spazi commerciali ai fondi di Milan e Inter, dico assolutamente no”. ANSA

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La musica torna ad abitare il Teatro Lirico dopo 22 anni

Il Teatro Lirico di Milano festeggia la fine dei lavori di ristrutturazione con un’iniziativa speciale: 4 concerti di piano solo, organizzati da Piano city Milano, che permetteranno al pubblico di avere un primo contatto con lo storico teatro milanese, in attesa della sua prossima inaugurazione dopo la chiusura nel 1999 e il successivo cantiere di restauro. L’iniziativa, promossa e realizzata da Associazione Piano city Milano e Comune di Milano, occuperà tutta la giornata di sabato 26 giugno, dalle ore 10:00 alle 19:00, ed è inserita all’interno del vasto programma di Piano City Milano che si estende da venerdì 25 a domenica 27 giugno. “Dare spazio alle arti che il Lirico merita di ospitare: è questo il modo migliore per celebrare la fine dei lavori di questo storico e importante teatro cittadino – ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Sono davvero fiero del fatto che dopo vent’anni di silenzio il Lirico torni a far sentire la sua voce e che lo faccia, in via esclusiva, nell’ambito di una manifestazione tanto amata e apprezzata come Pianocity Milano. I quattro concerti di piano solo, in programma questo fine settimana, sono ciò di cui il Lirico aveva bisogno per ripartire”. Ricciarda Belgiojoso, Direzione artistica Piano city Milano: “La carica emotiva già molto sentita per questa decima edizione che accompagna la ripresa dei concerti dal vivo accresce ulteriormente, per un festival come il nostro che segue l’evolversi della città, con la straordinaria opportunità di vivere in anteprima la riapertura del Teatro Lirico. Per l’occasione presentiamo, anche simbolicamente, giovani talenti con musica classica e nuova”. La speciale giornata si aprirà alle ore 10:00 con il concerto di Halyna Malenko, realizzato in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, che eseguirà musiche di Liszt. Alle ore 12:30 Vincenzo Parisi proporrà sue composizioni e omaggi ad importanti opere presentate nel corso degli anni al Teatro Lirico. Seguiranno alle ore 15:00 Elena Chiavegato, con musiche di Beethoven e Chopin, e alle ore 18:00 Omar Delnevo con opere di Debussy, Scriabin, Webern, Feldman e Crumb. I concerti sono a ingresso gratuito previa prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale dell’evento (www.pianocitymilano.it/programma). Per partecipare è obbligatorio indossare delle calzature con la suola in gomma. Piano city Milano festeggerà questa decima edizione con la musica di oltre 150 pianisti italiani e internazionali. La manifestazione, con la direzione artistica di Ricciarda Belgiojoso e Titti Santini, si svolgerà dal vivo in luoghi simbolo della città, con oltre 100 imperdibili concerti organizzati nel completo rispetto delle norme di sicurezza per la salute pubblica (ingresso libero, previa prenotazione obbligatoria su www.pianocitymilano.it). Le note dei pianoforti risuoneranno da importanti quartieri della città di Milano, attraversando splendidi luoghi come la Galleria d’Arte moderna, Triennale Milano, il cortile d’onore dell’Università degli studi di Milano, Volvo studio Milano, BASE Milano, Padiglione Chiaravalle, Mare culturale urbano, I giardini di via Mosso (ang. via Padova), Parco Trotter, il Giardino San Faustino all’Ortica, Cascina Campazzo, l’Ippodromo SNAI San Siro, i nuovi giardini di via Dezza (con la preview del 23 giugno), la Fondazione Inoltre a Baranzate. Le emozioni di Piano city Milano potranno essere vissute anche a distanza grazie a un palinsesto di dirette streaming che permetteranno a tutti coloro che non potranno partecipare dal vivo di seguire il festival. Piano city Milano torna grazie a un’intensa collaborazione fra istituzioni pubbliche e imprese private che permette al festival di essere accessibile gratuitamente e presente in ogni zona della città. Un esempio di sinergia straordinaria che per la decima edizione coinvolge il Comune di Milano – Assessorato alla Cultura e tanti partner: main partner Intesa Sanpaolo e Corriere della Sera; partner Enel Energia e Volvo; partner istituzionali Fondazione Cariplo e Fondazione Bracco; Hermès per i talenti; supporter Ippodromo SNAI San Siro e Conad; sustainability partner Be charge; partner tecnici AIARP, Steinway & sons, Fazioli, Griffa & Figli, Passadori pianoforti, Tagliabue, Tarantino pianoforti, Schimmel pianos, Scorticati pianoforti e Shigeru Kawai; media partner dell’evento Radio Monte Carlo, ViviMilano, Zero, Pianosolo e Classica HD Sky. Importanti le collaborazioni con prestigiose istituzioni musicali come il Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano, la Civica scuola di musica Claudio Abbado, Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo, Premio Venezia, Concours international Léopold Bellan, la Primavera di Baggio e il Premio Antonia Pozzi. Il programma completo degli eventi di Piano city Milano 2021 è pubblicato sul sito ufficiale della rassegna www.pianocitymilano.it. Piano city Milano è un progetto di Associazione Piano city Milano con il Comune di Milano, a cura di Ponderosa music&art e Accapiù. Nasce nel 2011 come primo festival diffuso della città e contribuisce all’onda di vitalità e alle sperimentazioni urbane e culturali che portano Milano a diventare la vibrante metropoli europea che è oggi. Fra i fondatori del festival e dell’Associazione, Daniela Cattaneo Diaz e Titti Santini, che hanno sempre creduto nel progetto e costruito una rete di partner sostenitori che negli anni hanno investito in Piano city Milano – nell’immaginare una diversa visione di Milano. Tra i soci fondatori dell’Associazione, anche Manuela Rosignoli e Lorenzo Carni, che curano la Direzione Organizzativa del festival. Piano city Milano 2021 vede la collaborazione di Yes Milano.

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Intitolato un giardino a Nilde Iotti

Alla presenza dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno, del Presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé e dell’assessora alla Cultura del Municipio 4 Elisabetta Carattoni, è stata svelata questa mattina la targa di intitolazione a Nilde Iotti del giardino situato tra piazza Emilia e corso XXII marzo. Alla cerimonia hanno preso parte anche i consiglieri comunali Elena Buscemi e Angelo Turco, firmatari di un Ordine del giorno in cui chiedevano di ricordare una delle figure più importanti della storia italiana e prima donna della storia repubblicana ad essere eletta Presidente della Camera, ruolo che rivestì per quasi tredici anni essendo stata eletta per tre volte consecutive. L’intitolazione del giardino avviene proprio in concomitanza con l’anniversario della sua elezione, il 20 giugno 1979. In quell’occasione, durante il suo discorso pronunciò parole che, nel solco di uno straordinario percorso civile e politico, testimoniano anche il profondo impegno di Nilde Iotti per l’emancipazione femminile: “…comprenderete la mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle più alte cariche dello Stato. Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita”.

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