
Il nord prosciugato dai cambiamenti climatici e dal federalismo. Il più grande fiume d’Italia è di nuovo in secca come oramai gli accade ogni anno. Con una aggravante, di solito è nei mesi estivi che si verifica questo fenomeno. Il cambiamento climatico è sempre più evidente. Se il Po è ai minimi storici (questa volta il fenomeno è pericolosissimo), sulle montagne non c’è più neve e nei laghi scarseggia l’acqua gestita da una miriade di Consorzi territoriali. Il Magistrato del Po cioè l’Autorità di Governo del bacino idrogeologico è stata smantellata con il Federalismo regionale sostituita dalll’AIPO un ente strumentale delle Regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Competenze frammentate da Regioni, Provincie e Consorzi. La lite di questi giorni sul rilascio dell’acqua del Garda ne è la prova. Serve un’autorita’ di bacino con tutte le competenze di programmazione e decisionali. Come dosare l’acqua nell’interesse pubblico complessivo per le attività economiche (agricoltura,energia elettrica,pesca e turismo) ma avendo ben presente la necessità di tutelare la biodiversità di fiumi e laghi in questi anni totalmente dimenticata con un deflusso minimo vitale.
Nessuno in questi anni ha contrastato con una politica unitaria di tutto il bacino idrico del nord Italia con il fine di ridurre lo spreco d’acqua che scorre troppo velocemente riducendo la capacità di risorsa disponibile per l’irrigazione (va ripensata l’agricoltura intensiva), di trasformazione in energia elettrica che ha cancellando ogni possibilità di navigazione per le merci. Dietro gli allarmi apocalittici di questi giorni non si vede la volontà di impostare una risposta unitaria ma la voglia di continuare spendere risorse pubbliche in modo inefficiente. E i risultati si vedono,purtroppo.

Nato il 12 agosto 1953 nel cremonese vivo sul lago d’Iseo. Membro della Segreteria Tecnica del Ministero dei trasporti (1984/1988), partecipo alla elaborazione del primo Piano Generale dei Trasporti. Dall’88 al 1993 addetto ai trasporti e servizi della Cisl nazionale. Segretario generale della Fit Cisl della Lombardia 1997/2007. Responsabile Trasporti Legambiente lombardia dal 2011 al 2018. Membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di politica dei trasporti (Si.Po.Tra.) dal 2015 al 2018. Nel 2011 fondo l’ Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni e Trasporti (Onlit) di cui sono attualmente presidente. Dal 1999 collaboro e scrivo come esperto di trasporti con il periodico “Oggi” del gruppo RCS.