22 Agosto 2022

Parco Martesana. De Corato: residenti costretti a ripulire la sporcizia lasciata dai sudamericani

“Oltre al danno, anche la beffa. Verrebbe da dire così ascoltando le storie dei residenti nei pressi del parco della Martesana. Da settimane segnalano una situazione sempre più fuori controllo, anche a Ferragosto. Nel Parco, in mano alla comunità latino-americana, succede ormai di tutto. Casse che, a tutto volume, trasmettono musica e urla al microfono; cibo fatto in casa e litri di birra venduti abusivamente; bische e scommesse su tornei; piscine montate e riempite d’acqua; fuochi artificiali e, come se non bastasse, i muri di via Valtorta sono stati trasformati in bagni pubblici a cielo aperto. Adesso i cittadini segnalano anche che sono stati divelti i cancelli di due palazzi che si affacciano sull’area e che sono state rubate delle biciclette. Tutto, si legge nella segnalazione, mentre la Polizia Locale rimane a guardare chi deturpa il verde pubblico. Cosa devono fare i residenti della zona per essere ascoltati dal Comune e ritrovare un po’ di pace e serenità? Come se non bastasse, non solo devono sopportare una simile situazione, ma si rimboccano le maniche per tenere pulito il parco sopperendo a ritardi o carenze del Comune. È una situazione davvero assurda e vergognosa! Per quanto andremo avanti così prima che Palazzo Marino intervenga, quantomeno, per far rispettare leggi e regolamenti che tutti gli altri devono rispettare?”, afferma l’assessore di Regione Lombardia alla sicurezza, Riccardo De Corato, in seguito all’ennesima foto-segnalazione ricevuta da alcuni cittadini che risiedono in zona Parco della Martesana.

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Marcora (FdI): case a rom invece che a poliziotti. Errore strategico di Sala

“La decisione del Sindaco Sala di assumere un manager per trovare soluzioni abitative ai rom, servirà solo a inserire soggetti non interessate a integrarsi in contesti già problematici di per se stessi!”. Lo scrive in una nota Enrico Marcora, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia. “Questo provvedimento – continua Marcora – è l’ennesimo errore strategico di chi amministra la città, che servirà solo a rendere più problematici caseggiati popolari, già caratterizzati da problemi di convivenza fra residenti regolari e abusivi, trascurando contestualmente di inserivi quelli che ne avrebbero più diritto e che con la loro presenza potrebbero risolvere molti dei problemi degli immobili MM: i rappresentanti delle Forze dell’Ordine in trasferta”. “Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria,  Vigili del Fuoco,  Medici, Operatori della sanità, insegnanti di scuole e università, operatori ATM… tutte categorie  che contribuiscono  al benessere e alla sicurezza di Milano formate in buona parte da persone arrivate da fuori per lavorare, che meriterebbero maggiore attenzione dalla Pubblica Amministrazione sia per quello che fanno, sia per il contributo positivo che potrebbe dare la loro presenza all’interno delle Case Popolari. Loro sono la vera priorità per la città – conclude Marcora – non i rom come pensa il Sindaco Sala, che si dimostra per l’ennesima volta lontano dalla realtà e dai veri bisogni dei cittadini”.

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De Corato: area pedonale in Buenos Aires de profundis per i commercianti

“La proposta dei municipi 1 e 3 di creare una maxizona pedonale da Castello a Loreto con Corso Venezia e corso Buenos Aires pedonali “car free” costituirebbe il De Profundis per le attività commerciali di tutta la zona. Produrrebbe, inoltre, un traffico insostenibile nelle vie limitrofe con tutti i gravi disagi che ne deriverebbero per i residenti”, commenta così, l’assessore di Regione Lombardia alla sicurezza stradale, Riccardo De Corato, l’ipotesi ventilata sulla creazione di un’area pedonale di 6 chilometri nel centro di Milano. “Un progetto di tale portata che prefigura l’area pedonale più vasta d’Europa è stato discusso con gli interlocutori coinvolti, ovvero residenti, commercianti, artigiani? O è la solita sparata da greenwashing della Giunta Sala?”, incalza l’assessore. “Come al solito – e tanto ormai siamo abituati-, il centrosinistra milanese partorisce idee strampalate e infattibili ammantandole di benefici “green” che, in realtà, esistono solo sulla carta. Nei fatti, è lo stesso centrosinistra che sta lasciando morire gli alberi piantati in città nell’ambito del progetto ForestaMi. Il green va bene quando si tratta di battere cassa e punire automobilisti e residenti o nel momento in cui si fanno annunci ai quattro venti, ma poi quando si tratta di portare avanti i progetti e le iniziative che hanno una reale importanza ce ne si dimentica?”, chiosa De Corato.

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Elezioni: per ora a Milano presentate otto liste

Sono otto i partiti o movimenti che oggi hanno depositato alla Corte d’appello del Tribunale di Milano le liste per le elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Tra loro anche il M5s. Nessuna sorpresa per i pentastellati: Giuseppe Conte è il capolista per la Camera in entrambi i collegi plurinominali della circoscrizione Lombardia 1, Alessandra Todde la capolista nel collegio1 della circoscrizione Lombardia 2. In lista anche il fratello di Giorgio Sorial, Samuel Sorial, e quello di Stefano Buffagni, Davide Buffagni. Nel pomeriggio sono arrivati anche i delegati del partito fondato da Gianluigi Paragone, ItalExit, che corre in tutti i collegi della Lombardia. I primi a depositare le candidature sono stati i Gilet arancioni, con l’ex generale Antonio Pappalardo che corre in 5 collegi plurinominali. Semaforo verde anche per le liste del Popolo Partite Iva, di Free e del partito animalista – Ucdl, Unione per le Cure, i diritti e le libertà. Depositate le candidature anche di Unione Popolare con il leader Luigi De Magistris, capolista alla Camera nel proporzionale nel collegio Lombardia 1. Infine, anche gli esponenti di Vita, il partito dell’ex deputata pentastellata Sara Cunial, hanno ufficializzato le candidature per la Lombardia. ANSA

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Campione d’arti marziali blocca molestatori

Ha visto due ubriachi che molestavano in modo pesante due ragazze questa mattina poco prima delle 10 in piazza Leonardo Da Vinci a Milano ed è intervenuto per difenderle. A raccontarlo è lo stesso Bruno Danovaro, campione di arti marziali che abita in zona. “Ero andato a prendere il giornale quando ho visto quei due ragazzi che allungavano le mani. Li ho presi e li ho tolti di dosso alla ragazze tanto da consentire loro di andarsene” spiega lui che nell’aprile 2020, da volontario del trasporto medicinali, si è difeso da un tentativo di rapina con il coltello mandando in ospedale tre malviventi, che evidentemente non sapevano del suo curriculum di campione judo, poi pugilato e karate, e jujitsu con 113 incontri di fila vinti. “In quel caso c’era di mezzo un coltello. Questa volta li ho solo bloccati. Non voglio passare per giustiziere – ci tiene a precisare – Non lo sono e non voglio sostituirmi alla forza pubblica. Ma è un disastro. C’è una baby gang in zona, ci sono tre o quattro spacciatori che ormai vivono in piazza, giorno e notte. La situazione sta diventando pesante” soprattutto adesso che il Politecnico di Milano, che ha la sede principale nella piazza, “è chiuso, così come la scuola vicina”. “Le forze dell’ordine ci sono e fanno il loro dovere” ma non possono passare sempre nel momento esatto in cui succedono le cose, aggiunge Danovaro, che dopo aver bloccato i due ubriachi, due ragazzi di colore sui 25 anni, li ha fotografati e poi, con una spalla dolorante, è andato a fare una segnalazione al commissariato Città Studi. “Non deve diventare un Far West, non siamo in America – conclude – ma questo non è un bel biglietto da visita per Milano”. ANSA

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Milano è la città più cara dove fare la spesa

Milano si conferma la città più cara dove fare la spesa alimentare, a Napoli si spende circa la metà. Ma ad Aosta spetta il primato dei servizi più costosi. Il dato emerge da una indagine del Codacons che ha messo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e prestazioni nelle principali città italiane, per capire come cambia lo scontrino medio degli italiani a seconda della zona di residenza. Sul fronte degli acquisti alimentari a Milano, per riempire un carrello contenente prodotti che spaziano dall’ortofrutta al pesce, si spendono circa 116 euro, il 17,7% in più della media nazionale e addirittura il +54% rispetto alla città più economica, Napoli, dove per gli stessi acquisti bastano 75 euro. Per i servizi, dal ginecologo al dentista, passando per tintorie e parrucchieri, è Aosta la città dove si spende di più, con una media di 458 euro per un paniere ad hoc, il 29,7% in più sulla media nazionale. Tra le città più costose figurano anche Trento e Bologna mentre le più economiche, in base allo studio del Codacons, sarebbero Napoli, Pescara e Palermo. Non mancano le curiosità: per il taglio capelli uomo conviene trasferirsi a Catanzaro, dove bastano appena 14,29 euro contro i 26,3 euro di Trieste, il cappuccino meglio a Roma (1,18 euro) che a Trento (1,68 euro), mentre per lavare e stirare un abito in tintoria i cittadini di Torino spendono in media 8,43 euro, il 25% in meno della media nazionale. Il petto di pollo più economico è venduto a Pescara (in media 8,82 euro al kg), le alici più “salate” a Roma (9,71 euro al kg), proibitivo il salmone a Milano (quasi 30 euro al kg). ANSA

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