La lettera di Romano La Russa ai consiglieri regionali

La lettera di Romano La Russa ai consiglieri regionali.

Cari colleghi,

trovo doveroso scriverVi per chiarire la mia posizione in merito al video e alle notizie diffusi nelle ultime ore, capaci di creare parecchio rumore per nulla.

Era il funerale di mio cognato, fratello gemello di mia moglie Donatella, entrambi conosciuti all’età di 16 anni, negli anni di militanza politica giovanile. Da allora, ci ha legati un’amicizia lunga una vita intera.
Alberto non era un estremista, come oggi è stato erroneamente definito dalla stampa, ma un semplice esponente di destra. Appassionato di politica fin dagli anni Settanta, era un uomo discreto, umile e sempre dalla parte degli ultimi, come è stato ricordato anche dal sacerdote durante il rito religioso in Chiesa.
Nessuno, men che meno lui, avrebbe voluto, alla sua morte, tanta pubblicità e una tale strumentalizzazione. Mi dispiaccio profondamente e chiedo scusa se qualcuno si è sentito incomprensibilmente offeso.

Non è stato commesso alcun atto illecito, come fior di sentenze di numerosi tribunali confermano. I fatti oggetto dell’odierna polemica sono lontani anni luce da tutto ciò che può essere accostato al fascismo. Si è trattato dell’ultimo saluto destinato a una vita che è volata in cielo, nel cordoglio dei cari e degli amici fraterni e nel rispetto delle sue ultime volontà.

Ritengo che non dovrebbe essere lecito voler scegliere per altri quale sia l’addio più corretto da dedicare a chi ci ha tristemente lasciato, né insegnare come si debbano mostrare le proprie emozioni, filmare e poi strumentalizzare un atto d’amore nei confronti del defunto. Un gesto che ho cercato comunque di evitare in tutti i modi, come confermano le stesse immagini e i video, che forse potrebbero essere fraintesi. Ma questa è la realtà, ho tentato inutilmente di farli desistere.

Concludo con l’auspicio che, in un Paese come il nostro, fatti privati non debbano essere giudicati da una presunta e ipocrita supremazia culturale.

Vi ringrazio per l’attenzione e Vi chiedo di aiutarmi lavorando tutti insieme per risolvere i problemi reali dei cittadini lombardi e d’Italia.

Con stima,

Romano La Russa