L’ex ministro Castelli lascia la Lega

La politica della Lega Salvini premier “è sempre più centralista con venature meridionaliste. Il segretario e ministro dei Trasporti Salvini sembra abbia in mente solo il ponte sullo Stretto”: l’ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, presidente dell’associazione Autonomia e Libertà è partito da questo per spiegare la decisione di lasciare il Carroccio dopo oltre quarant’anni di militanza.

“Questo partito non lo riconosco più negli ideali per cui è nata la Lega” mentre “noi vogliamo dare voce alla questione settentrionale”. Da qui il suo appello “agli autonomisti che soffrono di frazionismo: se ci uniamo forse potremo far sentire la nostra voce, far sentire la voce del Nord”.

“Io non voglio più candidarmi” ha premesso in una conferenza stampa alla fondazione Stelline di Milano, ma “se l’associazione continua a crescere sarà inevitabile un impegno elettorale ad ogni livello”. Della sua decisione, Castelli non ha parlato con il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi, “ma credo che lo sappia. Mi hanno chiamato in tantissimi”.