Europa Verde: Roth a Pedemontana non cambia niente

Pedemontana lombarda,Europa Verde: Roth a Pedemontana non cambia niente. In una nota il neo responsabile dei trasporti, infrastrutture e della mobilità urbana di Europa Verde Dario Balotta interviene sulla nomina di Luigi Roth a presidente della Pedemontana Lombarda. Puntuale come un orologio svizzero la Regione Lombardia attraverso le Ferrovie Nord Milano (azionista di controllo di Pedemontana Lombarda) ha nominato il decimo presidente in dieci anni della incompiuta autostrada che dovrebbe attraversare la Brianza da Malpensa a Bergamo. Si tratta di Luigi Roth, Cavaliere del Lavoro, una prestigiosa riserva della Repubblica che ha ricoperto numerose cariche dalla Pirelli alla Breda ferroviaria dalle Ferrovie Nord Milano alla Cassa depositi Prestiti fino alla Terna. Ora riveste il ruolo di riserva della regione visto che è stato chiamato a gestire la concessionaria regionale che era stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano nel 2017 e salvata da un prestito della Regione di 200 milioni (presidente Roberto Maroni) e dalla proroga dei crediti dell’Autostrada Serravalle di 100 milioni di euro. Roth è stato maestro del conflitto d’interessi quando nel 1998 era contemporaneamente presidente di Ferrovie Nord e amministratore delegato di Ansaldo Trasporti si comperava i treni TAF (Treni ad Alta Frequenza) e se li vendeva in qualità di costruttore. Dovette poi dimettersi dalla carica di Presidente di FNM per le proteste del sindacato dei trasporti della Cisl. Difficile che questa nuova nomina fermi la valanga di dimissioni comprensiva di prestigiosi nomi come l’ex ministro Di Pietro della Giustizia e delle Infrastrutture e l’ex ministro Castelli della Giustizia e dei Trasporti e il male oscuro che porta con sè da anni la Pedemontana. Del resto pensata negli anni ’60 e nata nel 1986 più di qualche dubbio viene sulla sua utilità visto i tempi di costruzione e l’impatto devastante che avrebbe sull’ambiente.

Dario Balotta
Responsabile nazionale mobilità Urbana trasporti e infrastrutture Europa Verde