23 Gennaio 2021

Covid: sanzionate 58 persone e chiusi quattro esercizi

Sono 58 le persone sanzionate e quattro gli esercizi pubblici chiusi per 5 giorni dall’Unità Annonaria della Polizia Locale in questa settimana per non aver rispettato le norme per limitare la diffusione della pandemia da Covid-19. L’ultimo intervento, ieri in collaborazione con il Nucleo Duomo della Polizia locale, ha riguardato un ristorante in via Ludovico da Viadana: all’interno sono state trovate 17 persone che consumavano il pranzo sedute ai tavoli. Altre 20 persone, oltre al titolare, sono state invece sanzionate la sera di mercoledì poiché stavano consumando la cena seduti ai tavoli di un ristorante in Largo La Foppa, chiuso anch’esso per cinque giorni. Stessa sospensione dell’attività per un chiosco in viale Brianza, dove martedì sono stati multati due clienti seduti per la consumazione e il titolare, e per un pub in via Cesare da Sesto, dove domenica sera sono state effettuate 16 sanzioni per somministrazione e consumo sul posto. “Siamo assolutamente consapevoli del momento di difficoltà concreta e profonda che sta vivendo la categoria dei ristoratori in questi mesi – commenta la vicesindaco e assessora alla Sicurezza Anna Scavuzzo – e saremo al loro fianco per qualsiasi battaglia legittima e legale per ottenere aiuti e ristori. Ma non rispettare le norme in vigore mette in difficoltà ancora maggiori tutti quei ristoratori e commercianti onesti che invece si attengono alle regole. Gli interventi che portano alle chiusure temporanee non sono dunque solamente il nostro dovere, ma anche un gesto di tutela per chi si comporta con onestà”.

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Tre minori arrestati per rapina e aggressioni

Sabato scorso la Polizia ha eseguito a tre misure cautelari nei confronti di tre minori, che si sono resi responsabili – tra ottobre e dicembre 2020 – di due tentativi di rapina e aggressioni in danno di minori. L’attività investigativa svolta dai poliziotti del Commissariato Città Studi, nel cui ambito di competenza si sono svolti gli episodi criminosi, ha preso le mosse da alcune segnalazioni ricevute e dalla denuncia sporta dalle vittime, e si è sviluppata, nel periodo immediatamente successivo, con la raccolta di ogni utile elemento per la ricostruzione dei fatti. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, hanno consentito di identificare tre minori quali responsabili dei fatti: un ragazzo di 15 anni, a cui è stata applicata la custodia cautelare in carcere, e due diciasettenni a cui è stata applicata rispettivamente la misura della permanenza in casa e la misura delle prescrizioni. I ragazzi, nelle ore serali e notturne, in zona Piazza Leonardo da Vinci, si sono resi responsabili, in concorso tra loro, di aggressioni e di un tentativo di rapina. Nell’autunno 2020, inoltre, il 15enne si è reso responsabile con altri ragazzi, al momento ignoti, di un’altra tentata rapina ed alcune aggressioni. L’attività della Polizia di Stato è in corso di approfondimento e mira ad identificare altri ragazzi che hanno partecipato alle aggressioni; in Piazza Leonardo da Vinci proseguono e sono state intensificate le attività di controllo del territorio, soprattutto nelle ore serali e notturne, da parte dei poliziotti del Commissariato Città Studi.

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Un arresto per detenzione d’armi e spaccio

La Polizia ha arrestato un italiano per evasione, detenzione di armi clandestine e spaccio di sostanza stupefacente. Gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia, durante un servizio per la repressione dello spaccio, a seguito di un’attività investigativa, hanno individuato un flusso di droga proveniente da Cormano (MI). I sospetti sono ricaduti su un quarantasettenne italiano, con precedenti per associazione a delinquere, rapina, furto, detenzione di armi, ricettazione e attualmente ristretto ai domiciliari proprio per spaccio di sostanze stupefacenti. Gli uomini del Commissariato hanno iniziato, pertanto, ad effettuare degli appostamenti nei pressi della sua abitazione. Mercoledì pomeriggio l’uomo era appena uscito da casa e stava per prendere il suo scooter, per effettuare una consegna di cocaina. Gli agenti lo hanno immediatamente bloccato proprio perché in quel momento si stava concretizzando un’evasione dagli arresti domiciliari. L’uomo, una volta perquisito, è stato trovato con 2 dosi di cocaina pronte per la consegna. Con l’ausilio dei cani antidroga è stata controllata anche l’abitazione e le relative pertinenze. All’interno di un solaio, occultata sotto alcuni materassi, gli agenti hanno trovato una valigia al cui interno vi erano 2,7 kg di marijuana, 84 gr di cocaina, un revolver calibro 22 con matricola abrasa, una pistola colt da “softair” priva di tappo rosso, 6 proiettili calibro 22. La marijuana era divisa in diverse confezioni per distinguerne effetti e tipologia.

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Arrestato per stalking sull’ex compagno

Gli avrebbe inviato decine di messaggi via sms, WhatsApp, email, Facebook, Instagram, avrebbe finto di essere lui su una chat di incontri fissando appuntamenti con uno sconosciuto che poi è andato a bussare alla porta della vittima, si sarebbe appostato per monitorare i suoi spostamenti e, infine, avrebbe preso in affitto una casa da cui, con un binocolo, poteva vedere il suo appartamento. Con l’accusa di atti persecutori aggravati nei confronti dell’ex compagno è finito in carcere a Milano un uomo di 46 anni originario di Taranto a cui, a marzo, era stata già applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento. Il gip Manuela Cannavale, infatti, ha deciso di inasprire la misura cautelare mettendo in cella l’uomo, dato che, come si legge nel provvedimento, “non sa controllare i propri impulsi ed è assolutamente refrattario rispetto alle prescrizioni imposte”. L’indagine, coordinata dal pm di Milano Giovanni Tarzia, nasce dalla denuncia-querela presentata nell’ottobre 2019 dalla vittima dello stalking, un uomo di 38 anni. I due avevano iniziato una relazione nell’agosto 2016. ANSA

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Cambio al vertice del Comando Militare Esercito Lombardia

Cambio al vertice del Comando Militare Esercito Lombardia. Il Generale di Brigata Michele Cittadella cede il Comando al Generale di Brigata Alfonso Miro. Nel corso di una cerimonia militare svoltasi presso Palazzo Cusani a Milano sede del Comando Militare Esercito – Lombardia, nel pieno rispetto delle norme in materia di contenimento alla diffusione del CoVid-19, alla presenza del Generale di Divisione Ignazio Gamba, Vice Comandante delle Truppe Alpine per il Territorio, il Generale di Brigata Michele Cittadella ha ceduto il comando al pari grado Alfonso Miro. Ai suoi collaboratori, presenti all’evento in una ristretta rappresentanza, il Comandante cedente ha rivolto parole di ringraziamento per l’impegno profuso in tutti gli impegni istituzionali che hanno coinvolto lo staff del Comando Militare Esercito Lombardia in questi cinque anni di comando. Il Gen. Cittadella ha anche sottolineato il proficuo rapporto di collaborazione con le Istituzioni locali e la cooperazione nel corso di importanti attività che hanno impegnato l’Esercito a favore dei cittadini del territorio lombardo, durante L’Operazione “Strade Sicure” ed in particolare nell’Operazione “Igea” che tuttora vede impiegato l’Esercito nella lotta contro il COVID. Il Generale Alfonso Miro, proveniente dell’ambasciata d’Italia a Mosca dove ha ricoperto l’incarico di Addetto Militare, ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta, orgoglioso del prestigioso incarico che lo attende in una città nella quale ha già avuto il privilegio di comandare un reparto. Nel corso del suo intervento, il Vice Comandante delle Truppe Alpine per il Territorio, rivolgendosi al Generale Cittadella e al personale tutto, ha espresso la sua gratitudine, e la profonda stima per l’impegno e i risultati raggiunti. guarda la GALLERY

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