Dissidi FdI, Mascaretti smentisce la ricostruzione dei fatti in Consiglio comunale

Mascaretti (FdI): la sinistra milanese si scaglia contro la proprietà privataDissidi FdI, Mascaretti smentisce la ricostruzione dei fatti in Consiglio comunale. Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale ci fa sapere che non conferma la ricostruzione dei fatti d’aula che abbiamo riportato ieri. Nessun tentato accordo a nome del gruppo senza farlo sapere al gruppo sostiene Mascaretti, ma la smentita non riguarda tutto il nostro articolo. Infatti è innegabile che in Fratelli d’Italia ci sia un tema ampio di anime in agitazione: ancora è da assorbire il colpo assestato alla parte milanese dei meloniani da Fanpage, perché alla fine buona parte degli eletti farebbero proprio parte del giro accusato di fare affari in “black”. Il tema dunque non può essere secondario, anche se per ora gli attacchi della testata sembrano sospesi. Ma ancora prima degli attacchi esterni, ci sono da gestire quelli interni: le correnti si sono create insieme alla marea che ha permesso al partito di triplicare i voti persino a Milano, città nota per il suo progressismo. E la classe dirigente deve ancora trovare i suoi equilibri, perché tutti vorrebbero comandare, ma non hanno mai gestito un partito di grandi dimensioni. Inoltre c’è un tema di rinnovamento generazionale: Riccardo De Corato non si è candidato dopo decenni e, pur restando in parte in campo, la sua assenza è dura da colmare per i giovani. Quelli come Fidanza sono in difficoltà visto che sono stati beccati con le mani nella marmellata a dire frasi come quelle sulle aperture al “black”, dunque gli ex Forza Italia come Mascaretti e Maullu hanno campo quasi libero visti i pochissimi avversari o comunque competitor. Ci sono correnti in crescita nonostante i pochi rappresentanti come quella di Marco Osnato, parlamentare milanese di FdI, ma lo spazio è comunque tanto. E il partito dovrà attrezzarsi a dovere se vorrà competere per la Regione nel 2023. A meno che la corsa non interessi troppo perché in fondo uno smacco pesante come la perdita di Palazzo Lombardia potrebbe assestare un colpo durissimo alla Lega che resta uno dei veri avversari di Fratelli d’Italia.