Manifestazioni contro la guerra. Il Consiglio Comunale condanna l’attacco

Manifestazioni contro la guerra. Il Consiglio Comunale condanna l'attaccoIl Consiglio comunale di Milano condanna l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia e ribadisce l’impegno della città ad accogliere i profughi che arriveranno in seguito allo scoppio della crisi. E’ questo in sintesi il senso dell’ordine del giorno approvato dall’aula all’unanimità e sottoscritto da maggioranza e opposizione, a prima firma del consigliere del Pd, Alessandro Giungi e del capogruppo del partito, Filippo Barberis.

Nel documento il Consiglio comunale si impegna a prepararsi “per la possibile accoglienza in città del flusso di cittadini ucraini in fuga dalla guerra, sulla base di quanto già fatto durante la crisi umanitaria siriana”, così come è già accaduto negli anni della crisi umanitaria in Siria e nel Corno d’Africa, oltre che della recente crisi in Afghanistan. Circa mille persone si sono radunate in piazza Scala a Milano per partecipare al presidio per la pace, contro l’aggressione della Russia all’Ucraina, promossa dai sindacati Cgil-Cisl-Uil, Anpi, Arci, Acli. Al presidio, a cui hanno aderito altre realtà associative come Emergency e partiti politici come il Pd e il Movimento 5 stelle, erano attese 500 persone secondo quanto spiegato dai sindacati ma sono di più i manifestanti arrivati per condannare l’invasione. Molti sono arrivati in piazza con la bandiera della pace sulle spalle o sventolandola. Momenti di tensione si sono invece registrati davanti alla sede del consolato russo di Milano, dove si sono radunati alcuni cittadini di origine ucraina.

“Stamattina abbiamo ricevuto tante chiamate da parte di nostri concittadini che vogliono tornare in Ucraina per combattere” ha detto il console di Kiev a Milano, Andrii Kartysh. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha contattato telefonicamente il Console ucraino a Milano Andrij Kartysh, manifestando la vicinanza e l’affetto della città e dell’Amministrazione al popolo ucraino e alle comunità che risiedono in Italia, oltre alla disponibilità a organizzare possibili iniziative ritenute utili alla causa ucraina. Gori ha avuto modo di parlare con il responsabile del gruppo ucraino ortodosso di Bergamo e domani pomeriggio incontrerà una rappresentanza di quello cattolico residente in città. Il Comune di Bergamo provvederà nelle prossime ore a issare la bandiera gialloblu ucraina sulla facciata di Palazzo Frizzoni e ha avviato contatti con le comunità cittadine.

ANSA