25 Giugno 2022

De Corato: ancora sangue in centrale

La scorsa notte in piazza Duca d’Aosta una decina di persone si è azzuffata, lanciando bottiglie e sassi. La Polizia di Stato, intervenuta sul posto, ha fermato due maggiorenni e due minori, tutti di nazionalità marocchina, denunciati per rissa, resistenza a pubblico ufficiale e lancio di oggetti pericolosi. Ormai, le zuffe davanti alla Stazione milanese sono di routine. E se non è una rissa, a salire agli onori della cronaca è una rapina, un furto o una molestia, fatti gravi che in Centrale sono all’ordine del giorno» commenta l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito alla maxi rissa della notte tra giovedì e venerdì in piazza Duca d’Aosta. «Per questo motivo», aggiunge De Corato, «domattina, alle ore 10.30, in piazza Duca d’Aosta, parteciperò attivamente alla manifestazione in Stazione per protestare contro la criminalità, il degrado e lo spaccio, che lì regnano sovrani, nel disinteresse dell’amministrazione in carica».

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Lega: Fontana nostro candidato. Salvini: mai visto vice che si candida contro il suo sindaco

“Il candidato della Lega è Attilio Fontana: ha combattuto in uno dei momenti più drammatici della storia del Paese e della Lombardia e ne è uscito a testa alta nonostante il fango. La Lombardia continua a confermarsi un’eccellenza internazionale. Squadra che vince non si cambia”. Lo dice il coordinatore regionale lombardo della Lega, Fabrizio Cecchetti. “Se il governatore sceglierà di ricandidarsi l’appoggio della Lega andrà al governatore. Non ho mai visto un vicesindaco che corre contro il suo sindaco”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a proposito della candidatura del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia nel 2023, alla quale si è detta disponibile anche la vicepresidente, Letizia Moratti, oltre al presidente uscente Attilio Fontana. “La Moratti è un assessore di centrodestra di una Giunta di centrodestra con un governatore di centrodestra”. Salvini, intervenuto a margine del cinquantunesimo convegno nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria, ha aggiunto che non c’è comunque un problema nel centrodestra e che “dopo i ballottaggi” incontrerà gli altri leader della coalizione.

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Estorsioni: tre arresti. Indagato capo ultrà

Gli avrebbero fatto “intravedere il calcio di una pistola” e avrebbero anche pronunciato frasi come “tu devi fare quello che ti diciamo noi, altrimenti ti ammazziamo”, oltre a mandargli messaggi di questo genere: “fai il bravo conviene a tutti”. Sono solo alcune delle presunte minacce rivolte all’imprenditore Enzo Costa, titolare della Ferco srl che si occupa di servizi di pulizie soprattutto negli appalti sanitari, vittima di una presunta tentata estorsione da oltre 2 milioni di euro. Nell’ambito dell’indagine  la Squadra mobile di Milano ha arrestato tre persone: Ivan Turola, Gerardo Toto e Ezio Carnago. E’ indagato (non arrestato) anche Vittorio Boiocchi, storico capo ultrà della curva interista. Turola, 42 anni, si era candidato (non eletto) alle elezioni regionali lombarde del marzo 2018 nella lista ‘Noi con l’Italia’ di Maurizio Lupi (estraneo alle indagini). Lo si legge nell’ordinanza del gip Ramundo dalla quale risulta che Paolo Cambedda, anche lui in carcere, parlando intercettato con Boiocchi, indicava Turola come “il politico”. Tra l’altro, si legge negli atti, Turola, che ha patteggiato 4 anni e mezzo a Palermo dopo l’arresto per corruzione del maggio 2020 (per aver favorito la Ferco di Costa in un appalto), nel 2019 “aveva fatto parte di un cordata di imprenditori che avevano rilevato la società calcistica Savona”. Poi, ci sono leintercettazioni nelle quali anche Boiocchi parlava del presunto piano di intimidazione nei confronti di Costa. Già nel gennaio 2021, parlando con Cambedda, avrebbe fatto riferimento ad un “recupero” da fare, ossia un “recupero crediti”, quello per conto di Turola. E il 18 febbraio chiedeva: “Serve una pettorina (finta della Gdf, ndr) e basta?”. E Cambedda replicava: “Sì la pistola la porto io”. Il piano del blitz di marzo (interrotto dall’intervento, non casuale, della polizia), stando alle intercettazioni, “sarebbe stato quello di prelevare” Costa dai suoi uffici e portarlo a casa di Turola e poi dirgli: “Adesso ve la dovete sbrigare voi”. Costa decise di denunciare le minacce il 18 giugno. Secondo l’ordinanza, l’imprenditore era “ben consapevole” di chi fosse il “mandante” di quelle intimidazioni e quale fosse il “contesto”. Come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Ileana Ramundo, su richiesta del pm Carlo Scalas, la “pretesa estorsiva” portata avanti dal gruppo (cinque gli indagati per tentata estorsione) si sarebbe consumata “in tre ‘round’”, ossia con tre ‘visite’ minatorie, a marzo, aprile e giugno 2021, sui luoghi di lavoro dell’imprenditore. E il movente di quella richiesta di soldi stava nel fatto che Turola rivendicava di aver fatto vincere alla Ferco di Costa una gara sui servizi di pulizie in Sicilia. Era stato arrestato per corruzione e turbativa d’asta nel maggio 2020 in un’indagine dei pm di Palermo, nella quale era indicato come “referente” della Ferco. Nel 2014 Enzo Costa era rimasto coinvolto in una tranche dell’ormai nota inchiesta milanese sulla ‘cupola per gli appalti Expo’ e aveva subito collaborato con gli inquirenti. In una nota Noi con l’Italia-Lombardia precisa che Turola “si presentò nel 2018 alle elezioni regionali lombarde nella lista composita Nci-Udc, prima che Maurizio Lupi venisse nominato presidente di Nci, il 17 giugno 2020. Inoltre Ivan Turola – viene chiarito – è estraneo alla vita del partito e non ne è nemmeno iscritto”.

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Crolla gru: grave operaio

Un operaio di 59 anni è ricoverato in condizioni molto gravi all”ospedale Niguarda di Milano dopo che stamani è stato colpito dal cestello di una gru che si è staccato, cadendo da un altezza di 15 metri in via Manfredini a Milano. L’uomo stava partecipando a un trasloco con altri colleghi quando è stato colpito dal pesante manufatto. I primi a intervenire sono stati gli agenti della Polizia Locale che hanno anche effettuato le prime manovre di rianimazione mentre gli operatori del 118 lo hanno portato in ospedale dove si trova in condizioni critiche. ANSA

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Arrestati cinque contrabbandieri

Gli agenti della Polizia di Stato di Milano hanno arrestato in flagranza di reato cinque persone, di cui tre donne serbe e due uomini egiziani, per contrabbando di tabacchi lavorati esteri in concorso. Nel corso di un controllo, gli agenti del Commissariato di Lambrate hanno perquisito due camere in un albergo di via Vitruvio dove alloggiavano i cinque e hanno trovato una decina di trolley contenenti con 471 stecche di sigarette dal peso di 132kg di tabacco lavorato estero privo di monopolio di Stato. Considerato l’ingente quantitativo di tabacco e che le cinque persone in Italia sono senza fissa dimora e abituati muoversi in vari Paesi, come risultava dai vari timbri sui passaporti, gli agenti hanno ritenuto di arrestarli. ANSA

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Decine di alberi caduti per il vento

Sono stati centinaia gli interventi dei vigili del fuoco di Milano, intervenuti soprattutto per togliere anche grossi alberi sradicati dal vento e caduti sulle carreggiate di alcune strade della città, in qualche caso danneggiando diverse auto in sosta. Le situazioni più critiche, come riferito dalla Polizia locale, si sono registrate in via Beatrice d’Este, in viale Certosa (angolo via Grosseto) e in via Vincenzo Monti. Non ci sono stati feriti. ANSA

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