25 Ottobre 2022

Che brutte le fake news sulla Moratti

Che brutte le fake news sulla Moratti. Perché se ne pensi ciò che si vuole, ma la falsa notizia della nomina di Letizia Moratti ad amministratore delegato della  società che deve gestire le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 è stata proprio brutta. Chiariamoci: lei può essere gradita o meno tanto agli elettori, quanto agli eventuali colleghi e alleati, ma le persone meritano rispetto. Quello vero. Nel senso che se qualcuno vuole buttare fuori da Regione Lombardia Letizia Moratti ha tanti modi, una fake news invece no. Perché ci dovrebbe essere una certa decenza che lega chiunque sieda nelle istituzioni. I confronti vanno bene, pure se accesi ed eccessivi, perché quando si parla di temi importanti è giusto anche lasciarsi andare nei modi. Ma mentire così spudoratamente ai giornalisti che si trovano (speriamo) inconsapevoli vittime di questa menzogna è veramente squallido. Se la Lega o chi per lei vuole saggiare le intenzioni morattiane, faccia la cortesia di tirare su il telefono e comporre un numero che i suoi capi conoscono benissimo. Ci sono limiti oltre i quali non si va e questo è uno di quelli. Potevano lasciare che le venissero ritirate le deleghe da Fontana, potevano pure prenderla a sberle e  sarebbe stato comunque più dignitoso. Magari sconveniente e illegale, ma sicuramente più decente che sparare fake news. Anche perché se la politica ha indici di gradimento bassissimi è pure per queste azioni, così come i giornali hanno perso molta della loro credibilità perché nella fretta di redazioni sempre più ridotte ai minimi termini si sono fidati di politici malandrini. Ma invece di essere furbi, questi geni della politica hanno guadagnato un altro mezzo punto di simpatia per Moratti. Se nemmeno Attilio Fontana si era fatto turlupinare dall’opzione Olimpiadi invernali, perché avrebbe dovuto Moratti che è molto più nota, donna e pure molto più ricca? Le Olimpiadi invernali ormai è chiaro finiranno come i treni del ventennio fascista ed Expo 2015: si dirà che sono riuscite benissimo perché così dirà il governo. Chi oserà dissentire, magari mostrando come per Expo 2015 che l’esposizione ha aperto quando non era ancora finita, finirà ostracizzato e additato di nemicismo della patria e del progresso economico. Dunque perché una Moratti o qualcun altro dovrebbe rischiare? Ci vorrebbe un Sala dell’epoca, qualche tecnico disposto a sporcarsi le mani e la fedina penale in cambio del grande salto nella politica di primo piano.

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Concerto benefico di Musica Barocca “Azioni di Pace- Passacaglia ucraina” Alla Chiesa Santa Maria alla Fonte

Per le missioni che in Ucraina sostengono la popolazione: Concerto benefico di Musica Barocca “Azioni di Pace- Passacaglia ucraina” Alla Chiesa Santa Maria alla Fonte, dall’ensemble ’Trio Fontana”. Sabato 29 Ottobre 2022 ore 21,00, via Chiesa Rossa 55 (Metro Abbiategrasso). Ingresso libero (con offerta) fino a esaurimento posti. La storica Chiesa di Santa Maria alla Fonte, capolavoro neoromanico retto dai frati Cappuccini, sarà la cornice di un nuovo evento musicale all’insegna della solidarietà. Sabato 29 Ottobre alle ore 21, la “Chiesina Rossa” cara ai milanesi, ospiterà un suggestivo concerto di musica barocca proposto dal Trio Fontana, ensemble fondato dal violinista di Kiev Artem Dzeganovskyi. Titolo: “Passacaglia Ucraina”. Il repertorio è tratto dai compositori italiani del XVII secolo. La partecipazione è con offerta libera fino a esaurimento posti e il ricavato sarà devoluto a 36 frati Cappuccini che hanno deciso di non abbandonare l’Ucraina per sostenere la popolazione locale travolta dalla guerra. Ecco il programma della serata: di Tarquinio Merula “Gaudeamus Omnes” e due sonate per violino e basso da opera 6; Motetto “Iam Diu dilecte” di Isabella Leonarda; sonate per violino e basso “Luciminia Contenta” e “Laura Rilucente” di Marco Uccellini e il Stabat Mater dalla collezione di Hofkiche di Dresda dell’autore anonimo. In chiusura, verranno eseguiti anche alcuni brani scritti dal compositore contemporaneo ucraino Roman Turovsky, fra cui “Passacaglia Ucraina” che dà titolo al concerto, ispirato ad una forma musicale di origine spagnola tipica del periodo barocco. I musicisti sono: Artem Dzeganovskyi (violino barocco), Alessia Travaglini (viola da gamba), Sofia Ferri (tiorba). L’ensemble sarà accompagnato dalla splendida voce di Anna Rita Pili, giovane soprano diplomata all’Istituto Superiore di Studi Musicali “O. Vecchi – A. Tonelli” di Modena ed esperta di musica del 1600. Purtroppo, come è tristemente noto, le ostilità in Ucraina non accennano ad arrestarsi. Quasi ogni giorno, a partire da Marzo 2022, i frati hanno inviato aggiornamenti sulla situazione: un vero e proprio diario di guerra che descrive la quotidianità della gente e dei volontari che si occupano della distribuzione degli aiuti umanitari provenienti dall’estero. Da ogni messaggio emerge il profondo travaglio umano e di fede di questi religiosi impegnati a portare conforto alle persone, ospitare i profughi in transito verso la Polonia o l’Occidente, e a svolgere il ministero di cappellani nell’esercito ucraino. “Nonostante le numerose difficoltà, i nostri confratelli continuano a svolgere con coraggio e tenacia la loro missione e il ministero pastorale a cui sono votati- spiega il Rettore di Santa Maria alla Fonte fra Mauro Miselli-. Attraverso l’iniziativa del concerto, vogliamo fare appello al buon cuore dei milanesi affinché, con un piccolo gesto, ci aiutino a sostenere chi lotta ogni giorno nel nome della pace e della speranza”.

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Vaiano Valle. Sardone: comune assegna case popolari ai rom dopo decenni d’abusivismo

“È incredibile: dopo 25 anni di occupazione abusiva nei terreni di Vaiano Valle il Comune premia le famiglie rom regalando loro alloggi popolari dei Servizi abitativi transitori, ovvero fuori dalle normali graduatori cui devono inserirsi tutti gli altri bisognosi, italiani o stranieri che siano. Questo è vero razzismo ed è targato sinistra. In risposta a una mia interrogazione sul tema ho scoperto che 25 famiglie rom andranno a vivere in case Mm e 2 in case Aler, per un totale di 107 persone che ne scavalcano migliaia in attesa da anni di ricevere le chiavi del proprio alloggio. Altre tre famiglie, inoltre, verranno sistemate nel Centro di ospitalità temporanea di via Novara che non brilla certo per efficienza visto che in tre anni (2018-2020) è stato speso un milione di euro per trovare casa solo a 95 persone su 341”. Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “L’obiettivo, o meglio il miraggio, dell’amministrazione – prosegue Sardone – è quello di avviare i rom a un’autonomia abitativa, reddituale e sociale e per questo verranno spese altre vagonate di denaro inutilmente per progetti che si dimostreranno fallimentari come fallimentari si sono dimostrati tutti i tentativi messi in atto fin qui per integrare queste comunità restie a vivere nella legalità e a conformarsi ai nostri stili di vita. Si parla addirittura di percorsi di autonomia finanziaria per imparare a gestire le proprie spese: ormai siamo al ridicolo. Voglio ricordare ai buonisti di sinistra che a Vaiano Valle sono stati scoperti giri di compravendite di auto usate da criminali per rimanere “puliti” durante i colpi messi a segno, piantagioni di marijuana e cani tenuti in condizioni pessime. Per non parlare dei roghi tossici nelle discariche abusive in mezzo al verde. Il Comune – chiude l’esponente leghista – persevera nei suoi errori e la gravità delle sue scelte è sempre più inaudita. Il messaggio che passa è molto semplice: a Milano basta occupare abusivamente per decenni per poi ottenere una casa senza nemmeno mettersi in coda come fanno tutti gli altri. Il precedente di Vaiano Valle rischia concretamente di essere molto pericoloso”. [the_ad id=”36270″]

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Centrodestra (Piscina, Cocucci, Pozzoli): Sinistra metropolitana boccia Sala sui divieti Area B

“Oggi il Consiglio Metropolitano ha bocciato la mozione del Centrodestra che chiedeva la sospensione di Area B viste le evidenti difficoltà in cui ha gettato i cittadini della Provincia ma anche i milanesi. Salta all’occhio però la spaccatura evidente nella maggioranza del PD che ha presentato un documento alternativo volto a sottolineare le criticità bocciando, di fatto, la scelta del Sindaco Sala e del Comune di Milano sui divieti di circolazione”, intervengono Samuele Piscina, Capogruppo della Lega, Vera Cocucci, Capogruppo di Insieme per la Città Metropolitana di Milano – Forza Italia, e Pino Pozzoli, Capogruppo di Fratelli d’Italia. “Votando contro alla richiesta di sospendere Area B, per motivi evidentemente ideologici visto che il provvedimento milanese non va a migliorare la qualità dell’aria del bacino padano e delle città Metropolitana, ma sposta semplicemente il traffico al confine di Milano, il PD ha infatti contemporaneamente presentato una sua mozione alternativa per chiarire che quanto fatto da Milano sia evidentemente una follia che si ripercuote su tutti i comuni della Provincia. Le richieste del PD, che sono state rinviate ai prossimi consigli per approfondimenti, rispecchiano quasi totalmente ciò che a più riprese e in diverse sedi era già stato richiesto dal Centrodestra. Tra questi si riscontra la richiesta di un tavolo con Regione, l’aumento dei km conteggiati da Movein che il Comune ha imposto per Euro 4 e 5 Diesel ed euro 2 benzina, l’aumento in termini numerici dei 50 accessi consentiti, la sospensione del calcolo dei km di Movein negli orari e giorni di spegnimento di Area B (anche questi imposti dal Comune in assenza di un accordo regionale), sconti sul trasporto pubblico per i possessori dei mezzi sottoposti a divieto e la deroga per i cittadini che hanno acquistato la nuova auto e sono in attesa di riceverla dalla casa automobilistica”. “La rivolta contro il Sindaco Metropolitano da parte dei sindaci e dei consiglieri di sinistra continua a montare. Anche a fronte dello spaccamento nella sua stessa maggioranza, ancora una volta chiediamo al Sindaco di fare un passo indietro in questo momento di grande crisi economica dettata dalla pandemia e dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, sospendendo i provvedimenti almeno fino all’ottenimento delle deroghe che richiedono tutti i comuni, indipendentemente dal colore politico, e da tutta l’aula del Consiglio Metropolitano, in primis dal gruppo di maggioranza del PD”, concludono gli esponenti di Centrodestra. “D’altro canto, se ciò non dovesse avvenire, ci sembra abbastanza evidente che la sfiducia presentata dal PD sulla carta debba diventare reale con una presa di posizione concreta in aula consiliare”. [the_ad id=”36270″]

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Fontana: anche Sala ora si accorge Area B da rivedere

“Tanto tuonò che piovve. Finalmente il Comune di Milano e il sindaco Sala comprendono la necessità di sedersi intorno a un tavolo per ridiscutere alcuni aspetti determinanti dell’Area B. Una proposta che, fin dall’emergere delle criticità, era stata proposta dall’ACI di Milano e poi rilanciata, a più riprese, da Regione Lombardia”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta in una nota le dichiarazioni del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in merito alla possibilità di convocare di un tavolo dedicato ad Area B. “Siamo pronti fin da ora, a ritrovarci per intervenire su un provvedimento iniquo – aggiunge Fontana – per noi conta solo la concretezza e il raggiungimento di un risultato in grado di mitigare i disagi e le difficoltà di cittadini e imprese”. ANSA [the_ad id=”36270″]

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Sala: bene tavolo su Area B ma sia con Regione

Del provvedimento della ztl di Area B “sono mesi e anni che stiamo parlando. Quello che chiedo è che al tavolo ci sia anche Regione Lombardia “. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando di un eventuale tavolo di confronto sulla zona a traffico limitato che corrisponde quasi a tutta Milano dove dal lunedì al venerdì non possono entrare diesel fino a euro 4 e benzina fino euro 2. “Non certo solo per merito dei sindaci di centrosinistra ma anche di quelli di centrodestra, Milano ha fatto un grande passo avanti nel trasporto pubblico negli ultimi 30 anni – ha ribadito Sala -. La stessa cosa non è avvenuta in Regione Lombardia, quindi perché tante persone che vengono da fuori Milano oggi non possono arrivare in città con i mezzi pubblici? Non certo per colpa di Atm, ma perché in Regione Lombardia si è sempre fatto poco da questo punto di vista. Quindi, bene un tavolo con anche la Regione”. Il governatore lombardo Attilio Fontana “riduce il tema al Move-in e ai chilometri che sono messi come deroga rispetto al principio. Il problema è che vorrei che Fontana rispondesse al perché lui e quelli prima di lui, sul trasporto pubblico regionale hanno fatto poco – ha aggiunto – . Obiettivamente questa partnership con Rfi e Trenord non ha dato i risultati previsti. La Regione Lombardia si è caratterizzata per grandi opere stradali, nel lungo periodo ha fatto grandi strade ma sul trasporto pubblico la situazione è ancora quella. Quindi io sono disponibile a parlarne, però non possiamo ridurre tutto a una piccola questione, affrontiamo il tutto”. ANSA [the_ad id=”36270″]

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