Via Cozzi, un quartiere in ostaggio dell’occupazione pirata

Ieri, un gruppo di cittadini, commercianti e rappresentanti della proprietà occupata abusivamente in via Cozzi dal Collettivo I Pirati, accompagnati dal Consigliere Comunale Fabrizio De Pasquale (FI), si sono recati presso il commissariato Greco-Turro per denunciare i disagi cui sono sottoposti. Lo riferisce l’ex Coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2, attualmente portavoce del Comitato Greco 2.0, Otello Ruggeri che continua: “L’elenco degli abusi perpetrati dagli occupanti, sottoposto all’attento Dirigente Angelo De Simone comprende, la musica tenuta alta giorno e notte che rende impossibile il riposo dei residenti, la spazzatura che si sta accumulando nel cortile e i relativi problemi igienici che ne derivano, gli schiamazzi, dovuti anche alle numerose liti che si sono verificate fra occupanti ed esterni, il pericolo di crolli che potrebbero coinvolgere gli occupanti stessi segnalato dalla proprietà, che lamenta inoltre l’impossibilità di accedere ai contatori per chiudere le utenze e di iniziare i lavori edili già approvati dal Comune, situazione che potrebbe comportare una grossa perdita economica oltre a un notevole ritardo nella prevista riqualificazione della zona”.

All’incontro per sostenere le ragioni dei cittadini era presente anche Fabrizio De Pasquale, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, cheha commentato così la vicenda, “Trovo paradossale che il Comune sia arrivato al punto di chiedere il pagamento degli oneri di urbanizzazione per un’opera che la proprietà non può realizzare, perché non è stato fatto nulla per farla tornare nelle sue disponibilità. Mentre gli occupanti abusivi sono lasciati liberi di pubblicizzare sui social eventi con tanto di spogliarello finale, nessuno a Palazzo Marino tutela chi legittimamente vorrebbe rientrare in possesso di ciò che è suo e quanti abitando nei dintorni vorrebbero potere vivere tranquilli”. Auspicando, “Mi auguro che alla prossima riunione del tavolo per la sicurezza si dia il via allo sgombero, dando alle forze dell’ordine la facoltà di eseguirlo come sono pronte a fare”.