Un corteo di solidarietà alla Palestina e contro la “violenza alle donne palestinesi” si e’ svolto ieri pomeriggio. La manifestazione è stata organizzata da varie anime pro Palestina e dell’attivismo umanitario in vista della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese indetta dalle Nazioni Unite ogni 29 novembre.
Quest’anno la protesta degli attivisti si è concentrata “sulla violenza alle donne nei Territori – spiega una delle organizzatrici – che subiscono dal cecchinaggio dei soldati israeliani fino alla detenzione amministrativa che viene utilizzata in modo estensivo e che permette di imprigionare la gente senza la contestazione di accuse per un periodo lunghissimo separando famiglie e umiliando le persone. La sorte di queste donne – continua – pare interessare molto meno di quella di altre“.
Gran parte degli slogan di questa manifestazione, che si e’ snodata dalle 16 alle 17.30 in pieno centro, tra piazza San Babila e piazza della Scala, sono stati diretti contro “quelli che non avendo altri argomenti – spiega un attivista palestinese – ci danno degli antisemiti. Noi siamo contro gli oppressori, non ci interessa se ebrei o arabi o cristiani. E i palestinesi sono un popolo oppresso, terroristi sono altri“.
Nel corso del corteo, quando i manifestanti sono giunti nei pressi di Palazzo Marino, sede dell’amministrazione comunale, c’è stata anche un momento di polemica interna quando alcuni estremisti hanno gridato l’epiteto di “terrorista” all’indirizzo del sindaco Giuseppe Sala, reo di essersi espresso – secondo i Propalestina – a favore di Israele. Sala aveva espresso preoccupazione per questo corteo dato che nel corso di una precedente manifestazione, nel dicembre 2017, erano stati uditi slogan antisemiti.
“Gli organizzatori si dissociano da queste gravi affermazioni contro Sala – hanno detto dal palco mobile – ma riteniamo che sia stato altrettanto grave cercare di fare passare noi per terroristi e antisemiti“.