Pedemontana lombarda, Onlit: “Lascia pure Castelli, progetto insostenibile”

Pedemontana lombarda, Onlit: “Lascia pure Castelli, progetto insostenibile”. Con le dimissioni dell’ex ministro Roberto Castelli da presidente di Pedemontana, si tratta del decimo presidente che si è succeduto al comando dell’autostrada in dieci anni. Da quando alla fine del 2010 ha lasciato Fabio Terragni (figlio della lunga stagione dell’ex Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati) si sono succeduti 10 presidenti gestiti dal centrodestra. Tornando indietro nel tempo: nell’ordine Roberto Castelli, Andrea Mentasti jolly delle aziende pubbliche, Federico d’Andrea ex colonnello della GdF, Antonio Franchitti, Antonio Di Pietro ex Ministro, Salvatore Lombardo, Massimo Sarmi ex AD Poste, Vincenzo Perrone prorettore Bocconi e Fabio Terragni. Per il principio dell’alternanza, visto che il presidente di Ferrovie Nord (che controlla da poco la Pedemontana) è leghista il decimo presidente dovrà essere di Comunione e Liberazione. Al record di presidenti (e altrettanto di amministratori delegati in disprezzo a ogni prassi societaria) vanno aggiunti altri record. Pedemontana una l’autostrada che con 30 km di rete in esercizio ha il maggior numero di addetti ben 110, nonostante non abbia nessun casello. E’ la più cara d’Italia con pedaggi doppi rispetto a quelli della rete storica delle autostrade ed è stata costruita al costo record di 56 milioni di euro al Km. Bloccata da finanziamenti insostenibili e da un impatto ambientale devastante doveva già essere finita nel 2015 per l’expo. Un’azienda malata, praticamente inguaribile