27 Giugno 2022

Gallera e De Chirico: solidali con dipendenti ATM

“Dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto alla stazione M3 di San Donato Milanese, esprimiamo la nostra piena solidarietà all’agente di stazione malmenato, senza alcun motivo, da un gruppo di giovani sbandati” così in una nota congiunta a firma di Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, e Giulio Gallera, consigliere regionale azzurro e presidente della I commissione di Regione Lombardia. “Purtroppo è l’ultimo grave fatto di cronaca che si aggiunge a una serie interminabile di aggressioni. Scriveremo al Prefetto affinché vengano intensificati i controlli sui mezzi pubblici. Lo sciopero di due ore proclamato per domani è una giusta risposta per attenzionare le Autorità cittadine in merito a un’emergenza che richiede provvedimenti urgenti – ha proseguito Gallera -. Le metropolitane, come anche alcune linee di superficie, sono luoghi pericolosi dove i delinquenti si muovono indisturbati. Nel Consiglio comunale di domani chiederò al sindaco Sala di istituire nuovamente il nucleo di Polizia Locale a bordo dei mezzi pubblici e di affrontare il tema della sicurezza dei lavoratori nel tavolo settimanale che si svolge in Prefettura” – ha aggiunto De Chirico -.

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Il messaggio di cordoglio di Delpini per suor Luisa dell’Orto

Il messaggio di cordoglio di Delpini per suor Luisa dell’Orto: «Non vanno a cercare i pericoli, ma i segni del Regno di Dio che viene, in mezzo ai poveri, tra coloro che sono importanti solo per Dio e ignorati da tutti. Amano la vita, non vanno a cercare la morte là dove quattro spiccioli contano più di una santa donna; vanno a seminare parole di Vangelo, perché anche ai Paesi disperati si aprano via di speranza. Non vanno con programmi e presunzioni, con dottrine e pretese, vanno a offrire amicizia, in nome del Signore, vanno a dire la loro impotenza perseverando nella preghiera. Non scelgono dove andare, vanno dove sono chiamate dal gemito meno ascoltato, vanno dove sono mandate per diventare preghiera, offerta, amiche, seme che muore per portare frutto. Così vanno tante donne che percorrono le strade più pericolose del mondo, che abitano le case più indifese. Vanno e non fanno notizia. La morte di suor Luisa Dell’Orto, piccola sorella del Vangelo, ci lascia straziati e sconcertati, diventa rivelazione del bene che ha compiuto e della vita santa che ha vissuto, diventa dolore e preghiera. Esprimo a nome della Chiesa Ambrosiana la partecipazione al lutto dei familiari, al ricordo grato e sofferto di quanti l’hanno conosciuta, la certezza che la sua morte, così simile alla morte di Charles de Foucauld, unita alla morte di Gesù possa essere seme di vita nuova per la terra di Haiti e per lei ingresso nella gloria». Riportiamo di seguito il messaggio di cordoglio dell’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, per la morte di suor Luisa Dell’Orto. Nata il 27 giugno 1957, originaria di Lomagna (LC), nella Diocesi di Milano, suor Luisa apparteneva alle Piccole sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld e dal 2002 si trovava in missione ad Haiti, dove svolgeva progetti anche in collaborazione con Caritas Ambrosiana. Era la colonna portante di Kay Chal, “Casa Carlo”, un centro di accoglienza per bambini in un sobborgo poverissimo di Port-au-Prince. E nella capitale è stata uccisa la mattina di sabato 25 giugno durante un’aggressione armata, probabilmente a scopo di rapina. Domani 27 giugno, alle 21, mons. Delpini reciterà un Rosario di suffragio per suor Luisa a Lomagna, nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Questo il messaggio dell’Arcivescovo.

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Pase (Lega): “Sul trattamento rifiuti in Lombardia no all’ideologia, sì alla sburocratizzazione”

Pase (Lega): “Sul trattamento rifiuti in Lombardia no all’ideologia, sì alla sburocratizzazione”.  “I risultati che Regione Lombardia ha raggiunto in questi anni sul tema dello smaltimento rifiuti sia urbani che speciali sono davvero straordinari. Il mio impegno è quello di consolidare questo modello virtuoso e di combattere le pastoie burocratiche che ancora ostacolano il settore.” Così sì è espresso oggi il Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase (Lega) intervenendo al convegno “Verso l’economia circolare” promosso dall’Assessorato all’Ambiente di Regione Lombardia presso l’Auditorium Testori. “Il groviglio di leggi dello stato centrale in materia ambientale – ha proseguito Pase – rende talvolta impossibile il lavoro agli operatori del settore e difficile agli amministratori locali esercitare la loro funzione di controllo. Mi auguro che il dialogo Stato-Regioni sull’autonomia recentemente ripreso, porti al più presto risultati concreti visto che l’ambiente è materia soggetta alla devoluzione delle competenze. Il nostro impegno è combattere un approccio vecchio e ideologico al tema dell’ambiente che vede il rifiuto solo come un problema e non anche come una risorsa. Penso al riutilizzo come fertilizzante dei fanghi derivati dalla depurazione delle acque reflue urbane o al conferimento del residuo secco come combustibile solido secondario (CSS) nei cementifici al posto del coke. In questo c’è solo da imparare dal dinamismo delle imprese private e da lavorare in stretta sinergia con loro secondo il principio di sussidiarietà. In Lombardia – ha concluso Pase – abbiamo già ottenuto grandi risultati ma potremo fare ancora tanto se non avremo sul collo troppi vincoli legislativi centrali che complicano la vita.”

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La settimana all’ARENA MILANO EST

La settimana all’ARENA MILANO EST. Il cuore della settimana sul grande palco estivo del Teatro Martinitt è come sempre all’insegna della grande comicità e della musica. Ecco il programma. Martedì 28 giugno Stand-up comedy – Pippo Ricciardi PIPPO PER UN’ORA Pippo Ricciardi, comico sperimentale, autore, improvvisatore ma soprattutto.. showgirl. Si esibisce da anni in locali, circoli, teatri ma anche battesimi, matrimoni e feste di scarceramento. Tra una cosa e l’altra, ha calcato quasi 2000 palchi ma nessuno di questi vuole testimoniare. Mercoledì 29 giugno Stand-up comedy –Federica Cacciola MA SEI SCEMA? Come ci si sente a ricevere migliaia di insulti su internet? Quant’è difficile, al giorno d’oggi, vivere se il tuo cervello è femminista ma la tua vagina patriarcale? E chissà se i narcisisti patologici sono sempre esistiti o un tempo si chiamavano semplicemente “stronzi”? E se le donne romantiche cantate dai cantautori potessero rispondere, cosa direbbero? Giovedì 30 giugno Comic Show – Guido Catalano e Roberto Mercadini COSE CHE NON AVREMMO SPERATO DI POTERVI DIRE Due schegge impazzite percorrono ciascuna la sua imprevedibile traiettoria, ma possono pur sempre incrociarsi. Due cani sciolti non hanno padroni né un branco, ma possono, liberamente, percorrere un tratto di strada correndo fianco a fianco. Due errori del sistema possono trovare una imprevedibile armonia. Così, Guido Catalano e Roberto Mercadini, esseri simili e complementari, opposti e analoghi, raccontano le loro solitarie vicissitudini e la loro lunga amicizia. Memorie, confessioni, racconti, poesie, favole, miti, pianti, risate, amori, odi, sfrenata esuberanza e toni di ineccepibile sobrietà. Il cinema Venerdì 1°luglio Una famiglia vincente. King Richards – di Reinaldo Marcus Green Del 2021,con Will Smith e Jon Bernthal. Genere: drammatico/sportivo. Sabato 2 luglio No time to die – di Cary Fukunaga Del 2021, con Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Naomie Fiennes e Ben Whisaw. Genere: azione/avventura/thriller. Domenica 3 luglio Animali fantastici. Il segreto di Silente – di David Yates Del 2022, con Jede Law, Eddie Redmayne, Ezra Miller, Dan Fogler e Alison Sudol. Genere: avventura. DA SAPERE – Gli spettacoli iniziano alle 21.30. – Costi: cinema 7 euro, possibilità di abbonamento a 40 euro per 10 ingressi; comedy show 20 euro; concerti 20 euro. – Acquisto online biglietti (www.arenamilanoest.it e www.vivaticket.com) o al telefono con carta di credito. – All’ingresso dell’Arena si alterneranno postazioni di street food. – Il programma potrebbe subire variazioni indipendentemente dalla volontà della direzione. – In caso di pioggia, gli eventi possono essere spostati all’interno del Teatro Martinitt (430 posti). – Info: ARENA MILANO EST – tel. 02/36580010, info@teatromartinitt.it e www.arenamilanoest.it

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Ma quindi la sinistra nel 2023 che fa?

Ma quindi la sinistra nel 2023 che fa? Perché al momento non è chiaro. Risulta lampante che il centrodestra per una volta ha persino troppa gente pronta a candidarsi. Letizia Moratti ha detto che glielo chiedono, quindi lei è pronta. Il primo però a risponderle è stato Carlo Calenda che in teoria milita nel centrosinistra. In realtà la maggior parte delle persone non lo considera di sinistra, perché l’unico aspetto certo di quello schieramento che ha Calenda è il seggio europeo vinto con il Partito democratico. Ma la lady dorata non è l’unica in campo: da una parte Attilio Fontana appare e scompare dal listino con la cadenza decisa dai magistrati milanesi che non si rassegnano a vederlo a piede libero. Matteo Salvini vorrebbe vincere e pare abbia un buon nome da giocarsi, ma finché Fontana non è del tutto fuori gioco deve appoggiarlo. Intanto si fanno avanti anche i Garavaglia, ma c’è sempre l’incognita Di Stefano: se si conferma a Sesto sarebbe l’unico ad avere la dimostrazione di contare nelle urne oltre che nei palazzi. E siamo solo a giugno. E in tutto ciò c’è da vedere cosa vorrà fare Giorgia Meloni che per ora sulla Lombardia si è espressa poco in attesa di vedere le altre partite nazionali. Resta dunque solo un dubbio: ma quindi la sinistra nel 2023 che fa? Perché per ora l’unico a farsi avanti è stato Bruno Tabacci, ma lui ha un profilo alla Sala: potrebbe correre con chiunque. Su di lui però pesa l’età. Anche se a comandare è ancora la generazione pre boomer se vediamo chi guida tanto gli Stati Uniti quanto il Quirinale. La sinistra a parte lui non sembra avere nomi. O ancora più importante non sembra avere programmi. Cosa voglia fare a parte non essere il centrodestra non è chiaro. Non si sa con chi si alleerà o con chi si presenterà ai lombardi. Sembra quasi che il punto sia comunque attendere le scelte dell’avversario. Il centrodestra però conta su decenni di governo e una Moratti che ha recuperato terreno dopo il pateracchio della gestione della pandemia. Forse però il piano della sinistra per le regionali è lo stesso di sempre: perdere bene. Così da riaccomodarsi altri cinque anni all’opposizione per la soddisfazione di tutti. Anche il tema di non “bruciare” un nome sembra una scusa: se il nome che hanno in testa è così scarso da non poter reggere il test della stampa politica o degli avversari, forse è il caso di lasciar perdere. .

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Condannati tre dirigenti della filiale Bank of America di Milano: possibili risarcimenti in arrivo per le vittime del crac Parmalat

Condannati tre dirigenti della filiale Bank of America di Milano: possibili risarcimenti in arrivo per le vittime del crac Parmalat. Lo scorso 21 aprile, il Tribunale di Parma, a conclusione del dibattimento relativo al filone “Bank of America” (BofA) connesso al noto “crac Parmalat”, ha condannato in primo grado tre manager pro tempore della filiale di Milano del citato istituto di credito. Le indagini, condotte, a partire dal 2003, dall’allora Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna e dirette dalla Procura della Repubblica di Parma, nelle persone dei PP.MM. – Dott.ssa Lucia RUSSO (ora Procuratore Aggiunto della Procura felsinea) e Dott.ssa Paola DAL MONTE, hanno consentito di ricostruire fatti di bancarotta fraudolenta per operazioni dolose (ai sensi dell’art. 223, comma 2, n. 2 del R.D. 267/1942) collegati all’erogazione di finanziamenti per 765 milioni di dollari al Gruppo Parmalat e, in particolare, alle società sudamericane di detto Gruppo, in un periodo nel quale lo stesso versava in condizioni di dissesto finanziario dovuto a inconsistenza di liquidità e a un forte scostamento tra l’indebitamento “reale” e quello riportato nei bilanci. Dagli accertamenti è emerso che i tre – consapevoli dell’onerosità dei finanziamenti da essi strutturati, comprovante, da un lato le gravi difficoltà del Gruppo Parmalat di accedere al mercato del credito, dall’altro la necessità di farvi comunque ricorso – si sono avvalsi di un articolato schema criminale finalizzato a garantire Bank of America dal rischio di credito e a incamerare indebiti profitti. In particolare, atteso l’interesse della banca a non incrementare la propria esposizione verso Parmalat, i tre hanno strutturato complesse operazioni finanziarie con soggetti terzi anche attraverso la predisposizione di polizze assicurative costituite ad hoc. In virtù, poi, di fittizi accordi di consulenza tesi a trasferire somme su conti correnti intestati a società off shore ma di fatto a loro riconducibili, i tre hanno conseguito ingenti profitti illeciti a titolo di “corrispettivo” dovuto per la realizzazione e l’erogazione dei finanziamenti strutturati da BofA. Tra questi, spicca un finanziamento di 300 milioni di dollari erogato da BofA a Parmalat Brasile attraverso due veicoli societari. In tal modo, il rischio dell’operazione è stato in gran parte trasferito dalla banca americana sul mercato degli investitori (soprattutto del Nord America). L’operazione ha così consentito al Gruppo Parmalat di non esporre l’ulteriore debito in bilancio collegato alle suddette operazioni, che avrebbe peggiorato la situazione finanziaria. Il tutto, infatti, è stato presentato al mercato come investimento in Parmalat Brasile di “investitori nordamericani coordinati da BofA”. La sentenza, benché non ancora irrevocabile, ha altresì disposto la confisca di 45 mln di euro, già sottoposti a sequestro nel corso delle indagini, quale profitto percepito dai condannati a titolo di “corrispettivo” dovuto per la realizzazione ed erogazione dei finanziamenti strutturati dalla banca. Tali somme, devolute allo Stato, potranno ora consentire di ristorare, sebbene in parte e a distanza di anni, le numerose vittime del crac. Garantire il risparmio come bene pubblico nonché il regolare funzionamento del sistema bancario e la trasparenza dei mercati finanziari costituisce da sempre una priorità per la Guardia di Finanza, impegnata a contrastare tempestivamente ogni forma di infiltrazione criminale nel tessuto economico. Sovente, infatti, sono proprio i piccoli risparmiatori, ammaliati dalle prospettive di accrescere le proprie ricchezze, legittimamente e faticosamente accumulate dopo anni di lavoro e sacrifici, a subire i danni maggiori. Le indagini condotte testimoniano gli sforzi costantemente profusi dal Corpo a tutela della collettività, che si traducono nella concreta ed efficace aggressione dei patrimoni illeciti.

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