28 Aprile 2021

Conclusa la riqualificazione di Piazza Schiavone

Una nuova piazza riqualificata e restituita ai cittadini più verde, bella e inclusiva. Si sono conclusi i lavori di riqualificazione di piazza Schiavone, alla Bovisa. “Milano torna a vivere all’aperto e ha sempre più bisogno di spazi pubblici di qualità – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran -. La strategia di valorizzazione delle piazze fa parte della visione della città a 15 minuti, in cui ogni quartiere può contare su luoghi di socialità e incontro, verdi e accessibili per tutti. A poca distanza da piazza Schiavone siamo intervenuti anche in piazza Bausan, con il rinnovo di vegetazione, illuminazione e passaggi pedonali, e stiamo riqualificando in maniera permanente piazza Dergano, dopo la sperimentazione nell’ambito di Piazze aperte”. L’intervento ha visto la riconfigurazione degli spazi attraverso la demolizione delle scalinate e dei setti murari esistenti. Sono state ampliate le aiuole, portando la superficie a verde da 983 m2 a 1.525 m2, e salvaguardati i 24 alberi esistenti, con la messa in sicurezza dell’apparato radicale di una paulownia che stava sollevando una porzione di pavimentazione. Nella parte della piazza precedentemente priva di vegetazione sono stati piantati 16 nuovi alberi ad alto fusto che garantiranno l’incremento delle aree ombreggiate e fruibili contrastando l’isola di calore. È stata inoltre realizzata una nuova pavimentazione ad elevato potere drenante, con la realizzazione di percorsi pedonali in connessione con l’area verde. Infine è stata riqualificata e ampliata l’area dedicata ai bambini con l’inserimento di un nuovo gioco inclusivo, altalene e giochi a molla. Nei prossimi giorni le aree verdi rimarranno recintate per consentire la crescita e l’attecchimento del tappeto erboso di nuova semina, mentre la piazza, la fontana e l’area giochi rinnovata sono da oggi accessibili.

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Apre il 5 maggio a Milano alla Fabbrica del Vapore NESSUNO ESCLUSO

Apre il 5 maggio a Milano alla Fabbrica del Vapore NESSUNO ESCLUSO, la coinvolgente mostra di Christian Tasso, a cura di Adelina von Fürstenberg, prodotta da ART for The World, (www.artfortheworld.net) dove l’artista fa emergere, attraverso le sue fotografie, storie, situazioni e aspirazioni di persone con disabilità in varie parti del mondo. Le immagini non mettono in evidenza la loro “diversità”, ma il forte contributo che la loro inclusione porta alla società. Christian Tasso (Macerata, 1986. Vive e lavora tra l’Italia e la Svizzera) è artista e regista, vincitore di premi internazionali. Sviluppa progetti a medio e lungo termine su temi come la comunità, i costumi e i rituali, la ricerca dell’identità attraverso e con gli altri, l’interazione tra umanità e natura e il rapporto tra memoria e territorio. La condivisione delle esperienze, la curiosità verso il genere umano, la ricerca del rapporto tra memoria e territorio, il legame con la natura, sono i tratti distintivi di Tasso. (www.christiantasso.com) Con NESSUNO ESCLUSO l’artista presenta una serie di lavori fotografici di grande e medio formato – esclusivamente in pellicola sviluppata manualmente in camera oscura – che celebrano la diversità come risorsa per l’intera umanità. Con questo specifico lavoro, Christian Tasso ha voluto ispirarsi a situazioni e persone in diverse parti del mondo (Italia, Ecuador, Romania, Nepal, Germania, Albania, Cuba, Mongolia, India, Irlanda, Svizzera, Kenya, Cambogia, Paraguay ed Etiopia) che abbracciano la “diversità” come una risorsa integrata nel contesto sociale in cui vivono. Presentando al pubblico stralci di vita delle persone con disabilità, la mostra NESSUNO ESCLUSO è uno strumento di incontro e avvicinamento all’inclusione. Ogni immagine scattata da Christian Tasso riflette sulla storia personale del soggetto fotografato prima di tutto come individuo con la sua storia e con le sue ambizioni personali: la disabilità diventa così un elemento tra i tanti che costituiscono la sua identità. La serie fotografica cerca di liberare lo sguardo dell’osservatore da visioni basate sulla disinformazione e su idee oggi controverse riguardanti le persone con disabilità. Diversamente dalle fotografie estreme della grande fotografa americana Diane Arbus (New York, 1923-1971) sul mondo della diversità, Tasso porta alla luce l’aspetto sensibile e umano dei soggetti che fotografa, facendoci scoprire la loro vita quotidiana, il loro lavoro, il piacere di stare in famiglia e il piacere della vita.

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