28 Giugno 2022

Piscina (LEGA): Garantire ingresso in Area C ai residenti con diesel Euro5

“Dopo l’approvazione dell’Ordine del Giorno in Consiglio di Municipio 1, votato trasversalmente da maggioranza e opposizione escluso il gruppo dei Verdi, torno alla carica presentando in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno per garantire l’accesso in Area C ai residenti nel centro di Milano possessori delle vetture Euro 5 diesel”, interviene Samuele Piscina, Consigliere Comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “Si tratta di una battaglia che porto avanti da mesi contro la miopia di una giunta comunale che pensa solo a chi può permettersi di comprare auto ogni mese, anche a fronte di spese effettuate pochi anni fa e per auto decisamente poco inquinanti. Peccato che in Municipio 1 ci siano anche case popolari, cittadini che hanno semplicemente ereditato la prima casa e molti altri che sicuramente non hanno redditi di diverse migliaia di euro mensili. Insomma, il Municipio 1 non è solo un posto per ricchi”. “La bocciatura delle richieste che già presentai per chiedere il rinvio del divieto di accesso in Area C deciso dall’amministrazione Comunale per le autovetture Euro 5 diesel è stato evidentemente un voto senza senso logico, soprattutto in questo momento di crisi economica, e a certificarlo è proprio l’approvazione del testo in Zona 1”, conclude Piscina. “Per questo motivo presento un testo simile a quello approvato in Municipio 1, nella speranza che il PD e la lista Sala possano, per una volta, garantire una coerenza che raramente hanno mostrato negli anni”.

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Sniffano cocaina fra i passeggeri in metropolitana

Sniffano cocaina seduti in una carrozza della metropolitana di Milano in movimento da una fermata all’altra, lungo la linea 1, all’altezza della stazione di De Angeli. Protagonisti della scena, ritratti in video pubblicato oggi sui siti di diversi giornali, sono due giovani. Le immagini mostrano il convoglio con i posti a sedere esauriti e passeggeri anche in piedi. Non è possibile datare la scena ma i giovani indossano shirt e calzoncini corti. Ad un certo punto tirano fuori dalle tasche la polvere bianca, presumibilmente cocaina, la preparano in strisce sulle gambe e infine, senza nascondersi particolarmente agli occhi degli altri passeggeri, la sniffano.

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Equitazione: successo per la Milano Jumping Cup

Entusiasmo e grande partecipazione da parte dei milanesi, ma anche dei turisti e degli appassionati di equitazione, per la Frecciarossa Milano Jumping Cup all’Ippodromo Snai San Siro. In migliaia hanno assistito alle gare del weekend, approfittando dell’ospitalità degli organizzatori (Snaitech, Rcs Sport, Sport e Salute e Fise). Tante le star dell’equitazione presenti, dal numero uno al mondo Martin Fuchs a Steve Guerdat (oro a Londra 2012) fino agli azzurri Gaudiano, Chimirri, Bologni e Bicocchi, autore di una doppietta in apertura con la vittoria nei premi Snaipay e Vargroup. All’ippodromo non sono mancati neppure i vip: dal vice dg di Giorgio Armani Giuseppe Marsocci all’ad interista Alessandro Antonello, fino al Ceo di Pwc Giovanni Andrea Toselli, Andrea Mandoni gm di Beiersdorf e Pietro Diamantini di Frecciarossa, oltre al presidente di Rcs Mediagroup e del Torino Urbano Cairo. Presenti anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Beppe Sala e l’assessore comunale allo Sport Martina Riva. Senza dimenticare leggende dello sport come l’ex milanesita Daniele Massaro, l’ex campione olimpico di canoa Antonio Rossi, oggi sottosegretario regionale con delega allo Sport, Francesca Schiavone, vincitrice del Roland Garros 2010, e Tommaso Dotto, bronzo nella staffetta olimpica di short track. Grande emozione quando Marco Mancinelli, figlio di Graziano ‘la Leggenda’, monumento dell’equitazione mondiale e milanese doc, è sceso sul campo gara per consegnare la Coppa intitolata a suo papà; un omaggio alla grandezza di chi ha fatto la storia del rapporto tra uomo e cavallo. ANSA

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Ferrovie Nord Milano, Europa Verde: svendita treni guasti fotografia del collasso ferroviario lombardo

Ferrovie Nord Milano, Europa Verde: svendita treni guasti fotografia del collasso ferroviario lombardo. Si apprende dalla stampa che le Ferrovie Nord hanno messo in vendita due treni ATR 220 diesel (di fabbricazione polacca) comprati nel 2009 per 8 milioni di euro (con 3 milioni del Pirellone e 5 della provincia di Brescia) malfunzionanti fin dal debutto. Sono stati messi in vendita per 403 mila euro dopo 7 anni dal loro ritiro definitivo dalla circolazione sulla linea Brescia Edolo a cui erano stati destinati. La Lombardia è la regione con la più bassa puntualità dei treni, sotto l’85%, mentre la media delle altre regioni è superiore del 10% toccando il 95% e non smentisce la sua inefficienza anche nell’acquisto dei treni. E’ il caso dei due treni “Pesa” avvenuto senza gara d’appalto, fu definito dall’allora direttore di Ferrovie Nord Giuseppe Biesuz “un vero e proprio miracolo per la velocità con cui si concluse la transazione». I risultati si sono visti: costo dei treni doppio rispetto al prezzo di vendita degli identici “Pesa” acquistati dalle Ferrovie pugliesi Sud-Est e sempre guasti nonostante siano stati sottoposti a costosi interventi di manutenzione straordinaria. Ora, visti i risultati, ci sarebbe da accertare le responsabilità per danno erariale di chi ha acquistato i treni.Non solo, la Provincia di Brescia che aveva sborsato 5 degli 8 milioni “buttati letteralmente via” dovrebbe farsi restituire almeno almeno di una quota parte della svendita, ma questi sono talmente esigui rispetto all’esborso iniziale (circa il 5%), che in realtà si configura un caso evidente di danno erariale. La Provincia, avendo bruciato 5 milioni di € dei contribuenti, dovrebbe intraprendere una azione legale contro le Ferrovie Nord, indubbio soggetto responsabile del danno.

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Jobtech cerca 250 operai metalmeccanici in Lombardia: al via il digital recruiting day

Jobtech cerca 250 operai metalmeccanici in Lombardia: al via il digital recruiting day. Jobtech (https://jobtech.it), la prima agenzia per il lavoro completamente digitale nel panorama italiano, punta al reclutamento di 250 operai metalmeccanici da impiegare in aziende delle province di Milano e Monza-Brianza e, per trovarli, organizza un Digital Recruiting Day. Il prossimo 29 giugno avrà luogo un evento virtuale per intercettare figure con e senza esperienza ma desiderose di trovare lavoro in uno dei contesti più appetibili e recettivi del nostro Paese. Tra le figure ricercate si va dagli operai generici a quelli specializzati, dagli esperti di assemblaggio componenti ai saldatori, dagli addetti al confezionamento agli operai di produzione.  Durante l’evento verranno effettuati dei colloqui conoscitivi per conoscere meglio i candidati e i loro interessi in ambito lavorativo, in modo da riuscire ad indirizzarli alle aziende con opportunità in linea con le loro esperienze pregresse. Verranno, inoltre, forniti gratuitamente consigli e suggerimenti per rendere più efficace ed appetibile il curriculum vitae e organizzati dei mini training per condurre al meglio i colloqui con le imprese, per aumentare le opportunità di assunzione. L’obiettivo di Jobtech è migliorare i processi di incontro tra domanda e offerta di lavoro e, in quest’ottica, il processo di selezione è aperto a tutti, indipendentemente da età, sesso, competenze e nazionalità. «La ricerca attiva di lavoratori è parte integrante della nostra attività – dichiara Paolo Andreozzi, CEO e founder di Jobtech – ma per quanto riguarda il mondo degli operai specializzati ci sentiamo rivestiti di un impegno ancora maggiore, perché vogliamo fare la nostra parte in merito al tema della sicurezza sul lavoro, che vede questo segmento produttivo più penalizzato di altri. Siamo un’agenzia per il lavoro e abbiamo un ruolo strategico nel tutelare i lavoratori nel rispetto della contrattazione nazionale, promuovendo, al contempo, attività di formazione e di tipo assistenziale.» Per maggiori informazioni e per candidarsi è possibile visitare la pagina: bit.ly/recruiting-day-jobtech

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La surreale situazione del centrodestra che perde vincendo

La surreale situazione del centrodestra che perde vincendo. Perché l’ultima tornata elettorale si è chiusa positivamente ai numeri secondo la matematica: 58 comuni vinti a 38 per il centrodestra. Eppure tutti considerano l’ultima consultazione una vittoria del centrosinistra. Un paradosso messo in luce dal parlamentare milanese di Fratelli d’Italia Marco Osnato che ha pubblicato una tabella di YouTrend per chiarire la situazione agli elettori. L’unica vittoria è quella simbolica  della sinistra che riesce a strappare roccaforti storiche come Verona alla destra grazie le divisioni della destra stessa. O di una Monza dove l’apparentamento con i radicali ha probabilmente allontanato tutto il voto cattolico in una città dove conta ancora molto. E tra l’altro il Partito democratico può affermare, come si è affrettato qualcuno a dire, che in realtà la sinistra va meglio senza il Movimento 5 Stelle. D’altronde se non avessero partecipato al continuo assalto culturale al Movimento forse non sarebbe così. Intanto a guardare i numeri riproposti da Osnato, la crescita del Pd è soprattutto a scapito delle liste civiche: il centrodestra infatti conferma 54 sindaci su 58 totali che ne ottiene. Mentre sono le civiche che passano da 31 a 23. Lo spostamento al centro dunque premia il Pd che aggiungendo i Comuni in cui va in coppia con i 5 Stelle arriva alla ragguardevole somma di 53 Amministrazioni conquistate. Sempre 5 indietro, ma La surreale situazione del centrodestra che perde vincendo resta. Così come la guerra interna si ripropone con virulenza maggiore, perché chi vince nel 2023 vince almeno fino al 2030: chi governa l’Italia e la Lombardia nei prossimi 5 anni sarà stabilmente al centro della scena come solo Renzi dopo aver gestito la fase 2015. Alla fine chi ne uscirà in piedi nella sfida tra capi e capetti delle nuove destre?

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