Quando il degrado bussa alla porta

vassalloRiceviamo e pubblichiamo un agghiacciante racconto di insicurezza e degrado inviatoci dal candidato della lista Milano Popolare in Comune e nel Municipio 7 Franco Vassallo:

“Lunedì sera ero nel parcheggio sotto casa mia, proprio davanti al Parco delle Cave, quartiere di Quarto Cagnino, con il mio cane ed un amico a fare quattro passi e due chiacchere. Mentre passeggiavamo ho visto una scena che mi ha molto colpito. Un ragazzo, in evidente stato di alterazione, stava parlando da solo e prendendo a calci le macchine. Lo abbiamo ignorato, sperando che si calmasse. In quel momento stava arrivando un giovane padre con le sue bambine. Il balordo, a quel punto, ha smesso di prendersela con le macchine e si è avvicinato ai tre. Con la scusa di chiedere una sigaretta ha iniziato ad importunare l’uomo. Che, spaventato, si era interposto tra lo squilibrato e le bambine.

A quel punto non ho potuto esimermi e sono intervenuto, chiedendo gentilmente alla persona di smetterla. E da là è partita la discesa nella follia. L’uomo ha iniziato a minacciarmi di morte, facendo il segno della pistola e puntandomela alla tempia dicendo “Ti sparo, ti sparo alla tempia”. La polizia è stata chiamata, ma non è arrivata. Nemmeno dopo 30 minuti. Io ho mantenuto il sangue freddo, non ho ceduto alle provocazioni e alla fine è arrivata una coppia a calmarlo. Con le bambine in salvo, me ne sono andato anche io.

Alcune considerazioni: la sensazione è quella di impotenza. Non si sa come sia lecito reagire. Io sono un karateka ed ero ben conscio che se avessi alzato le mani avrei rischiato di passare dalla parte del torto. E questo è assurdo. Non ho iniziato io l’aggressione, c’erano di mezzo dei bambini. Perché dovrei sentirmi in colpa a intervenire? La risposta, purtroppo, è agghiacciante: perché questo sistema è costruito per togliere certezze agli onesti e dare tutela ai delinquenti. Mi sono visto nei panni dell’assessore di Voghera. E ho preferito andarmene. Questo è quello che dice la sinistra, no? Il monopolio della forza deve averlo la polizia. Perfetto. E se poi non esce?

E non mi lamento, badate bene, delle forze dell’ordine. Sono semplicemente oberate di lavoro, perché di casi come questo ce ne sono a tutte le ore ovunque. Dico però che se devo aver paura di difendermi, quelle due bambine erano a rischio. E questa cosa è inaccettabile.<come è inaccettabile che certi soggetti siano a piede libero. Non dico di metterli in galera se le condizione di salute, anche mentale, non lo consentono. Solo di tenerli in luoghi di cura. La riforma Basaglia è stata meritoria, ma non può diventare un fardello per la collettività.

Ultima riflessione: dire che a Milano non esiste una emergenza sicurezza e che nessun cittadino dovrebbe girare armato non è ridicolo. È direttamente manicomiale. Tipico di chi, chiuso nel proprio attico, guarda la città con occhio cinico e moralizzatore dall’alto in basso.”