28 Agosto 2019

Il mondo dei Preraffaelliti, in mostra a Palazzo Reale

In occasione della mostra “Preraffaelliti – Amore e desiderio”, aperta a Palazzo Reale fino al prossimo 6 ottobre, una rassegna cinematografica racconta al pubblico il contesto e i tempi, i drammi e le lotte, gli amori e gli scandali che hanno segnato la vita e l’opera degli artisti passati alla storia con il nome di Preraffaelliti. Dal 30 agosto all’8 settembre, presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano, in viale Fulvio Testi, la Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con il Comune di Milano|Cultura e il Sole 24 OreCultura, offre l’opportunità di un’esperienza complementare alla visita dei capolavori esposti in mostra a Palazzo Reale sul movimento artistico, con forti implicazioni storiche e sociali, fondato nella Londra del 1848 da sette studenti con l’obiettivo di liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla dipendenza dai vecchi maestri. Per la prima volta al cinema la serie televisiva “Desperate Romantics”, prodotta dalla BBC, che inquadra storicamente il contesto di nascita del movimento preraffaellita e approfondisce la storia personale e artistica dei fondatori Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt. Tra amori tormentati, scandali, fallimenti e trionfi, questi personaggi riusciranno a lasciare un segno incancellabile nella storia dell’arte ottocentesca. In calendario poi “The Young Victoria” di Jean Marc Vallée (2009), che racconta l’epoca in cui il movimento nasce e si afferma, e cioè il regno della regina Vittoria (1837-1901), periodo di grande stabilità politica ed economica, ma ricco di contraddizioni sociali e culturali spesso rappresentate nei loro dipinti. Molti membri della cerchia preraffaellita sono anche scrittori, e nelle loro opere si confrontano spesso con la letteratura da loro amata: da William Shakespeare, presente nella rassegna con la pellicola “Hamlet” di Kenneth Branagh (1996), al moderno Robert Browning, che è proposto nel film biografico “La famiglia Barrett” di Sidney Franklin (1934). La rassegna affronta inoltre temi diversi che emergono dalla mostra allestita presso Palazzo Reale: il riferimento dei Preraffaelliti al Medioevo italiano viene raccontato cinematograficamente attraverso il film muto restaurato “Dante e Beatrice” di Mario Caserini (1913), che per la prima volta porta sullo schermo “La Vita Nova di Dante”. Il film sarà proiettato con l’accompagnamento musicale dal vivo di Antonio Zambrini. Un altro tema profondamente sentito dal movimento è l’emancipazione della figura femminile, a cui all’epoca non era concesso di amare liberamente, ma veniva imposto un matrimonio che garantisse sicurezza sociale ed economica, per sé e per la propria famiglia di origine. Il film di Richard “Laxton Effie Gray – Storia di uno scandalo” (2014), racconta appunto la lotta di Effie Gray, moglie del critico d’arte John Ruskin, per ottenere l’annullamento del matrimonio e sposarsi poi, come avvenne nel 1885, con il pittore Millais. Proprio la campagna da parte della confraternita per una maggiore eguaglianza dei diritti condusse gli esponenti a rappresentare le figure femminili come forze potenti, misteriose e dee incantatrici. A questo proposito è stato scelto il film “Il mistero di Galatea” (1918), mai proiettato a Milano (e impreziosito, di nuovo, dall’accompagnamento live del Maestro Zambrini) di Giulio Aristide Sartorio, pittore simbolista, che non solo racconta la donna come figura mitologica, ma in cui ritroviamo molteplici citazioni iconografiche ai quadri preraffaelliti. Presentando alla cassa del MIC il biglietto di ingresso alla mostra sarà possibile accedere gratuitamente alle proiezioni della rassegna, mentre presentando alla biglietteria di Palazzo Reale la Cinetessera 2019 si otterrà l’ingresso ridotto alla mostra (€ 12 invece di € 14). MIC – MUSEO INTERATTIVO DEL CINEMA – Viale Fulvio Testi 121 – 20162, Milano (MM5 Bicocca) T 0287242114 / info@cinetecamilano.it / www.cinetecamilano.it BIGLIETTI Intero: € 6,50; ridotto con *Cinetessera: € 5; bambino + adulto € 7; dai 16 ai 19 anni ingresso gratuito *Cinetessera valida fino al 31 dicembre 2019: costo €10. Il biglietto di ingresso consente: la visita al MIC, la possibilità di assistere alla proiezione cinematografica giornaliera e la visita guidata nel Nuovo Archivio Storico dei Film, effettuabile da martedì a domenica alle ore 16.30.  

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Codice rosso antiviolenza, tribunali in difficoltà

A venti giorni dall’entrata in vigore del cosiddetto codice rosso, la nuove legge a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, gli uffici della Procura di Milano e, in particolare, quelli dei pm di turno sono stati sommersi, stando a quanto riferito da fonti giudiziarie, da “una marea” di segnalazioni di presunti abusi, violenze o atti persecutori, giorno dopo giorno. E ciò ha causato ovviamente alcune “difficoltà” nella gestione di segnalazioni e denunce, con conseguente aumento di fascicoli da seguire, e i vertici della Procura stanno, dunque, lavorando in questi giorni per far fronte al boom di notizie di reato. Tra i punti principali della nuova legge, infatti, oltre all’aumento delle pene, c’è l’obbligo per la polizia giudiziaria di comunicare al magistrato (il pm di turno) le notizie di reato di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate avvenute in famiglia o tra conviventi. E le vittime, secondo le nuove norme, devono essere sentite dal pm entro 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato.  

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Muratore muore per overdose in un ostello di Lambrate

Un muratore di 47 anni è stato trovato senza vita, con una siringa nel braccio sinistro, nel bagno di un ostello in via Rimembranze di Lambrate. A scoprire il corpo, attorno alle 10.45, è stato un nigeriano di 28 anni che lavora nella struttura come addetto alle pulizie. E’ stato lui a dare l’allarme al 112 e a raccontare ai carabinieri del nucleo Radiomobile di aver trovato il cliente in uno dei bagni in comune. Si chiamava Fabrizio Fusco il carpentiere morto per overdose, aveva precedenti per reati contro il patrimonio e per droga, era sdraiato sul pavimento con una ferita al volto dovuta probabilmente alla caduta, accanto a lui c’era un kit per prepararsi una dose. Non ci sono molti dubbi sul decesso dovuto a overdose. La vittima risultava aveva una lunga storia di tossicodipendenza e aveva tentato senza successo un percorso di riabilitazione presso laComunita’ del Giambellino, una struttura terapeutico-riabilitativa per persone con problemi di dipendenza. Resta da chiarire il motivo della sua presenza nella struttura, intanto i carabinieri hanno sequestrato il suo cellulare nella speranza di trovare elementi utili. Secondo i dati della Direzione centrale per i servizi antidroga del Viminale, lo scorso anno in Lombardia sono stati registrati almeno 32 decessi per overdose, di cui 9 a Milano. Il numero, che sarebbe parziale in quanto risulta impossibile avere la certezza di tutti gli episodi, segna un aumento del 128% rispetto al 2017. Rettifica Su richiesta del legale della famiglia Fusco pubblichiamo le seguenti precisazioni: “le cause del decesso del sig. Fusco Fabrizio sono ancora tuttora al vaglio della Procura della Repubblica di Milano che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti e che è in attesa di conoscere gli esiti degli esami disposti sulla salma. Ad oggi, nonostante l’esame post mortem disposto dall’Autorità Giudiziaria ed eseguito dal consulente tecnico designato, non sono ancora state accertate le cause del decesso (e men che meno che trattasi di morte da overdose), giacché il Consulente tecnico si è limitato nella diagnosi necroscopica di causa di morte di indicare: Acuta insufficienza di circolo. Inoltre, allo scopo di non alimentare tesi estemporanee, la famiglia fa sapere che il congiunto scomparso si trovava presso l’ostello dove è stato ritrovato privo di vita (tra l’altro prenotato e pagato da uno dei familiari) perché era in attesa di prendere possesso di un appartamento che si sarebbe liberato da lì a pochi giorni. Allo stesso modo, non vi è alcuna prova del fatto che il sig. Fabrizio Fusco sia stato ritrovato privo di vita con l’ago di una siringa ancora infilato nel braccio“.  

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Senza biglietto aggredisce controllore e agenti

Un uomo di 28 anni è stato arrestato dalla polizia dopo aver prima spintonato un dipendente dell’Atm che lo aveva sorpreso senza biglietto e poi aver aggredito un poliziotto nel mezzanino della stazione della metropolitana di Cordusio. E’ accaduto attorno alle 14.30 di ieri. Il controllore lo ha fermato per verificare se avesse il titolo di viaggio ma il viaggiatore lo ha minacciato e spinto via nel tentativo di sottrarsi al controllo. Poco dopo sono arrivati due poliziotti ma il 28enne non si è calmato e ha reagito al tentativo di identificazione, spingendo uno dei due agenti di 30 anni che ha riportato una distorsione alla caviglia giudicata guaribile in 8 giorni. L’uomo è stato infine arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. ANSA  

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Aggrediscono cameriere e agenti, in un’intera famiglia in manette

Un’intera famiglia è stata fermata dalla polizia dopo aver aggredito un cameriere di un locale in corso Garibaldi 104, e aver danneggiato l’interno del bar al culmine di una lite scoppiata dopo ore di provocazioni gratuite. Una donna di 40 anni e sua figlia di 23 sono state arrestate per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale (un agente che nel tentativo di bloccarle ha riportato contusioni giudicate guaribili in 5 giorni) mentre il figlio di 17 anni è stato denunciato e il tribunale ha disposto il suo affidamento. Secondo quanto denunciato dai presenti, la famigliola si è seduta ai tavolini del bar attorno alla scorsa mezzanotte e mezza e da subito ha iniziato a essere molesta nei confronti degli altri clienti. In particolare i testimoni hanno detto di aver avuto l’impressione che stessero cercando un pretesto per litigare. Alle 2 il cameriere si è avvicinato per avvertire che il locale era in chiusura e il 17enne lo ha colpito con una manata al volto. Il dipendente è rientrato per chiedere aiuto e in quel momento sono arrivati i tre clienti che hanno infranto bottiglie e altre suppellettili. Neppure l’arrivo di due volanti della polizia eè servito per calmare i tre, che sono stati bloccati solo grazie all’uso dello spray al peperoncino. I tre italiani, che hanno precedenti specifici e vivono a Milano, non hanno spiegato il motivo del loro comportamento. ANSA  

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Picchia donna perché glielo hanno detto gli alieni

“Mi dispiace aver aggredito quella donna, è colpa degli alieni e delle voci nella mia testa“. Questa la spiegazione che un uomo di 36 anni ha dato agli agenti che lo hanno identificato dopo aver colpito con due schiaffi una sua conoscente di 37 anni che stava bevendo un caffè in un bar in viale Montenero. E’ accaduto alle 16 di ieri, la donna era in compagnia di un’amica quando è stata picchiata senza motivo dal 36enne che poi è scappato via senza fornire spiegazioni. La donna si è riservata di denunciarlo ma ha comunque indicato ai poliziotti l’identità dell’aggressore che a quel punto ha parlato di alieni e voci nella sua testa. ANSA  

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