Cargo city Malpensa: Sala fermi la distruzione di 44 ettari di verde

Cargo city Malpensa: Sala fermi la distruzione di 44 ettari di verde. Il candidato alle elezioni regionali di Verdi-Sinistra per Majorino Presidente a Milano e a Monza e la co-portavoce di Europa Verde la deputata Eleonora Evi a proposito della menifestazione odierna per salvare il Parco del Ticino hanno detto. Il Master Plan 2035 non fa tesoro dei già numerosi errori di SEA nella programmazione e gestione di Malpensa 2000 fin dalla sua nascita. Scalo sovradimensionato sottoutilizzato per anni e ancora con abbondanti capacità sia per il traffico passeggeri che merci. Sbaglia il Comune di Milano (azionista di controllo di Sea) a proporre una seconda Cargo city oltretutto fuori dal sedime aeroportuale che danneggerebbe irrimediabilmente la brughiera e la biodiversità del Parco del Ticino. Dal punto di vista trasportistico con la crisi economico/energetica e la de-globalizzazione la domanda di traffico merci attuale futura non giustifica il nuovo investimento e ci si chiede perchè il sindaco di Milano lasci Sea ad insistere su questa strada. Con i numerosi piani di sviluppo del cargo merci approvati dalla regione (fuori da ogni logica programmatoria ) nell’area lombarda di Bergamo (Orio al Serio) ,Parma e Brescia(Montichiari) a maggior ragione la Cargo city della brughiera non garantirebbe la redditività degli investimenti ma favorirebbe solo azioni speculative ai danni del territorio senza assicurarne lo sviluppo economico.