30 Luglio 2019

Festa boliviana in corso Buenos Aires, protestano i commercianti

Sabato 10 agosto corso Buenos Aires resterà chiuso al traffico da piazza Argentina a via San Gregorio dalle 12 alle 17 per permettere di celebrare una ricorrenza cara alla comunità boliviana. Lo lo rende noto Gabriel Meghnagi, Presidente della rete associativa vie di Confcommercio Milanocon il coordinamento dei Duc (Distretti urbani del commercio) e presidente di Ascobaires, lamentando il fatto che i commercianti sono stati messi di fronte al “solito fatto compiuto” dal Comune e dal Municipio 3. L’atto comunale pubblicato sull’Albo Pretorio online dà parere favorevole a un’istanza inoltrata dal Comando Decentrato 3 – Ufficio Manifestazioni, su richiesta di “Oganizzazioni ed Organismi Extra Territoriali – Consolato Generale della Bolivia“. Nel documento non si specifica la manifestazione. Si tratta, probabilmente, della celebrazione della festività della Madonna di Urkupina, la Vergine dell`Integrazione. “L’esigenza di festa della comunità boliviana è ovviamente legittima – ha spiega Meghnagi – ma invece è inaccettabile il metodo dell`Amministrazione comunale, così come è già successo in passato. Nessuna informazione preventiva. Ed anche il giorno scelto. Ancora un sabato chiuso alla viabilità. Sarebbe meglio consultarci e individuare come data alternativa la domenica. Perché, invece, scegliere sempre il sabato? Perché quest`accanimento su un giorno importante per il commercio? Per i negozi e i pubblici esercizi di corso Buenos Aires sabato 10 agosto, come affluenza, è alla pari di un sabato di giugno o luglio. Quest`anno forse anche di più per una possibile maggiore presenza di turisti e con l`obiettivo di recuperare un po` di fatturato visto l`andamento non proprio esaltante dei saldi estivi partiti troppo tardi“. “Con la chiusura al traffico sabato 10 agosto – conclude Meghnagi – per le attività commerciali di corso Buenos Aires il danno è certo“.  

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Aprono il tendone Vacanze a Milano e la centrale operativa per l’assistenza alle persone più fragili

Una centrale operativa unica in via San Tomaso per gestire le richieste di intervento, diverse attività ricreative e il tradizionale tendone di Vacanze a Milano in piazza del Cannone. Parte la seconda fase del Piano socialità del Comune di Milano che si occupa di monitorare e assistere le persone più fragili che, complici il caldo e le vacanze estive dei familiari, possono trovarsi in difficoltà o sentirsi più sole. Quest’anno l’Assessorato alle Politiche sociali e abitative coinvolgerà nella realizzazione del piano anche i comitati inquilini delle case popolari. Ai 78 Comitati delle case di proprietà comunale gestite da MM e alle 23 Autogestioni l’assessore Gabriele Rabaiotti si è rivolto direttamente con una lettera proponendo una collaborazione più stretta nel monitoraggio delle persone più fragili che vivono nei complessi di edilizia residenziale pubblica al fine di segnalare eventuali situazioni di difficoltà per favorire l’intervento tempestivo dei servizi sociali territoriali. La stessa comunicazione è stata indirizzata ai comitati inquilini delle case ALER. Alla lettera è allegato anche il programma delle attività ricreative del piano. “Crediamo moltissimo – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – nella collaborazione virtuosa tra cittadini e istituzioni per la buona riuscita del piano socialità che quest’anno vedrà un’azione di sensibilizzazione molto più forte nelle case popolari, dove spesso si concentrano le fasce più fragili della popolazione. Quello messo in campo dal Comune di Milano è uno dei piani contro la solitudine e per la socialità più robusti realizzati in Italia, con il coinvolgimento di oltre mille operatori pubblici e privati”. Tutto pronto anche per Vacanze a Milano in piazza del Cannone, dove è stato allestito il tradizionale tendone dedicato a chi trascorrerà l’estate in città. Musica, balli, tornei di carte, cabaret, gare di poesia e giochi a premi sono alcune delle attività che verranno organizzate sulla pista, ampia 450 metri, fino all’1 settembre, dalle 15 alle 23. In via San Tomaso sarà allestita una centrale operativa che coordinerà l’assistenza domiciliare. Da qui gli assistenti sociali, gli operatori e i tirocinanti del Celav (Centro di mediazione al lavoro) inseriti nell’organico dell’Assessorato alle Politiche sociali e abitative per contribuire al piano della socialità valuteranno le richieste e attiveranno gli interventi necessari. Per richiederli basta telefonare al numero 800 777 888 attivo dalle 8 alle 19, sette giorni su sette. Durante la prima fase del piano socialità, partita ad inizio giugno, sono state già 4.524 le prestazioni erogate, tra cui la consegna dei pasti, il supporto per la cura della casa e della persona, l’accompagnamento alle visite mediche, il sostegno relazione. Si tratta di un importante incremento rispetto allo stesso periodo dello stesso anno, quando le prestazioni richieste e fornite erano state circa tremila. Il Comune rivolge inoltre un’attenzione particolare anche ai senza dimora che possono trovarsi in difficoltà a causa delle alte temperature. Oltre alle unità mobili notturne e diurne che il Comune mette in campo, in collaborazione con le associazioni del Terzo settore, per monitorare la situazione di chi rifiuta l’accoglienza nei centri, è attivo il numero 0288447646 per le segnalazioni da parte dei cittadini. Palazzo Marino è inoltre convenzionato con una decina di centri diurni attrezzati affinché chi non ha una casa possa avere un posto dove stare al fresco, usufruire dei servizi igienici, delle docce e mangiare. Anche quest’anno, oltre all’assistenza domiciliare, verranno garantite una serie di attività sociali per coinvolgere chi resta in città durante l’estate. Si svilupperanno, ad esempio, percorsi tematici, visite guidate (visita a Casa Boschi Di Stefano, passeggiate botaniche a Villa Lonati, percorso nei parchi con le GEV, navigazione sui navigli) e gite (al Castello di Bardi, a Chiavenna, a Castello di Varzi). Saranno messe a disposizione, inoltre, alcune centinaia di ingressi gratuiti per i cinema e le piscine, organizzati pranzi e diverse iniziative in collaborazione con il servizio dei custodi sociali. Rimangono aperti anche ad agosto 25 centri socio-ricreativi che, oltre allo svago per i 15mila soci, mettono a disposizione per oltre 600 cittadini posti per pranzi, cene, merende e pomeriggi danzanti. Presso la sede dell’Assessorato (ingresso da via Palermo), infine, tutte le mattine, si distribuiranno latte e giornali.  

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Dal 30 agosto al 15 settembre la Festa de l’Unità al Corvetto

Si terrà da venerdì 30 agosto a domenica 15 settembre nell’area dell’ex discoteca Karma/ex Parco delle Rose di via Fabio Massimo 36 la Festa de l’Unità di Milano Metropolitana. Lo ha annunciato il Pd meneghino spiegando che “sarà la prima Festa sostenibile e plastic free” e che “i quindici giorni di dibattiti, presentazioni di libri, approfondimenti sulla politica e sulla cultura, buona cucina, i concerti in collaborazione con Arci e molto altro” avranno come slogan “Qui c’è clima di futuro“. “Due le novità importantissime di questa edizione, la location e la sfida della sostenibilità: quest’anno abbiamo scelto di organizzare la Festa nel quartiere del Corvetto, in un’area che è stata messa a bando dal Comune di Milano per essere riqualificata. Una scelta, ovviamente, non casuale” ha spiegato la segretaria dei dem milanesi, Silvia Roggiani, aggiungendo che si tratta di “Milano sta vivendo un momento magico sotto molti punti di vista e la vittoria nell’assegnazione delle Olimpiadi del 2026 continua a far sognare la città: come PD Milano Metropolitana però non vogliamo perdere la nostra vocazione, andare anche nei luoghi più difficili della città e con loro creare occasioni di aggregazione, cultura e comunità“. “Non ci accontentiamo di questo, perché oggi per noi la vocazione è duplice: da una parte quella di offrire occasioni di riscatto alle aree più periferiche della città, e dall’altra essere all’altezza della sfida ambientale, per essere coerenti conMilano e le scelte coraggiose dell’amministrazione” ha proseguito Roggiani, sottolineando “ecco perché abbiamo deciso di organizzare una festa sostenibile e plastic free“. Al bando quindi piatti, bicchieri, cannucce e posate di plastica, e inoltre, “per toccare con mano la sostenibilità“, i visitatori della Festa potranno partecipare a laboratori esperienziali, come quello sul riuso creativo degli oggetti casalinghi o quello alimentare. “Tutto questo – ha concluso la segretaria metropolitana – sarà possibile grazie al lavoro delle magliette gialle, i nostri instancabili volontari, e grazie ad una collaborazione con le associazioni del territorio e al forte coinvolgimento di tanti cittadini e realtà locali“.  

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Baby gang rapinava negozi e ambulanti in Lambrate, arrestati

Cinque minorenni, tutti tra i 15 e i 16 anni sono stati arrestati nel corso di un’operazione del commissariato di Lambrate. I ragazzini sono accusati di una serie di violente rapine ai danni di venditori ambulanti e gestori di minimarket. Per tutti e 5 è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e sono quindi destinati al penitenziario minorile Beccaria. Nel loro mirino c’erano i minimarket gestiti da stranieri, prevalentemente cinesi e bengalesi, più restii a denunciare. Entravano, rubavano la merce e aggredivano, anche con armi, i titolari dell’attività. Alle spalle, sospensioni da scuola e famiglie assenti. E’ il ritratto della baby gang arrestata dall’Ufficio reati contro la persona del commissariato di Lambrate, a Milano: quattro ragazzi e una ragazza (fidanzata con uno dei maschi), età tra i 14 e i 16 anni, tutti italiani fatta eccezione per un pakistano. A loro ieri gli agenti hanno notificato altrettante misure di custodia cautelare. Due di loro sono stati associati al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano (uno vi si trovava già per fatti analoghi), mentre gli altri 3 sono stati portati in comunità. Alla baby gang vengono contestati quattro episodi di danneggiamenti e rapine in esercizi commerciali, tutti risalenti al mese di aprile 2019. Ma le segnalazioni, nel quartiere di Lambrate dove operavano, erano cominciate già da febbraio. Il modus operandi era sempre lo stesso: entravano nel minimarket, rubavano vino, alcolici e snack e poi si accanivano “in maniera brutale”, come spiegano dalla Questura, sui proprietari del negozio. Un ‘capo’ che più degli altri trascinava il gruppo c’era, ma l’azione era messa in atto da tutti allo stesso modo. Durante uno degli episodi ricostruiti dagli inquirenti, dopo la rapina la gang ha preso a pugni il titolare e ha spinto a terra una persona anziana presente nel locale. In un altro caso è stata aggredita anche la moglie bengalese del proprietario del minimarket: la donna, “in evidente stato di gravidanza” come la descrive la polizia, è stata presa a pugni sulla pancia, ma non ha perso il bambino. Un’altra volta ancora il gruppetto si è accanito sul titolare dell’attività sbattendolo contro la porta d’entrata. Spesso i ragazzini erano armati di coltelli, per minacciare o aggredire. La baby gang era ormai conosciuta in tutto il quartiere di Lambrate, anche perché i suoi componenti frequentavano le scuole medie in zona. Gli stessi istituti avevano già provveduto a segnalare i ragazzini, che anche in classe tenevano “atteggiamenti da predatori“, come li definisce un inquirente, tanto che alcuni erano stati sospesi e allontanati più volte da scuola. A giugno solo uno è stato ammesso agli esami di terza media, mentre gli altri quattro sono stati bocciati. Non tutti provengono da contesti familiari di degrado, nonostante alcune situazioni fossero già attenzionate dai servizi sociali. Il comune denominatore era però l’assenza di una figura genitoriale in grado di seguirli adeguatamente. AdnKronos  

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L’inesorabile crescita delle strisce blu

L’inesorabile crescita delle strisce blu. E’ il fenomeno silenzioso che accompagna l’allungamento delle metropolitane e nel contempo crea quasi più disagi dell’aumento del biglietto a due euro. In migliaia hanno provato a opporsi al cambiamento cromatico della segnaletica orizzontale, ma non ci sono mezzi reali per opporvisi: la normativa infatti è molto chiara e stabilisce che l’avvicinarsi di infrastrutture importanti rende una certa zona di alto interesse urbanistico, vale a dire una zona in cui non valgono le stesse regole che in quelle “normali”. Una delle regole che non vale è proprio il necessario equilibrio tra strisce bianche e strisce colorate. Possono diventare tranquillamente solo gialle e blu, colori che per i residenti si equivalgono. Tutto questo rende i cittadini molto incazzati, ma molto inermi: sembra proprio di tornare a fine Ottocento quando frotte di contadini tentavano di opporsi alle ferrovie che attraversavano i continenti. Una sfida persa fin dal principio per i contadini ovviamente. Oggi il problema però si ripropone in via Piranesi e dintorni e in via Bezzi e dintorni, proprio quelle vicine alla nuova Metropolitana 4. I cittadini sono allarmati soprattutto per il rischio di chi è partito tranquillo lasciando la sua auto sulle strisce bianche: il cambiamento infatti potrebbe rappresentare per lui o lei una raffica di multe al ritorno dalle vacanze, se non addirittura la rimozione della macchina. Un bello scherzo per chi torna rilassato dalle ferie estive: guarda e l’auto non è più dove l’ha lasciata. Il primo pensiero sarebbe un furto e se davvero il responsabile fosse invece il carro attrezzi non sarebbe poi così lontano dalla verità. Il Comune infatti come un mariuolo avrebbe aspettato che l’incauto milanese si spostasse sulla spiaggia per poi prendergli la macchina e restituirgliela solo dietro compenso. A Palazzo Marino è meglio che ci pensino, magari con una direttiva ad hoc per la polizia locale: già sarebbe imbarazzante spiegare certe verniciate alle auto viste negli anni scorsi, figuriamoci una montagna di multe e rimozioni rifilate alla chetichella. In fondo lo scopo dovrebbe essere migliorare la viabilità e la vivibilità, non taglieggiare vacanzieri.

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