La 37° Biker Fest Internazionale raccontata dall’influencer Pheneasi

La 37° Biker Fest Internazionale raccontata dall’influencer Pheneasi. Cappello cowboy e stivaletti texani, è il nuovo ambasciatore della cultura biker che con il suo canale YouTube sta portando un po’ di America in Italia. Si chiama Pheneasi, è di Milano, ma a vederlo non si direbbe. Harley-Davidson e anelli sulle dita, è un biker di quelli che amano la vita on the road. Da poche settimane ha aperto il suo canale sulla piattaforma di Google e di weekend in weekend sta documentando i principali motoraduni ed eventi della custom culture.

Lo abbiamo visto a Lignano Sabbiadoro dove ha documentato la 37° Biker Fest Internazionale, tra US cars e moto custom ha partecipato anche come giurato per il secondo anno consecutivo al principale Pin-Up Contest in Italia.

Potrebbe definire la biker fest di quest’anno come un successo?

Beh questo possono dirlo solo gli organizzatori, ma sia da utente, sia da giurato del Pin-Up contests posso dire solo una parola: fantastico. E’ stato incredibile vedere una biker fest così piena di gente, così colorata, davvero una boccata d’aria fresca dopo gli ultimi anni di covid. Sono accorsi turisti dall’austria, slovenia, abbiamo incontrato persone da mezza europa. Respirare queste emozioni è qualcosa di indescrivibile, e non mi riferisco alla gomma bruciata nei burnout.

Quale impatto ha un evento del genere sull’economia locale?

Sicuramente un impatto positivo, allunga la stagione turistica anticipandola, stessa cosa la Bike Week di settembre, ma sono tanti gli eventi che hanno questo risultato. I motoraduni e gli eventi motociclistici in generale hanno il potere di trainare un importante indotto locale, la Biker Fest con i suoi 37 anni di storia ne è un esempio. Provate a prenotare un hotel nello stesso periodo in qualsiasi località balneare italiana e non troverete strutture al completo. Anche eventi più piccoli hanno un effetto importante, ad esempio lo Sporty Meeting a Grazzano Visconti è un esempio di come un paesino in stile medievale possa animarsi grazie alla custom culture.

Quale tipo di contenuto digitale può raccontare meglio un evento di questo genere?

Gli eventi vanno vissuti, ma anche ricordati, per questo motivo dopo anni sui social a documentare eventi con brevi video, ho deciso di lanciarmi su YouTube. Un bel video da 15 – 20 minuti è in grado di fare immergere gli utenti all’interno dell’evento, vedere le edizioni precedenti crea l’aspettativa in quello futuro, la cosiddetta hype.

E poi ovviamente il video è un bel ricordo, vedere il proprio mezzo ripreso in un video genera sempre un certo orgoglio, perché sia che tu abbia una U.S. car o una moto custom, una delle cose che preferisci è farla vedere.

La community harley-davidson come è rappresentata nel mondo digitale?

In Italia molto poco, per questo motivo i video che carico hanno già raggiunto migliaia di visualizzazioni. E’ un mondo molto popolato, quello degli amanti di Harley-Davidson e della cultura biker in generale, però è sotto-rappresentato nel web.

Pochi creators, pochi canali, e soprattutto pochi contenuti italiani che invoglino giovani e meno giovani a partecipare a questo contesto molto positivo. Di recente YouTuber come Jack_nbc si sono avvicinati al mondo Harley ed è stato bello vedere nuovi contenuti in questo piccolo universo.

Come ha sviluppato la passione per l’Harley-Davidson?

Andavo ad EICMA fin da piccolo, guardavo le moto con mio papà. Lo step successivo sono stati i motoraduni e gli autoraduni, da lì alla prima custom il passo è stato breve: una bellissima Keeway Superlight 125 che porto nel cuore.

L’ho smontata tutta e mi sono divertito a modificarla, ma poi la voglia di Harley era troppo forte. Il mito mi ha “chiamato” e ho scelto il mezzo giusto per vivere lunghi viaggi on the road in coppia, il mio TriGlide Ultra.