Nome dell'autore: Osservatore Capitolino

Notizie da Roma e dintorni.

Manifestazione per la legge Zan

“Questo è un successo per la democrazia che dimostra che l’Italia è un Paese civile e la stragrande maggioranza delle persone vuole una legge che tuteli le persone più vulnerabili”. Così il deputato del Pd, Alessandro Zan, promotore dell’omonimo disegno di legge contro l’omotransfobia ha parlato della manifestazione in corso a Milano per chiedere al più presto l’approvazione della legge. “Le persone e i cittadini vogliono far sentire la loro voce e chiedere alle istituzioni di approvare una legge di civiltà. – ha aggiunto – Questa non è una legge sulle minoranze ma contro i crimini di odio. Tutti potrebbero essere colpiti da questi crimini per questo è importante approvarla”. Dopo questa manifestazione “mi aspetto che il Senato continui la discussione della legge in modo ordinato e civile a partire dalla commissione. Senza sotterfugi e ostruzionismi. Senza utilizzare le prerogative di qualcuno per limitare la discussione democratica al Senato – ha concluso -. Che, come è stato fatto alla Camera, ci sia una discussione civile e franca anche al Senato senza comprimere il dibattito per portare a casa il prima possibile una legge che l’Italia aspetta da trent’anni”. Sono 8 mila, secondo quanto riferito dagli organizzatori dal palco della manifestazione, le persone che stanno partecipando alla manifestazione di Milano promossa dai Sentinelli per chiedere l’approvazione del ddl Zan, che sista svolgendo all’Arco della Pace. “Grazie è un numero enorme, gigantesco sappiamo che può essere pericoloso perché può essere facile strumentalizzare una folla così – hanno detto -, state a distanza di sicurezza”. ANSA

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Arrestato uomo sospettato di quattro incendi

Domenica mattina, i Carabinieri della Stazione Milano Porta Monforte hanno arrestato un 41enne di Milano, disoccupato, con precedenti per reati contro il patrimonio. L’uomo, fermato all’alba in via Lomellina mentre tentava di nascondersi tra le autovetture, è gravemente indiziato di aver incendiato un’edicola di viale Corsica gestita da cittadini sudamericani, dove, nei mesi precedenti, si erano verificati altri tre casi analoghi. Nella circostanza, le fiamme, spente grazie ai Vigili del Fuoco, hanno gravemente danneggiato la struttura e la merce. I Carabinieri, insospettiti dallo strano atteggiamento dell’uomo, peraltro rintracciato a breve distanza e a pochi minuti dall’evento, e dal fatto che non solo emanasse un forte odore di bruciato ma anche che le sue mani fossero sporche di fuliggine, lo hanno dapprima accompagnato in caserma, dove personale del Nucleo Investigativo Antincendi ha rilevato la presenza di tracce di combustione sui vestiti e sugli effetti personali. Sottoposto a perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di accendini, di diverse confezioni di “diavolina accendifuoco”, di una bottiglia contenente liquido infiammabile nonché di  un giubbotto nelle cui tasche sono stati rinvenuti anche uno spray infiammabile, frammenti di diavolina e fazzoletti impregnati di liquido infiammabile, del tutto simili a quelli che l’indagato, poi riconosciuto attraverso l’analisi delle immagini di un impianto di videosorveglianza, indossava in occasione dell’incendio verificatosi lo scorso 21 marzo.  Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare le eventuali responsabilità dell’uomo nella commissione di altri incendi avvenuti nella zona.

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Commercialisti: successo per SURE, la cassa integrazione europea

Commercialisti: successo per SURE, la cassa integrazione europea. Confermato il successo di SURE, lo strumento da 100 miliardi di euro concepito per proteggere i posti di lavoro e i redditi colpiti dalla pandemia di Covid-19.  Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica “Attività Internazionale” 2021_04_01_International update n. 6_2021, una analisi approfondita sulle misure economiche adottate in ambito europeo ed internazionale per contrastare la pandemia. Nel documento attenzione puntata sul rapporto della Commissione europea sull’utilizzo di SURE ha fornito un ottimo riscontro, confermando lo strumento da 100 miliardi di euro,  come fondamentale nella strategia UE per proteggere i lavoratori e limitare le conseguenze socioeconomiche della pandemia, i prestiti erogati finora hanno infatti consentito un notevole risparmio in termini di interessi e finanziato le misure a sostegno dell’occupazione. La relazione evidenzia che nel 2020 lo strumento ha sostenuto tra i 25 e i 30 milioni di persone, vale a dire circa un quarto del numero totale di persone occupate nei 18 Stati membri beneficiari. Si sono poi avvalse di SURE tra 1,5 e 2,5 milioni di imprese colpite dalla pandemia, che hanno così potuto mantenere i propri lavoratori. La Commissione ha pubblicato nei giorni scorsi un documento di lavoro contenente i risultati della valutazione degli aspetti procedurali e giurisdizionali del controllo delle concentrazioni svolto dall’UE, la valutazione ha analizzato in particolare l’efficacia delle soglie basate sul fatturato nell’individuare le concentrazioni che potrebbero avere un impatto significativo sulla concorrenza nel mercato interno e l’adeguatezza delle misure di semplificazione già introdotte. Il Consiglio europeo inoltre ha adottato nuove norme finalizzate a potenziare la cooperazione amministrativa nel settore fiscale e affrontare le sfide poste dall’economia digitale, tali norme riguardano le piattaforme che operano all’interno ma anche all’esterno dell’Unione e consentiranno alle autorità fiscali nazionali di individuare i redditi percepiti attraverso gli strumenti digitali, definendo i relativi obblighi fiscali. L’Unione Europea ha recentemente approvato una nuova normativa, che entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2021, allo scopo di garantire la parità di condizioni alle imprese UE e la semplificazione dell’IVA per quelle impegnate nell’e-commerce transfrontaliero, tra gli effetti attesi dall’applicazione delle nuove disposizioni un aumento delle entrate pubbliche, la riduzione delle frodi, un maggior numero di pagamenti dell’IVA nonché il loro adeguamento alla digitalizzazione dell’UE. Chiude l’informativa una sezione dedicata ai webinar sulle tematiche di più stretta attualità in programma nei prossimi mesi.

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Promos Italia presenta a Cosenza il piano per l’internazionalizzazione delle imprese

Promos Italia presenta a Cosenza il piano per l’internazionalizzazione delle imprese. Aiutare le imprese a raggiungere i mercati globali, favorire l’attrazione degli investimenti esteri sul territorio e incrementare i flussi turistici internazionali, sono gli obiettivi del Piano di sviluppo per l’Internazionalizzazione presentato il 25 marzo, presso la sede della Camera di commercio di Cosenza, da Promos Italia, l’Agenzia nazionale del sistema camerale per l’internazionalizzazione, che ha sede a Milano. Si rivolge alle imprese del territorio locale. Lo ha presentato il direttore di Promos Italia, Alessandro Gelli, alla giunta camerale, presieduta da Klaus Algieri . La Camera di Commercio di Cosenza è socia di Promos Italia dallo scorso mese di luglio e Promos Italia ha aperto proprio a Cosenza la sua unità locale a servizio del Mezzogiorno. All’interno del Piano di Sviluppo sono previste azioni per promuovere l’export tradizionale e l’export digitale, attività di accompagnamento all’estero precedute da export check up, corsi di formazione, percorsi per operatori turistici per promuovere la meta Calabria a livello internazionale. Per il presidente Algieri, “Diamo un contributo importante al processo di internazionalizzazione delle nostre imprese e alla valorizzazione dell’immenso patrimonio naturalistico e culturale del nostro territorio”. “Il nostro obiettivo – spiega Alessandro Gelli, direttore di Promos Italia – è mettere a disposizione delle imprese i migliori strumenti per rafforzare o sviluppare i processi di internazionalizzazione e per valorizzare al meglio le eccellenze del territorio”.

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Letta, con il suo arrivo alla guida del PD, ha dato il colpo di grazia alla sinistra

Letta, con il suo arrivo alla guida del PD, ha dato il colpo di grazia alla sinistra. Enrico Letta è il nuovo Segretario del Partito Democratico, che qualcuno ancora definisce di sinistra, ma che di sinistra ha ben poco, anzi nulla, se per sinistra si intende la difesa delle classi proletarie e dei lavoratori e non il falso perbenismo e giustizialismo, che spesso è proprio di quell’atteggiamento borghese e perbenista, che oggi non incanta più nessuno. Ma già prima che arrivasse Letta il PD era il partito dei borghesi, di quella sinistra definita radical chic, pseudo ambientalista e sedicente difenditrice della dignità umana, nonché dei valori umani, che si diceva affondasse le proprie radici nel Partito Comunista, rappresentato da uomini come Enrico Berlinguer. In realtà, appare molto evidente che il Partito Democratico si adornava di una veste non sua, giacché utilizzava i valori del suo passato politico per dimostrare di essere un partito vicino alle classi meno abbienti. Niente di più falso. Anzi! “La classe operaia va in Paradiso”, era il titolo di un film che ben definisce l’anima borghese di tale sedicente sinistra, che cerca solo il proprio benessere nel fingere di difendere i diritti di quella che ancora possiamo definire “la classe operaia”, ossia coloro che sono meno abbienti, in quanto i loro diritti non sono tutelati, anzi strumentalizzati per fini personali. Ed è per tale ragione che i meno abbienti vivono il disagio sociale, fanno fatica a vivere il proprio diritto di cittadinanza all’interno di una società che potrebbe dar loro tutela e il benessere necessario per vivere una vita dignitosa. La cosiddetta sinistra si è, per caso, imborghesita? La risposta è nei fatti, che ci circondano e ci parlano della realtà. Allora è bene rispondere: “Si, la sinistra si è imborghesita e, pertanto, non esiste più”. Si può constatare, difatti, che, da alcuni decenni, non sono stati indetti scioperi di rilievo da parte dei Sindacati di sinistra. In tanti dicono: “Sono di sinistra”. Occorre chiedere loro cosa significa tale affermazione. Parrebbe che essi intendano dire: “Non sono di destra”. Ma che cos’è la destra se la sinistra, in realtà, non esiste? La storia ci insegna che tutto viene superato dal processo della storia stessa, secondo un principio di miglioramento del preesistente. Non dobbiamo temere che la cosiddetta “sinistra” abbia spento le sue luci. Perchè? Perchè tutto ciò che di buono ed umano ha dato all’essere umano è stato un bene, che certo, ha lasciato la sua traccia indelebile ed una scia su cui ci si può incamminare, certi di andare verso nuove mete migliorative rispetto al passato. Occorre, tuttavia, sottolineare che i principi che la sinistra riteneva essere suoi, di sua esclusiva proprietà, in realtà, sono principi universali ed immortali ed, in quanto tali, destinati a sopravvivere a qualsiasi intemperie, a qualsiasi cambiamento, a qualsiasi tradimento, che l’animo umano spesso pone in essere, tradendo addirittura la propria identità e destinati a sopravvivere a qualsiasi catastrofe umanitaria. I principi universali ed immortali, tra i quali vi è il rispetto della dignità umana, la centralità del valore dell’essere umano, la sacralità dei diritti e dei doveri, il valore della vita, il valore della cultura, della formazione della coscienza umana ad accogliere il bene e a praticarlo, sono eterni e vivono in ogni contesto della vita umana, seppur minacciato dall’odio, dal nichilismo, dalla barbarie, dalla catastrofe sanitaria, che sembra voler far morire l’essere umano ed i suoi valori. Ed ecco, oggi e qui, riemergere, più forte di prima, al di là dell’etichetta, ossia “sinistra”, “destra”, “centro”, e chi più ne ha, più ne metta, l’anelito alla giustizia sociale, alla parità nelle sue più splendide espressioni, tra le quali quella femminile, all’accoglienza, alla solidarietà, alla cooperazione, alla condivisione dei beni, a livello universale, perché tutti ad essi possano accedere e di essi nutrirsi e sopravvivere. Letta, con il suo arrivo alla guida del PD, ha dato il colpo di grazia alla sinistra. Con realismo e senso di responsabilità ha staccato definitivamente la spina dal passato, che rimaneva un tenue e sentimentale ricordo, attestando di essere finalmente un partito liberal democratico, senza più alcun nascondimento. E bisogna ringraziare Letta che finalmente ha messo le cose in chiaro a differenza dei suoi predecessori, che ancora mantenevano, solo a parole, quell’antico legame con un passato glorioso. In realtà, già con Matteo Renzi si era evidenziata la volontà di trasformazione, poi non avvenuta del tutto, perché i tempi non erano ancora maturi. Assistiamo, non senza perplessità, che il Partito Democratico con Letta e il partito di Berlusconi, ora si assomigliano molto di più e sempre più si ha l impressione che, per molti progetti, vanno a braccetto, anche se devono fingere di essere cane e gatto. Che fantastico scenario! Bisogna prendere atto del fatto che un partito che difenda il popolo non esiste più, o forse, deve essere ricostruito, certo non utilizzando l’appellativo “sinistra”, ma l’appellativo “popolare” e “solidale”. Difendere le istanze del popolo, della classi meno abbienti, i diritti degli ultimi contro ogni forma di discriminazione, è un’esigenza non solo politica, ma morale, che tocca il piano dei sentimenti umani, ed è prerogativa delle persone oneste e solidali, che hanno a cuore la giustizia, che amiamo definire persone di “Buona Volontà”, non importa se sono stati simpatizzanti dell’uno o dell’altro partito tradizionale. Qualcuno parla delle sardine come anima “pura” della sinistra, ma assolutamente non possono rappresentare nessuno, perchè non hanno finalità certe e concrete. Parlano e basta! L’ attuale sinistra, ossia il partito politico Leu, che ha preso le distanze dal PD, appare essere velleitaria e, per tale motivo, non muove un dito a favore dei bisognosi di aiuto sociale ed economico. In tale contesto, che segna il crollo della politica tradizionale, si rende sempre più impellente la necessità di raccogliere il fermento e l’anelito del popolo dignitoso della nazione italiana, che porta nel cuore, il desiderio di democrazia e solidarietà, che sono, ineludibilmente, valori intramontabili. di Biagio Maimone

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Sileri: “Da Ricciardi parole forti che creano problemi se non spiegate”

Sileri: “Da Ricciardi parole forti che creano problemi se non spiegate”. Pierpaolo Sileri interviene nel dibattito sull’allarme lanciato da Ricciardi sulla necessità di un lockdown. “Lui ha anche offerto le sue dimissioni – ha precisato il viceministro della Salute a Studio24 – ma io non credo che sia un problema di dimissioni, l’ho detto di Zangrillo, di Burioni, l’ho detto di tutti: costoro devono collaborare sulle dichiarazioni, dall’inizio della pandemia c’è sempre stato un problema di comunicazione”.

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