Economia e Diritto

Economia, diritto, Pubblica Amministrazione, multe, tasse, open data, case popolari, Milano

Ciocca (Lega): “Milano città più insicura d’Italia”

Ciocca (Lega): “Milano città più insicura d’Italia”. In questa intervista all’europarlamentare Angelo Ciocca abbiamo affrontato alcuni temi relativi a Milano e alla Lombardia. Il capoluogo lombardo è la città più insicura d’Italia secondo l’europarlamentare leghista, ma non solo: nelle posizioni francesi e tedesche sulla guerra il deputato europeo intravede un interesse economico nell’economia di guerra. Perché la Germania ha avviato la più grande fabbrica di proiettili del mondo, mentre il presidente Macron continua a cercare di mandare i giovani al fronte. Forse, aggiungiamo noi, perché è più semplice che creare lavoro in patria con un sistema sociale che garantisca una società equa per i cittadini.  

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Ferrarese (FdI): Sala ascolti le richieste dei rappresentanti dei taxisti

“Il TAR Lombardia ha pubblicato un’ordinanza con rigetto dell’istanza sospensiva richiesta dalle sigle sindacali dei tassisti milanesi, a favore dell’intenzione del Comune di Milano nel procedere, con il bando che permetterebbe il rilascio di 450 nuove licenze taxi” lo scrive in una nora Mattia Ferrarese, Responsabile Dipartimento Trasporti di Fartelli d’Italia Milano, precisando “Tuttavia, ha rinviato la decisione relativa alla regolarità del prezzo che il Comune ha fissato per tale nuova emissione: in caso di accoglimento del ricorso, dovrebbero essere infatti le casse pubbliche a coprire la differenza tra il contributo per ogni singola nuova licenza e l’effettivo valore attuale di mercato”. “La sinistra si crogiola in quella che potrebbe essere l’ennesima ‘vittoria di Pirro’ – commenta il meloniano – ancora una volta a discapito dei cittadini e degli onesti lavoratori, in un inutile tiro alla fune, facilmente risolvibile con l’ascolto e l’accoglimento delle legittime istanze presentate all’assessorato del Comune di Milano, da organizzazioni sindacali e rappresentanti, in piena linea con quanto espresso nel DL Asset”. “Il Sindaco – conclude Ferrarese – si occupi maggiormente dell’insostenibile traffico e degli abusivi, che in particolar modo durante il Salone del Mobile, imperversano in città danneggiando l’immagine di una Milano già ricca di criticità e povera di controlli”.

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Approvate modifiche allo statuto di Milanosport

Nel corso della seduta di ieri, il Consiglio comunale ha approvato le modifiche allo Statuto di Milanosport. Con il voto favorevole dell’Aula, la società partecipata al 100% dal Comune di Milano cambia denominazione sociale, diventando società sportiva dilettantistica di capitali. In particolare vengono modificati gli articoli 1, 2.1, 2.2, 7, 18.2, 30, 31, 32.1, abrogati gli artt. 3 e 8 e introdotti i nuovi articoli 30 e 31. Il passaggio da “Milanosport S.p.A.” a “Milanosport SSD S.p.A.” consente alla società, che gestisce 24 impianti sportivi di proprietà comunale, di acquisire tutte le caratteristiche necessarie a uniformarsi alle nuove regole disposte dalla Riforma dello Sport e di rientrare, quindi, all’interno del suo perimetro di efficacia. Ai sensi della Riforma, diventando SSD S.p.A., Milanosport acquisirà la qualifica di “datore di lavoro sportivo” e potrà gestire direttamente i rapporti di collaborazione sportiva con istruttori, assistenti bagnanti e coordinatori di vasca.

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Cento strade a 30 all’ora davanti alle scuole

A partire da settembre sono circa 100 le strade davanti alle scuole della città dove il Comune imporrà il limite di 30 chilometri all’ora a tutela dei più piccoli. Lo annuncia il sindaco Giuseppe Sala che ha come obiettivo quello di introdurre questo limite di velocità in tutte le strade dove si affacciano edifici scolastici. Da settembre “non saranno interessate tutte le strade milanesi dove ci sono le scuole – spiega – ma un numero significativo, orientativamente vogliamo avvicinarci alle 100 e poi andare avanti”. E su questo c’è già stato il confronto con il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini nel corso del G7 che si è tenuto la scorsa settimana a Milano. Il ministro “non ha espresso alcuna perplessità e non credo voglia cambiare idea – prosegue -. Anzi mi ha detto che è totalmente d’accordo sul fatto di portare le strade a 30 all’ora dove ci sono le scuole”. Per estendere il provvedimento a tutte le strade interessate ci vorrà del tempo non va solo adeguata la segnaletica, c’è il lavoro degli uffici che devono fornire la documentazione. Il provvedimento dei 30 all’ora nelle strade delle scuole andrà di pari passo con un’altra novità della mobilità a Milano su cui ci sono diverse critiche, cioè la creazione della zona a traffico limitato nella zona allargata del Quadrilatero della moda. A Milano sono state già introdotte le Piazze scolastiche, aree perdonali con interventi di urbanistica tattica che sono al momento 9 e a breve se ne aggiungeranno altre. Altro progetto è quello delle scuole car free, ovvero strade in cui il transito viene inibito nei soli orari di ingresso e uscita degli alunni. Al momento sono oltre 30 le scuole. Ora gli uffici della Mobilità sono al lavoro per individuare le scuole in cui sarà possibile realizzare strade a 30km all’ora. Sono tante le città soprattutto a livello internazionale che scelgono di introdurre il limite di velocità di 30 all’ora, in Italia lo ha fatto, non senza polemiche, Bologna che lo ha esteso in gran parte delle strade della città. Scatenando però la reazione del ministero dei Trasporti che è intervenuto con una direttiva per fare in modo che le zone 30 fossero istituite solo in certe vie. A Milano il Consiglio comunale ha approvato il 9 gennaio del 2023 un ordine del giorno che chiedeva l’introduzione del limite di 30 all’ora in tutta la città a partire dal primo gennaio di quest’anno. Ma il sindaco Sala ha spiegato che questo limite non può essere applicato ovunque. ANSA

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Sostegno affitti. Sardone (Lega): oltre la metà degli aiuti a famiglie straniere

“Il sostegno affitti dedicato alle coppie con un figlio appena nato, con almeno un componente under 35 e un Isee inferiore a 30mila euro, nel 2023, è finito nel 53,8% dei casi a famiglie straniere: oltre la metà del totale, per un importo di 1,1 milioni di euro nel prossimo triennio contro i 950.000 destinati agli italiani. Su 249 domande accolte, 134 riguardano nuclei famigliari stranieri” lo rivela in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. “È il solito welfare tanto caro alla sinistra – attacca la Sardone – per Pd e compagni, gli italiani sono sempre cittadini di serie B. Lo avevamo visto con le bebè card, coi sostegni al reddito, con l’esenzione mense scolastiche, con le borse lavoro e ora ecco anche gli squilibri del sostegno affitti. In una città dove gli immigrati rappresentano circa il 20% della popolazione, com’è possibile che i sussidi finiscano in larga parte sempre a loro? Quando da sinistra gridano al razzismo perché non danno un’occhiata a questi numeri?”. “Si accorgeranno che se esiste una discriminazione è quella a danno degli italiani, specie quelli in difficoltà”  si chiede concludendo Silvia Sardone.

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Presentato il bando per l’ex scuola di via Zama

Si è tenuta a Palazzo Marino la presentazione del bando per la riqualificazione dell’ex scuola di via Zama. Il Comune di Milano, in collaborazione con l’Agenzia del Demanio, partecipa con questo immobile alla quarta edizione del concorso Internazionale Reinventing Cities, il progetto della rete di città C40 per contrastare la crisi climatica e proporre modelli alternativi di progettazione urbana. L’edificio è composto da due corpi di fabbrica. Uno di questi, l’ex scuola elementare con annessa palestra, sarà protagonista del bando che ne permetterà la riqualificazione attesa da molti anni.  L’obiettivo è quello di realizzare un intervento di rigenerazione urbana, a basso impatto ambientale e di valenza sociale. La trasformazione dovrà prevedere l’insediamento di funzioni di housing universitario e sociale, lo sviluppo di aree verdi urbane e di servizi per favorire inclusione sociale. Il bando è strutturato in due fasi distinte. Durante la prima fase sarà possibile presentare, entro il 15 luglio 2024, manifestazioni di interesse per illustrare il concept progettuale. I team finalisti potranno accedere alla seconda e ultima fase dove presentare un progetto definitivo con la relativa offerta economica. Presentazione bando

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