Editoriali

Consiglio regionale: approvata a maggioranza la legge di revisione ordinamentale

Il Consiglio regionale ha approvato  a maggioranza (43 voti a favore, 26 contrari) la legge di revisione ordinamentale che prevede modifiche a numerose leggi regionali, aggiornandole o adeguandole alla normativa statale. “Il provvedimento -ha detto la relatriceAlessandra Cappellari (Lega)- consente il superamento di vecchie norme per rispondere agli obiettivi di chiarire e semplificare le procedure e garantire efficacia alle leggi, evitando così inutili passaggi burocratici nell’interesse di cittadini e imprese. L’approvazione odierna conclude un approfondito e complesso iter che ha visto coinvolte tutte le Commissioni consiliari che hanno espresso pareri e proposto emendamenti per gli ambiti di competenza”. Prima del dibattito generale l’Aula ha respinto una questione pregiudiziale illustrata dal Vice Presidente Emilio Del Bono(PD) che considerava illegittima una modifica della legge sul Trasporto Pubblico Locale. Da parte dei Consiglieri di minoranza sono state poi avanzate critiche sui diversi contenuti della legge, sollevando rilievi in particolare sulle novità relative alla caccia, alle Aler, alla sanità, al trasporto pubblico, al turismo. Con modifiche sono stati approvati due ordini del giorno proposti da Carmela Rozza (PD) in tema di servizi abitativi pubblici (sull’assegnazione di alloggi a nuclei con disabilità gravi e sull’applicazione dei canoni agevolati). SCHEDA Oltre ad aggiornare le leggi regionali per adeguarle alla normativa statale, il provvedimento ‘ordinamentale’ aggiorna la normativa anche per attuare il principio della leale collaborazione con il Governo ed evitare impugnative in Corte Costituzionale. L’articolato non prevede modifiche di spesa. 32 ARTICOLI – Le materie oggetto dei 32 articoli della legge ordinamentale sono numerose e interessano 24 leggi regionali. Si va dall’aggiornamento di norme sulla promozioneturistica (prevista una semplificazione delle procedure di pianificazione), sulle Aler (a sostegno dell’housing sociale pubblico), sul patrimonio abitativo dei Comuni (per favorire la vendita dove necessario), sul trasporto pubblico locale, sullo smaltimento dei rifiuti. Modifiche sono state introdotte nelle leggi relative ai Fondi di Garanzia, all’ORAC (Organismo regionale per le attività di controllo), che passa da 11 a 9 componenti, tutti esterni all’amministrazione regionale, alle scuole dell’infanzia (ampliato il numero degli istituti paritari destinatari di provvedimenti per il contenimento del costo delle rette) e alla Protezione civile. Adeguamenti a pronunciamenti della Consulta e a normative nazionali ed europee riguardano invece materie come le concessioni minerarie, gli impianti termici civili, il controllo dei gas di scarico dei veicoli a motore e degli impianti termici. Considerata l’attualità e l’importanza dell’argomento, vengono previsti nuovi criteri per rendere più mirati ed efficaci gli interventi diprevenzione degli infortuni sul lavoro. Si autorizza inoltre la Regione a istituire l’ATO della Valle Camonica con atto normativo. L’Ambito Territoriale Ottimale (ente che si occupa del servizio idrico) si riferisce di norma a un ambito provinciale ma in questo caso viene riconosciuta la specificità della zona territoriale montana e prealpina. ATTIVITA’ VENATORIA – L’ordinamentale dedica ampio spazio a modifiche della normativa sull’attività venatoria, anche in questo caso per aggiornare la legge regionale e attuare il principio della leale collaborazione con il Governo (prima del voto sugli emendamenti è stato esaminato in Commissione anche un parere del Servizio Legislativo e legale). sono previste nuove norme sugli appostamenti fissi (per autorizzazioni e attività) e sugli anellini di riconoscimento, e viene stabilito il divieto di caccia sui valichi montaniinteressati dalle rotte migratorie degli uccelli (l’atto finale di individuazione dei valichi spetta al Consiglio regionale su proposta della Giunta e sentito l’ISPRA- Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale). AGRITURISMO E PIANI FORESTALI – Novità anche in tema di agriturismo e piani forestali, la cui disciplina viene semplificata adeguandola alla legge nazionale. Si introduce la distinzione tra viabilità forestale e silvo-pastorale, col divieto di transito ordinario, e viabilità rurale destinate al servizio di aree agricole. Vengono introdotte o aggiornate sanzioni (per esempio per chi svolge attività nei boschi senza averne titolo). Una particolare sanzione è stabilita per chi è presente in aree di raccolta riservate ai tartufi munito di attrezzature o con animali pur non avendone il diritto (da tempo le associazioni tartufigene si lamentano infatti della presenza di cercatori di tartufi abusivi). Per favorire il coordinamento delle attività ed eventuali risparmi, viene inoltre facilitata la creazione di consorzi forestali di secondo livello (attualmente esistono 23 consorzi forestali che hanno in gestione 94.700 ettari di terreni agro-silvo-pastorali).  

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Jacopo Dozio e Ivan Rota entrano in Forza Italia: la nuova “geografia” dei Gruppi in Consiglio regionale

E’ stato ufficializzato ieri all’inizio dei lavori del Consiglio regionalel’ingresso dei Consiglieri regionali Jacopo Dozio e Ivan Rota nel Gruppo consiliare di Forza Italia, tra i cui banchi hanno preso posto. Jacopo Dozio era stato eletto nella circoscrizione di Monza e Brianza nelle fila del gruppo “Lombardia Ideale – Fontana Presidente”, mentre Ivan Rota, eletto nella circoscrizione di Bergamo, proviene dal gruppo “Lombardia Migliore – Letizia Moratti Presidente”. Nella nuova geografia del Consiglio regionale, la maggioranza guadagna un esponente e passa da 49 a 50 Consiglieri. Il gruppo più numeroso resta quello di Fratelli d’Italia con 22 Consiglieri, seguito in maggioranza dalla Lega con 15: Forza Italia sale a 8 Consiglieri, mentre Lombardia Ideale scende a 4. Il gruppoNoi Moderati mantiene 1 Consigliere. In minoranza il gruppo più consistente è il Partito Democratico con 18 Consiglieri: seguono ilMovimento 5 Stelle, Azione – Italia Viva e Lombardia Migliore con 3 componenti ciascuno, ilPatto Civico con 2 e Alleanza Verdi Sinistra con 1 Consigliere: complessivamente la minoranza può contare su 30 Consiglieri.

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Quella pura razionalità sconosciuta all’Occidente

Ho l’impressione che i parametri di democrazia piano piano incominciano a mostrare crepe irreversibili, che difendere i propri diritti possa in qualche modo destabilizzare lo status di vita di altri. A mio modesto parere c’è un concetto basilare che potrebbe rendere le cose ancor più semplici: la razionalità. Ragionare, secondo la razionalità occidentale, significa sempre risalire alle cause. Non si sa nulla finché non si conoscono le cause di un fenomeno. E di ogni guerra bisogna sempre comprendere le ragioni, nei limiti del possibile e con la massima obiettività, perché le guerre hanno sempre una storia. Non si può sempre andare avanti a occasioni: oggi c’è l’11 settembre. E prima? Non c’è niente. Oggi c’è l’invasione russa in Ucraina. E prima? Non c’è niente. Oggi c’è Hamas che invade Israele. E prima? Non c’è niente. Questo non è ragionare, è puro infantilismo. Lo so che non è semplice, ma da una parte occorre riconoscere il diritto del popolo palestinese a uno Stato che non sia un ghetto e dall’altra riconoscere lo Stato d’Israele. Ma come si fa? Le decisioni fondamentali possono essere assunte solo attraverso un patto tra potenze globali. È sempre stato così e oggi lo è ancora. Non è realistico pensare che si possa tenere un popolo nelle condizioni in cui versa attualmente quello palestinese, né che si possa abbattere lo Stato d’Israele. Quindi, da parte dei contendenti o vi è un principio di realtà oppure si rischiano tragedie perenni con la speranza che non deflagrino in un conflitto mondiale. Questa è la mentalità succube tipica dei provinciali, dei poveretti, di quelli che devono stare sempre con un padrone per poter sopravvivere. Ma scherziamo? Gli USA, per esempio, sono pieni di intellettuali e di politologi che criticano la politica americana in Ucraina senza che ciò susciti il minimo scandalo. In Israele non ci sono forse forze politiche che hanno fatto una strenua battaglia contro le politiche di Netanyahu? Parliamo di grandi democrazie dove c’è chi contende radicalmente le politiche di quei governi, e soprattutto oggi quelle di Biden e di Netanyahu.

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Disturbi alimentari, alleanza tra pubblico, privato sociale e famiglie per combattere una vera e propria emergenza nazionale

A Palazzo Pirelli un convegno di Associazione Ananke e Villa Miralago fa il punto su una piaga che colpisce il 40% dei giovani tra 12 e 17 anni Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale: “Una guerra che potremo vincere solo coinvolgendo famiglie, associazioni e istituzioni”     Sono circa 3,6 milioni gli adolescenti italiani che soffrono di disturbi alimentari più o meno gravi, circa il 40% dell’intera popolazione giovanile del nostro Paese. Nel 2022 sono stati registrati ben 3150 decessi per forme patologiche gravi legate all’alimentazione (bulimia e anoressia), seconda causa di morte dopo gli incidenti stradale nei giovani. Le cifre sono emerse ieri mattina durante il convegno “Disturbi alimentari:la famiglia al centro”, svoltosi oggi a Palazzo Pirelli su iniziativa dell’Associazione Ananke e del Centro per la cura dei disturbi alimentari Villa Miralago di Cuasso al Monte (VA). “La guerra ai disturbi alimentari – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani aprendo i lavori – la potremo vincere solo con il coinvolgimento delle famiglie. Sono loro l’anello più importante del percorso di prevenzione e cura dei figli. Sono loro le realtà più adatte a consolidare il senso di appartenenza e di comunità necessario per riannodare i fili spezzati dall’isolamento e fornire agli adolescenti ‘a rischio’ spazi di crescita sana. Credo che si debba partire, o ripartire, da qui: è una sfida impegnativa, ma necessaria. Farla insieme, farla in tanti, è l’impegno che anche noi come istituzioni ci prendiamo. Lo dobbiamo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi. Lo dobbiamo a un’intera generazione” I dati sul monitoraggio del fenomeno, disposto dal Ministero della Salute, sono stati illustrati da Luisa Mastrobattista dell’Istituto Superiore di Sanità. In Italia operano attualmente 133 centri per la cura dei disturbi alimentari di cui 16 in Lombardia. L’emergenza Covid ha determinato una crescita esponenziale del fenomeno con un incremento dei ricoveri del 50% durante e dopo il lock down.   “Nella lotta a queste patologie – ha dichiarato Emanuele Monti, Presidente della Commissione Sostenibilità Sociale del Consiglio regionale – sono fondamentali la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, un uso accorto dei mass media e un’alleanza stretta con le famiglie e gli operatori del Terzo Settore. Sono questi gli elementi strategici su cui abbiamo fondato la legge regionale 2/2021 “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie” che prevede stanziamenti per complessivi 4 milioni di euro con l’obiettivo di supportare i centri specializzati. E’ un impegno – ha concluso Monti – che intendiamo garantire anche in futuro e se necessario rafforzare ascoltando i suggerimenti e le proposte che vengono dagli operatori e dalle famiglie”.

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A Palazzo Morando la mostra 100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary

A Palazzo Morando la mostra 100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary. Apre il 27 ottobre 2023 “100 anni a Milano. Un secolo di storia e società attraverso la presenza del Rotary”, una mostra storico-documentaria a Palazzo Morando, organizzata in collaborazione con il Comune di Milano, per celebrare il centenario del Rotary Club Milano, il più antico d’Italia. La mostra getta uno sguardo attento sulle personalità distintive, le iniziative coraggiose e gli eventi storici indimenticabili di questi 100 anni di vita del Rotary, narrandoli in parallelo alla vibrante evoluzione di Milano. La città lombarda ha attraversato epoche di cambiamento, crescita, sfide e rinascita, sempre con un occhio al futuro, proprio come il Rotary. Il percorso espositivo offre una ricca selezione di immagini, opere d’arte e materiali inediti provenienti dall’archivio del Club, conservato presso la Cittadella degli Archivi di Milano, con il coinvolgimento di istituzioni iconiche come l’Istituto dei Tumori, il Grattacielo Pirelli e l’Autostrada del Sole. Il principale nucleo di dipinti in esposizione, che illustrano i cambiamenti di Milano da un punto di vista stilistico, sociale, urbanistico e paesaggistico, provengono all’archivio del Museo di Palazzo Morando. Sono opere di artisti milanesi e non che abbracciano un periodo molto ampio e offrono l’occasione di ammirare dipinti di norma conservati nel caveau dell’istituzione che ha come scopo la tutela del patrimonio artistico legato alla cità di Milano. Fiore all’occhiello della mostra, sotto il profilo artistico, è la coppia di sculture di Francesco Messina, provenienti dallo Studio Museo a lui intitolato. Questa esposizione è solo uno degli eventi previsti per celebrare il centenario del Rotary Milano durante l’intero 2023. Dallo spettacolo di balletto al Teatro alla Scala di febbraio scorso, con la partecipazione di una delle stelle più acclamate del balletto contemporaneo, Roberto Bolle, all’installazione monumentale, creata attraverso un concorso che ha coinvolto i giovani artisti laureandi e neo-laureati della Scuola di Scultura dell’Accademia di Brera: sarà oggetto di un evento specifico il prossimo novembre nel “Cortile della Magnolia” dell’Accademia. Come pure il restauro del trono di Napoleone, che dopo la mostra a Palazzo Morando diventerà un punto di riferimento essenziale nel riallestimento degli appartamenti neoclassici di Palazzo Reale. La mostra a Palazzo Morando sarà aperta al pubblico dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024, con ingresso gratuito. L’esposizione è stata curata da Stefano Zuffi, storico dell’arte, con la collaborazione di Lorenza Salamon, gallerista milanese. L’allestimento dell’esposizione è stato affidato alle capacità creative dell’architetto Francesca Aletti. Si ringrazia Credem Euromobiliare Private Banking. Il Governatore del Distretto 2041 (Area metropolitana di Milano) Giulio Koch ha ricordato durante il suo intervento che “Il 18 e 19 novembre a Milano avrà luogo il Congresso Nazionale di Celebrazione del Centenario del Rotary in Italia. Parteciperanno i 14 Distretti italiani e dall’analisi del glorioso passato si trarranno spunti per progettare il futuro dell’azione rotariana anche a Milano, concentrando gli sforzi su Giovani, Lavoro ed Ambiente come principali aree critiche. Interverranno il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ed il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, oltre a illustri esponenti della società civile. La sede sarà l’Aula Magna dell’Università Statale in Via Festa del Perdono 7. Il Congresso sarà preceduto da un concerto per Organo e coro offerto dai Rotariani alla cittadinanza la sera del 17 novembre”. SCHEDA ESPOSIZIONE 100 ANNI A MILANO. UN SECOLO DI STORIA E SOCIETÀ ATTRAVERSO LA PRESENZA DEL ROTARY. a cura di Stefano Zuffi, Lorenza Salamon progetto allestimento Francesca Aletti Palazzo Morando | Costume Moda Immagine via Sant’Andrea, 6 dal 27 ottobre 2023 Orari: da martedì a venerdì, ore 14 – 18.30; sabato e domenica, ore 10 – 18.30 +39 02 884 65735 – 46054 | c.palazzomorando@comune.milano.it | www.costumemodaimmagine.mi.it   INGRESSO GRATUITO

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Violenza sessuale a Milano: chiusa l’inchiesta su tre giovani

Ti eri preparata per una normale uscita con i colleghi in quel locale trendy che avevate scoperto di recente. La musica era ottima, i drink scorrevano e l’atmosfera era perfetta per lasciarsi andare e divertirsi un po’ dopo una lunga settimana di lavoro. A un certo punto però le cose sono precipitate e quella che doveva essere una semplice serata tra amici si è trasformata in un incubo a occhi aperti dal quale ancora fatichi ad uscire. La sera del 21 marzo sei andata in quel locale dei Navigli che ti piace tanto, insieme a un tuo collega, e avete bevuto un po’ troppo. Ti ricordi di aver ballato, riso e scherzato coi baristi che ormai sono quasi degli amici. Poi il buio. La mattina dopo ti sei svegliata a casa tua, nel tuo letto, ma con frammenti confusi in testa, dolori, lividi sul corpo. Hai capito che qualcosa non andava. Piano piano i ricordi hanno iniziato a tornare, come flash. Mani che ti toccavano. Voci maschili. Momenti di paura e confusione. Ti sei fatta coraggio e sei andata all’ospedale, per accertamenti. Lì hai scoperto gli abusi subiti. Era uno shock. Non potevi crederci. Denunciare o no? Non è stata una decisione facile. C’era vergogna, paura di non essere creduta, dubbi sul fatto di essere in parte responsabile per esserti messa in quella situazione. Ma quello che ti è successo è un crimine. Grazie al supporto di amiche e familiari, e alla professionalità degli inquirenti, hai trovato la forza per denunciare. Ora l’inchiesta è conclusa e i tre presunti violentatori rischiano il processo. La strada per la giustizia è ancora lunga, ma hai già dimostrato un enorme coraggio. Puoi essere orgogliosa di te stessa. Non sei sola. La Procura di Milano ha investigato a fondo questo caso, raccogliendo prove schiaccianti contro i tre giovani. Secondo le indagini dei carabinieri e del pm Alessia Menegazzo, la vittima aveva passato la serata in quel locale, bevendo molto alcol insieme a un collega. Verso le 3 del mattino, quando il locale stava chiudendo, la giovane donna è stata avvicinata da uno dei titolari, un 23enne, con la scusa di offrirle un passaggio a casa. Una volta in macchina, l’uomo l’ha portata nel suo appartamento, dove l’aspettavano gli altri due indagati. Qui, stando alle accuse, i tre l’hanno stuprata ripetutamente, approfittando del suo stato di alterazione alcolica. Solo alle prime luci dell’alba la vittima è riuscita a scappare e a chiamare i soccorsi. Ricoverata in ospedale, i medici hanno riscontrato lesioni compatibili con una violenza sessuale. Le indagini dei carabinieri si sono concentrate sui titolari del locale e su un loro amico. Analizzando i tabulati telefonici e le telecamere di sicurezza, sono riusciti a ricostruire i movimenti dei tre giovani quella notte, trovando riscontri alle accuse della vittima. Ora la palla passa al GIP, che dovrà decidere se disporre il rinvio a giudizio per i reati di violenza sessuale di gruppo e lesioni. Una vicenda terribile, che ha scosso la città di Milano. La chiusura dell’inchiesta è arrivata dopo mesi di indagini. Secondo gli inquirenti, ci sono prove sufficienti per sostenere le accuse di violenza sessuale di gruppo nei confronti dei tre giovani. I tre ragazzi, di età compresa tra 23 e 27 anni, dovranno rispondere delle pesanti accuse di aver drogato e violentato in gruppo la giovane manager dopo che aveva trascorso la serata. I tre indagati hanno sempre negato ogni addebito. A loro discolpa hanno dichiarato che la donna era consenziente e che il rapporto era stato del tutto volontario. La Procura di Milano non ha creduto a questa versione dei fatti e ora i tre rischiano di finire a processo con accuse molto pesanti che potrebbero costare loro anche oltre 10 anni di carcere. La chiusura delle indagini è il primo passo verso il processo che dovrà stabilire la verità su una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica, riportando alla ribalta il tema della violenza sulle donne. E così, si chiude un altro capitolo di questa terribile storia. Ma per te, questa è solo l’inizio di un lungo viaggio verso la guarigione. Anche se la giustizia ha fatto il suo corso, ci vorrà del tempo per riprendersi completamente. Ma ricorda, non sei sola. Hai amici e familiari che ti amano e ti sostengono. E hai anche te stessa – una donna forte e coraggiosa che merita di essere felice. Quindi, fai un respiro profondo, solleva la testa, e continua a camminare. Un passo alla volta, tornerai a sorridere.

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