Editoriali

Pavia: la Commissione Ambiente in visita all’impianto Acqua & Sole di Vellezzo Bellini

“Prosegue l’impegno della Commissione Ambiente nella conoscenza delle realtà lombarde per poter poi pianificare risposte concrete alle esigenze del territorio. Il Centro Acqua&Sole visitato oggi è un esempio virtuoso e reale di economia circolare in grado di fornire combustibili, fertilizzanti ed energia alle realtà del territorio quali cittadini, Enti locali, operatori industriali e agricoli. Siamo di fronte a un esempio potenzialmente replicabile ovunque. L’impegno profuso da Acqua&Sole rappresenta un’evoluzione all’interno del mondo della ricerca, pensato e realizzato a beneficio dell’agricoltura ma anche per i cittadini che vivono nelle vicinanze”. Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione Ambiente Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale) durante la visita all’impianto di recupero e riciclo Acqua&Sole di Vellezzo Bellini in provincia di Pavia. “Il nostro sogno è contribuire a un radicale cambiamento culturale rispetto al tema del recupero di rifiuti. Vogliamo realizzare esempi concreti e replicabili di come un territorio, i cui attori, cittadini, imprese, amministrazioni, operano sinergicamente, ciascuno facendosi carico della propria responsabilità sociale, possa arrivare con 25 anni di anticipo all’obiettivo mondiale per il 2050 delle emissioni compensate: questo grazie alla presenza di un impianto ambientale virtuoso e innovativo, capace non solo di non arrecare alcun disturbo, ma anche di trasformare realmente i rifiuti in valore aggiunto per la collettività” ha aggiunto Francesco Natta, amministratore delegato di Acqua&Sole, nell’illustrare i progetti in corso all’impianto di Vellezzo Bellini (PV).   L’azienda, nata nel 2007, fondata e gestita dagli eredi del premio Nobel per la Chimica Giulio Natta, dal 2016 ha avviato il Centro di Vellezzo Bellini, impianto tecnicamente denominato Nrc (Nutrients recovery center), ovvero Centro di recupero di elementi nutritivi. Il centro Acqua&Sole si estende su una superficie di 600 ettari e tratta ogni anno 170mila rifiuti, sia agricoli sia civili, provenienti dalla Lombardia e da altre regioni del nord Italia. La finalità dell’impianto è infatti quella di produrre fertilizzanti rinnovabili recuperando gli elementi nutritivi presenti in rifiuti come i fanghi di depurazione e agroalimentari. Nel processo, oltre al ‘digestato’ da utilizzare in agricoltura, e al solfato d’ammonio, altro fertilizzante, viene prodotto biogas, che garantisce l’autosufficienza energetica dell’impianto, ma produce anche energia in surplus, immessa in rete, e biometano, in parte per la rete ma anche per la distribuzione al dettaglio. Nel 2022 è stato completato lo step per trasformare il biogas in biometano con l’apertura di una stazione di servizio per la distribuzione al dettaglio, con sconti a seconda della qualità della raccolta differenziata dei Comuni coinvolti. Alla visita hanno partecipato anche il Vice Presidente della Commissione Ambiente Riccardo Pase (Lega),e i componenti della Commissione Paola Pollini (Movimento 5 Stelle) e Roberta Vallacchi (PD).

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Bonus Prima Casa under 36 prorogato a tutto il 2023

Il Bonus Prima Casa riservato agli under 36 è una misura introdotta dal governo italiano per agevolare l’acquisto della prima casa per coloro che hanno, appunto, meno di 36 anni. Questo beneficio fiscale offre vantaggi significativi agli acquirenti, come ad esempio l’esenzione dall’imposta di registro e l’accesso a tassi di interesse agevolati sui mutui. La buona notizia è che il Decreto Sostegni-bis 73/2021, entrato in vigore a partire dal 26 maggio 2021, è stato prorogato per tutto il 2023. L’ISEE, l’indicatore economico che valuta il tenore complessivo del nucleo familiare, è determinante per l’assegnazione dell’incentivo. Vediamo insieme tutto ciò che serve sapere su questo Bonus Prima Casa per i giovani under 36. Requisiti Bonus prima casa under 36 anni Il requisito principale per poter beneficiare del Bonus Prima Casa è che l’acquirente sia cittadino italiano o dell’Unione Europea residente in Italia. Inoltre, l’acquirente deve essere maggiorenne e non possedere già una proprietà immobiliare nel territorio italiano. Il Bonus Prima Casa under 36 è riservato ai giovani con un’età inferiore a 36 anni, nati dal 1988 in poi, e include l’esenzione delle imposte ipotecarie e catastali nonché una maggiore facilità nell’accesso al relativo Fondo di Garanzia. Lo Stato eroga un sostegno per l’80% sull’acquisto purché la richiesta soddisfi i seguenti requisiti: A. A – non deve trattarsi di un’abitazione di lusso. L’immobile deve rientrare in una delle seguenti categorie catastali: A/2 – abitazioni di tipo civile A/3 – abitazioni di tipo economico A/4 – abitazioni di tipo popolare A/5 – abitazioni di tipo ultrapopolare A/6 – abitazioni di tipo rurale A/11 – abitazioni e alloggi tipici dei luoghi B. B – il richiedente non deve possedere altri immobili C. C – la richiesta di mutuo non deve superare i 250 mila euro Le agevolazioni fiscali relative agli atti di acquisto della prima casa riguardano: 1. la riduzione del 50% sugli onorari notarili 2. l’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale 3. esenzione dall’imposta sostitutiva di un eventuale mutuo, pari allo 0,25% dell’ammontare richiesto 4. esenzione dall’imposta di bollo, come per altri atti di acquisto soggetti a imposta proporzionale Secondo il centro studi di Kiron Partner, l’accesso al bonus potrebbe portare a un risparmio di circa 130 euro sulla rata mensile, rispetto a coloro che non possono ottenere l’agevolazione: ovviamente la cifra dipende anche dalla durata e dall’importo del mutuo. È bene sottolineare che, in caso di infondatezza di requisiti e condizioni per beneficiare delle agevolazioni, l’Agenzia delle Entrate è autorizzata per legge al recupero delle imposte dovute con la maggiorazione degli interessi e relative sanzioni. L’obiettivo di questo bonus è promuovere l’autonomia abitativa giovanile, e le misure vengono applicate alle proprietà considerate prima casa e alle loro pertinenze, come box e cantine. Per quanto riguarda i limiti di reddito, il bonus prima casa è accessibile alle fasce con un ISEE non superiore ai 40.000 euro. Per quanto riguarda invece la scadenza, il bonus prima casa under 36 è valido per tutti gli atti stipulati nel periodo compreso tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023. Come richiedere il Bonus prima casa under 36? Bisogna presentare la domanda alla propria banca o rivolgersi al mediatore creditizio a cui viene richiesto il mutuo per ottenere tutte le informazioni necessarie per beneficiare del bonus senza rischi.

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A Brescia arriva il corso per diventare guardia zoofila: aperte le iscrizioni

Nate nel 2002 con il primo nucleo attivo a Milano e provincia, le guardie eco-zoofile Oipa sono presenti in 17 regioni con 62 nuclei provinciali attivi e sono un punto di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore il rispetto dei diritti degli animali. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è stata fondata nel 1981, ed è nota a livello mondiale come la prima confederazione internazionale di associazioni animaliste e protezioniste. Oggi l’Oipa è presente sui cinque continenti con oltre 200 leghe-membro sparse in 61 nazioni. In Italia è attiva con 150 sezioni locali. La presenza capillare sul territorio ha permesso di arrivare dove la voce dei più deboli non è ascoltata, distribuendo cibo a rifugi, canili e gattili in tutta Italia, ma anche intervenendo in occasione di gravi catastrofi naturali come il terremoto in Abruzzo o le alluvioni in Veneto, Sicilia, Liguria e Lombardia. Gli ultimi tre decenni hanno visto l’Oipa impegnata in molteplici battaglie per perseguire i suoi obiettivo principale: la difesa degli animali. Ogni singola battaglia è stata portata avanti con l’impegno, la convinzione e la passione incondizionata di tanti volontari. Questo ha reso possibile il raggiungimento d’importanti risultati tutti a vantaggio degli animali.   Sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione per diventare guardia zoofila dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a Brescia e provincia. Le lezioni si terranno online e saranno precedute da un incontro di presentazione che illustrerà il corso, la figura e il ruolo delle guardie. Il corso, della durata di quattro mesi, inizierà il 6 novembre ed è gratuito. Le preiscrizioni, che prevedono la compilazione di un questionario informativo da inviare via email a guardiebrescia@oipa.org, termineranno il 2 novembre. È richiesta unicamente l’iscrizione all’Oipa come socio benemerito (100 euro). «Le guardie zoofile volontarie Oipa rivestono la qualifica di pubblici ufficiali, agenti di polizia amministrativa e, nei casi previsti, di polizia giudiziaria», spiega Massimo Pradella, coordinatore nazionale delle guardie eco-zoofile Oipa. «Le loro mansioni comprendono la prevenzione e repressione delle infrazioni relative alla protezione degli animali e alla difesa del patrimonio zootecnico locale». Quella della guardia eco-zoofila è una figura prevista dall’ordinamento riguardante la vigilanza zoofila (leggi n. 611/13 e n. 189/2004) e da altre leggi statali e regionali in materia di tutela degli animali d’affezione. La  nomina a guardia particolare giurata Oipa è conferita dal Prefetto con decreto. Il corso di formazione organizzato dall’Oipa è rivolto a tutte le persone maggiorenni fortemente motivate e amanti degli animali, serie e disponibili, che condividano gli scopi associativi dell’associazione. I candidati devono essere in possesso almeno della licenza media inferiore e non devono avere condanne penali o carichi pendenti. Per maggiori informazioni su come partecipare ai corsi: Iride Serramondi, coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Brescia e provincia, tel. 347 3238073; email: guardiebrescia@oipa.org 

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“Bike factory”, al via il laboratorio di formazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza

Giovani in cerca di lavoro nel settore delle due ruote, la presentazione di lunedì 16 ottobre, in occasione dell’avvio della prima edizione del corso da 150 ore “Meccanico riparatore di biciclette”, si è tenuta nella prestigiosa cornice del velodromo Vigorelli. Destinatari sono giovani e persone in cerca di occupazione o che vogliono riqualificarsi. Si tratta di un corso intensivo di 150 ore in presenza, con alternanza tra lezioni teoriche, laboratori pratici e testimonianze di imprese del settore bike. Per informazioni sull’iniziativa Scopri il corso!, www.milomb.camcom.it/bike-factory. Lavorare nel settore delle bici piace ai giovani, boom di candidature, 400 in due settimane. In circa due settimane di promozione sono state raccolte 400 candidature ai 4 corsi, di cui il 38% (150) da parte di under 30, che arrivano al 44% (137) se consideriamo solo il corso “core” di Meccanico riparatore. Per quanto riguarda l’identikit dei partecipanti al primo corso in partenza, con 22 partecipanti, rispetto all’età si registrano 16 under 30, con una età media di 29 anni. Il più giovane: 20 anni, il meno giovane: 54 anni. Sono 16 i diplomati e 6 i laureati (uno con dottorato di ricerca). Da rilevare anche il 18% di rappresentanza femminile. La provincia di residenza o domicilio è così ripartita: 17 MI – 2 MB – i rimanenti altre province lombarde.  “In considerazione dell’impatto positivo che il sistema-bike genera sul nostro territorio in modo generale ed integrato su più livelli, Camera di commercio ha avviato un piano strategico pluriennale, con iniziative, strumenti, servizi, in grado di incentivare lo sviluppo  del settore e quindi consolidarne il ruolo di leadership nel mercato globale “ – ha dichiarato Elena Vasco, Segretario generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – “In risposta alla mancanza di personale specializzato e al mismatch tra domanda e offerta di lavoro della filiera, nasce Bike Factory polo innovativo per formare giovani sui profili professionali più ricercati dalle imprese, che in prospettiva ci immaginiamo possa diventare un luogo concreto, aperto e condiviso al servizio dell’ecosistema della bicicletta, con una pluralità di servizi dedicati, dalla formazione al recruitment, al placement, alla costruzione di un punto fisico di aggregazione del mondo bike, luogo di incontro tra giovani, start up e imprese consolidate”. Il corso si inserisce in un nuovo “laboratorio del fare” al servizio della bike economy. “Bike Factory” nasce come hub per formare i profili professionali qualificati e specializzati maggiormente ricercati dalle imprese della filiera della bike economy. Si tratta di un’opportunità – con lezioni teoriche, laboratori e confronto diretto con gli imprenditori – per lavorare o fare impresa in un settore innovativo, green e a elevato potenziale di crescita. È inoltre un’occasione per imprenditori del settore per rafforzare le competenze gestionali e per specializzare i propri dipendenti. Alcuni dati sul settore “bike” I dati dell’ufficio studi, statistica e programmazione della Camera di commercio a giugno 2023 evidenziano la crescita del settore nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi, al vertice in Italia per concentrazione di imprese (225 aziende, di cui 166 a Milano, 43 a Monza Brianza e 16 a Lodi, con un totale che è pari al 40% delle imprese lombarde e al 7% del totale nazionale), in crescita del 16,6% in cinque anni, tra giugno 2018 e giugno 2023, che  rappresentano una realtà che dà lavoro a 600 addetti. Secondo l’indagine della Camera di commercio e di ANCMA al 2023, il 40,4% degli imprenditori del settore ha avuto o sta avendo difficoltà di recruitment. Sarebbero interessati ad assumere figure specializzate in meccanica per la riparazione (49,3%) e meccatronica per ebike (43,3%).  Tra i corsi previsti nel ciclo “Bike factory” per lavorare nel settore delle due ruote: “La manutenzione di una e-bike” destinato a operatori e tecnici del mondo bike (maggiorenni), che operano in aziende con sede legale e/o operativa nelle province di Milano, Monza Brianza, Lodi oppure partecipanti al corso “Meccanico riparatore di biciclette”. Si tratta di un corso breve di 12 ore in presenza, con alternanza tra lezioni teoriche e laboratori pratici. Calendario: 1° Edizione 23 e 24 ottobre, 2° Edizione 27 e 29 novembre. Sede: SIAM – Via Santa Marta, 18 – Milano.  Tra i corsi in arrivo “Competenze gestionali per il settore della bike economy”, con destinatari i titolari, soci o stretti collaboratori di imprese del settore bike, con sede nelle province di Milano, Monza Brianza, Lodi. Durata e modalità di svolgimento: corso breve di 12 ore in presenza, con lezioni teoriche e casi pratici. Calendario: 30 ottobre 2023 e 6 novembre 2023. Sede: Formaper – Via Santa Marta, 18 – Milano. Infine è previsto il corso “Come si costruisce un telaio”, destinato a giovani, persone in cerca di occupazione o che vogliono riqualificarsi, titolari e dipendenti di imprese con sede nelle province di Milano Monza Brianza Lodi. Durata e modalità di svolgimento: corso breve di 16 ore in presenza, con alternanza tra lezioni teoriche e laboratori pratici. Calendario: 27 novembre 2023 e 4 dicembre 2023. Sede: Cinelli – Via G. di Vittorio, 21 – Caleppio di Settala (MI).

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Mobilità sostenibile: il 27% delle startup sono situate in Lombardia

il 27% delle startup sono situate in Lombardia, il 18% nella Città Metropolitana di Milano. Assolombarda e Camera di commercio: “Il settore motore dell’innovazione nelle città”  Il 5,7% delle startup innovative italiane – 836 imprese – sono attive nei settori legati alla mobilità; un comparto che sta crescendo, sempre di più, grazie anche alle soluzioni sostenibili proposte dalle imprese protagoniste. È una delle prime evidenze emerse dal rapporto “Le startup innovative in ambito mobilità”, una analisi curata dal Centro Studi di Assolombarda e presentata oggi a Milano, a Palazzo Giureconsulti, nell’ambito dell’evento conclusivo di “MCE 4×4 – Incroci e Transizioni”. La rassegna, giunta alla sua ottava edizione, è promossa da Assolombarda e da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi per accendere i riflettori dell’opinione pubblica sulle sfide della nuova mobilità sostenibile e sulle imprese che operano nel settore. L’iniziativa ha offerto loro, anche quest’anno, una piattaforma di incontro e di confronto con le aziende “mature” con l’obiettivo di generare nuove opportunità di business e di favorire la circolazione di nuove idee e soluzioni innovative. In base ai dati offerti dalla ricerca, le start-up legate alla mobilità sostenibile operano, soprattutto, nei settori dell’automotive, dei servizi di delivery, della logistica, della mobilità elettrica e della micromobilità e si distinguono dalle realtà che operano su altri mercati per due fattori significativi: un numero maggiore di brevetti depositati e software registrati (+3,8 p.p. rispetto al resto delle startup); una più spiccata prevalenza giovanile (+3,9 p.p.) tra i propri amministratori e soci. Ma non solo. Nel 2021, tali startup hanno generato 140,6 milioni di euro di valore della produzione e 28,6 milioni di euro di valore aggiunto, occupando più di 1.300 dipendenti. In termini di distribuzione territoriale, il 35% delle startup della mobilità si concentra nel Nord-Ovest, in particolare quasi il 27% è localizzato in Lombardia. Inoltre, più della metà delle startup ha sede in città metropolitane, di cui il 18% in quella di Milano. Anche il valore totale della produzione è concentrato per oltre un terzo nel Nord-Ovest, in particolare in Lombardia (28%).  “Il trasporto è responsabile per circa il 28% delle emissioni di gas serra e, dunque, rappresenta uno dei fattori più significativi su cui agire immediatamente – ha dichiarato la vicepresidente di Assolombarda con delega a Infrastrutture, Mobilità e Smart City, Gioia Ghezzi -. Per questa ragione, anche in considerazione degli impegni assunti a livello internazionale in tema di sostenibilità, occorre mettere al centro un nuovo tipo di mobilità capace di esaltare soluzioni innovative con un impatto minore sull’ambiente. Per cogliere questa grande sfida serve una attenta pianificazione, coraggio politico e, soprattutto, una sempre più stringente collaborazione tra aziende mature e startup impegnate nel comparto, per nuove proposte capaci di rendere sostenibili gli spostamenti. Per far crescere il comparto l’alleanza pubblico-privato resta cruciale: la rassegna intende, in tal senso, costruire di anno in anno una rete finalizzata a favorire uno scambio proficuo tra istituzioni e realtà produttive per valorizzare progetti e idee concreti che si propongono di migliorare le nostre città”.  “La Mobility Conference 4X4, ospitata quest’anno nella cornice di Palazzo Giureconsulti, è una vetrina importante per le startup che propongono soluzioni innovative nella mobilità sostenibile – ha dichiarato Alvise Biffi, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. Sono quasi dieci anni che come Camera di commercio, insieme ad Assolombarda, promuoviamo questa iniziativa grazie alla quale sono nate diverse collaborazioni in una logica di open innovation, di contaminazione tra imprese mature del territorio e startup. Come Camera di commercio abbiamo individuato un segmento specifico di mobilità sostenibile, quello della bike economy, come ambito pilota di valorizzazione del territorio e delle filiere collegate al settore, tenendo conto anche delle caratteristiche economiche dell’area di Milano dove esiste un distretto importante di produttori del mondo della bicicletta. In linea con gli obiettivi fissati a livello europeo, pensiamo che iniziative come questa possano contribuire a creare per le nostre città e comunità un sistema di trasporto sempre più sicuro, conveniente e green” Nell’ambito della rassegna “MCE 4×4 – Incroci e Transizioni”, è stato ospitato anche il “Future Storming”, uno spazio-conferenza che ha accolto casi di successo, storie di innovazione e protagonisti della mobilità. Ma non solo: 16 startup selezionate hanno potuto presentarsi al pubblico presente e alle aziende associate per sondare possibilità concrete di collaborazione: si tratta di People, Logistics, Deep Tech, Energy. Questi i nomi: Muv, To.Tem, Unicorn Mobility, E-DWay; Alba Robot, DG Twin, Keet, VESevo; Elif Lab, Share, Ubiquom, Wenda; 20energy, Bikee Bike, Iooota, Witty.  Tali aziende sono state scelte, nei mesi scorsi, da un comitato scientifico costituito da rappresentanti di Assolombarda e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che ha esaminato 104 candidature (72 provenienti dal Nord Italia; 21 dal Centro Italia; 10 dal Sud Italia, 1 dalla Svizzera).

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Il Consolato Generale della Corea promuove a Milano la mostra dello scultore Park Eun Sun

Dal 13 al 18 ottobre a Palazzo Litta l’artista coreano presenta “il Ritmo delle Pietra” ingresso gratuito dalla 10 alle 18  In occasione della Celebrazioni per l’anniversario della Fondazione della Corea, il Consolato Generale della Repubblica di Corea organizza la mostra Il Ritmo della Pietra con la Galleria Contini ospitando i capolavori di Park Eun Sun nei saloni settecenteschi di Palazzo Litta in Corso Magenta, 24 a Milano, prestigiosa sede del Ministero della Cultura. Il lavoro dello scultore unisce la cultura orientale d’origine a quella occidentale d’adozione, dando vita a una scultura fortemente iconica, che mediante l’utilizzo di geometrie fluide e lineari si pone l’obiettivo di trasmettere l’essenza stessa dell’esistenza. Con Il Ritmo della Pietra saranno esposte sia opere in marmo e granito policromi che bronzee. Le sculture e installazioni, con il geometrismo e la sinuosità tipici di Park, si sposano quasi in un dialogo per opposti con gli ambienti barocchi di Palazzo Litta. L’opera dello scultore risponde inoltre a una sfida ben precisa: quella di utilizzare un materiale antico per poter dare vita a forme che appartengono al contemporaneo. Spostandosi tra i saloni, l’esperienza espositiva è scandita dal ritmo delle creazioni del maestro in un alternarsi di colori e forme plastiche, declinate anche nelle creazioni “luminose” che identificano la parte più recente della produzione di Park, iniziata durante il periodo della pandemia. Con queste innovative creazioni il maestro mette in luce nuove possibilità tecnologiche a supporto del suo genio creativo: sfere marmoree svuotate e riempite di luce danno una voce nuova all’eternità classica ed elegante delle infinite sfumature del marmo. La mostra è ospitata a Palazzo Litta dal 13 al 18 ottobre, ed è da intendersi essa stessa, oltre alle opere che la compongono, un’installazione. Per un numero limitato di giorni l’esposizione trascenderà tempo e spazio, facendo dialogare la grande arte contemporanea con il fasto del barocco, l’arte coreana con la cultura italiana, grazie all’armonia delle creazioni del maestro Park Eun Sun. Il Console Generale della Repubblica di Corea, Kang Hyung Shik, ha espresso l’augurio che la mostra Il Ritmo della Pietra, ospitata presso la prestigiosa Sede Regionale del Ministero della Cultura, contribuisca a migliorare la comprensione della bellezza e del valore dell’arte coreana in Italia e rappresenti un’opportunità per espandere ulteriormente l’amicizia e la cooperazione tra i due Paesi.

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