Al Martinitt arrivano sconti e La Grande Occasione
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Cagnolati (Fi): “Basta degrado in piazza Aspromonte”. Un messaggio con foto dal consigliere di municipio: “Torno sul ribadire della necessità di una cancellata – che finalmente dopo le proteste e numerose richieste ed insistenze è stata almeno messa a bilancio nonostante la contrarietà del Municipio 3 e del potenziamento della sorveglianza mediante ampliamento del sistema di video sorveglianza (cosa che dovrebbe essere implementata ma vivendo in Italia il dovrebbe molte volte sarebbe preferibile non venisse usato…). Segnalo inoltre il degrado causato dal mancato sfalcio dell’area che si aggiunge a quanto sopra riportato e su cui chiedo interveniate”
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Martedì 30 agosto Francesca Reggiani all’ARENA MILANO EST con Gatta Morta, il suo nuovo ruggente one-woman-show. Con il suo elegante cinismo, l’attrice romana, volto noto de La TV delle Ragazze e simbolo della comicità femminil-femminista, sotto le stelle dell’arena estiva più grande di Milano, porta in scena, sulla base delle sue riflessioni da pandemia, le pari opportunità… “che spesso non sono né tanto pari, né molto opportune”. E conduce il pubblico, senza distinzioni di sesso, dritto nelle sabbie mobili del nostro tempo. Gatta Morta è il nuovo spettacolo di Francesca Reggiani, scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli. In tournée dopo la pandemia, del lungo periodo di isolamento a cui siamo stati costretti svela con lucida abilità i risvolti comici. Con personaggi e sketch inediti, la Reggiani regala la sua personale ricetta contro il Covid: una dose d’urto di buonumore, che mascherine e disinfettante non sanno dare. Protagoniste dello spettacolo, tema tanto caro al volto simbolo della comicità al femminile più agguerrita, sono le pari opportunità… che spesso non sono né tanto pari, né molto opportune. Gatta Morta –in scena all’Arena Milano Est il 30 agosto- è un one-woman-show che schiera sul palco attualità e costume, informazione e politica, nel tipico stile a tutto campo dell’artista, che alza il sipario su un diario di quotidiane follie. Tra brucianti monologhi e ciniche riflessioni, ecco sfilare nuovi personaggi come Ilaria Capua, perché senza virologi oggi non c’è show, Concita De Gregorio in quota al giornalismo, Vittorino Andreoli, psichiatra che aiuta a capire i tempi che viviamo. Accanto a loro, star del circo mediatico e seducenti ministri della provvidenza. Tutti uniti e soprattutto vaccinati per spiegarci la vita al tempo della pandemia. Perché Gatta Morta? La Reggiani tiene a precisare che non si identifica col titolo del suo show, ma che anzi prende a pretesto la definizione di gatta morta, termine negativo riservato alle (sole) donne che si fingono fragili e ingenue per manipolare gli altri (se a farlo è l’uomo, tutto volge al positivo e si parla di simpatico seduttore), per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, sentimenti e risentimenti, buoni visi e cattivi giochi. Ne esce una fotografia ad alta definizione dell’oggi, scattata per ritrovarsi con un sorriso, o meglio, una fragorosa risata. Alla faccia delle gatte morte, che non se ne abbiano a male. FRANCESCA REGGIANI – GATTA MORTA di Valter Lupo, Francesca Reggiani, Gianluca Giugliarelli e con Linda Brunetta. Savà Produzioni Creative. DA SAPERE – Inizio spettacolo ore 21, costo 20 euro. – Biglietti (www.arenamilanoest.it e www.vivaticket.com) o al telefono con carta di credito. – Il programma potrebbe subire variazioni indipendentemente dalla volontà della direzione. – Info: ARENA MILANO EST – tel. 02/36580010, info@teatromartinitt.it e www.arenamilanoest.it
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Città Studi: dai residenti di Largo Murani una proposta per salvare gli storici murales. Il destino degli storici murales di Largo Murani sembrerebbe segnato: Esselunga – che ha acquisito la proprietà del muro su cui furono dipinti 45 anni fa – si fa forte di una perizia che li definisce non restaurabili per sostenere la propria decisione di eliminarli e sostituirli con un murale che riprodurrà le grafiche patinate di “Toiletpaper”, la rivista di sole immagini di Cattelan. Il cambio di scena è stato presentato da Esselunga come un regalo ai residenti, ma molti di loro lo giudicano invece uno sfregio alla memoria e del quartiere e uno specchietto per le allodole. In risposta alla protesta dei cittadini è stata ventilata l’idea di salvare almeno il ricordo dei murales installando nei giardinetti di Largo Murani una gallery di foto dei murales. I residenti però hanno intravisto un’altra soluzione. Per realizzare il nuovo murale targato Toiletpaper, Esselunga evidentemente farà ripristinare il muro su cui furono dipinti i vecchi murales. Questi non possono essere restaurati, ma Esselunga potrebbe farne realizzare delle copie identiche, sullo stesso muro, al posto dei nuovi murales di Cattelan. Con questa operazione – dicono i residenti – Esselunga farebbe un vero regalo al quartiere, rispettando la sua memoria e la sua identità. La proposta è stata lanciata ieri, sabato 18 giugno, insieme a una petizione su change.org che in poche ore ha già raccolto 600 firme. E sarà ribadita domani, lunedì 20 giugno (18-19.30), al presidio organizzato nei giardini della piazza dai residenti riuniti nel gruppo Facebook “Amici di Largo Murani” e vicini ai comitati “Che ne sarà di Città Studi” e “Salviamo Città Studi”. Al presidio parteciperanno anche alcuni membri del Gruppo Aerostatico, pacifisti e ambientalisti ante litteram (il sole che ride era un simbolo totalmente sconosciuto in Italia, quando fu dipinto in Largo Murani) che realizzarono i murales negli anni ’70 e con le loro attività animarono la piazza anche per presidiarla contro l’insediamento degli spacciatori. Un presidio, dunque, ma anche un tuffo nel passato di Città Studi, e di Milano, contro il proliferare di iniziative immobiliari e “riqualificazioni” che stanno progressivamente cancellando l’identità di rioni e quartieri.
Rave Parco Lambro, Cagnolati (Fi): “Le richieste ci sono, le scuse scuse stanno a zero”. Questa la sintesi dell’esponente di Forza Italia che riportiamo per intero: “Allego (Disturbo notturno Feltre – Parco Lambro), per correttezza ed informazione, la richiesta SCRITTA – Mozione – che ho presentato in Consiglio addirittura a NOVEMBRE 2021, in cui SOLLECITAVO e richiedevo interventi al Municipio 3 ed al Sindaco e agli Assessori competenti – Granelli in testa – in merito alla problematica dei RAVE al Parco Lambro perchè sapevo che di li a pochi mesi si sarebbe riproposto il problema – come accade proprio in questi giorni. Ecco, sento ora dire da alcuni consiglieri che assolutamente ci si sta lavorando, le commissioni sono al lavoro, si stanno cercando soluzioni, ecco da NOVEMBRE 2021 NON è stata ancora DISCUSSA questa richiesta, ne fornito un RISCONTRO in merito al sottoscritto proponente, i RISULTATI di questo “lavoro” sono sotto gli occhi di TUTTI, basta andare in giro per il parco o le zone limitrofe in queste sere. La cosa grave è che a qualcuno sembri “normale” quanto accade ed altri giustifichino queste situazioni INTOLLERABILI e su cui non può esserci alcuna giustificazione. Le richieste sono semplici, ho RIBADITO la necessità in collaborazione con le altre forze di Pubblica Sicurezza di fare in modo che la sera ed in orario notturno siano intensificati controlli all’interno del Parco, vengano identificate le persone responsabili dell’organizzazione di questi eventi – visto che si firmano e pubblicizzano soprattutto via social – e si proceda di conseguenza. Che si realizzino presidi in collaborazione con le altre Forze di Pubblica Sicurezza, si riattivi la collaborazione con il Ministero della Difesa e si riproponga l’operazione Strade Sicure nei pressi di tutte quelle zone segnalate come critiche in relazione a quanto sopra esposto intervenendo mediante sanzioni, SEQUESTRI di attrezzatura utilizzata reiteratamente per la realizzazione di tali eventi (casse, generatori e strumentazione varia). Su questo continuerò a sollecitare e non ho alcuna intenzione di mollare, la sicurezza, il diritto al riposo notturno sono questioni che NON possono e NON devono passare in secondo piano. Quanto bisognerà aspettare prima che vengano presi provvedimenti??? Altri 2 o 3 anni??”
Moschea via Esterle, Max Bastoni e Luca Lepore (Lega): “Sala affittacamere, con 1300 al mese in via esterle open space di 1500 mq per 30 anni. Con la stessa cifra una giovane coppia a malapena trova un bilocale.” “Sala affittacamere, con 1300 al mese in via esterle open space di 1500 mq per 30 anni. Con la stessa cifra una giovane coppia a malapena trova un bilocale. Stanno creando minusvalenze immobiliare a favore di chi? È una operazione immobiliare che paghiamo noi cittadini La moschea sarebbe realizzata in un immobile di circa 1.500 mq che da anni versa in una situazione di abbandono da parte dell’amministrazione comunale, con un diritto di utilizzo in superficie trentennale, che priva la collettività di una programmazione di recupero delle aree dismesse per i servizi richiesti dal quartiere”. Così questa mattina Max Bastoni, consigliere regionale della Lega, e Luca Lepore, capogruppo Lega nel Municipio 2, davanti agli ex bagni pubblici di via Esterle che il Comune di Milano destinerà a sede di una moschea. “La procedura, seppur di evidenza pubblica attraverso il bando, non è stata però condivisa con il territorio e i residenti”, spiegano Bastoni e Lepore. “È incomprensibile il ruolo dell’amministrazione comunale, che sta affittando spazi pubblici a prezzi irrisori, 1.300 euro al mese, nei confronti di alcuni soggetti. Il crollo del valore immobiliare degli appartamenti della zona sarebbe del 15-20%. Come si è assistito alla proliferazione di cartelli vendesi in viale Jenner, ci attendiamo che i cartelli Vendesi si moltiplichino per poi ingiallire alla pioggia e al sole”, hanno concluso Bastoni e Lepore.