Municipio 6

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Arrestato molestatore sessuale recidivo

La Polizia locale ha arrestato martedì mattina un cittadino italiano per aggressione sessuale ai danni di una giovane donna nell’area verde di piazza Napoli a Milano. Il molestatore, A. F. di 35 anni, lunedì poco prima delle 8 del mattino ha aggredito una ragazza che portava a spasso il cane, strattonandola e palpeggiandola. Dopo che la giovane è riuscita a divincolarsi e a fuggire chiedendo aiuto, l’uomo ha attaccato un’altra donna, dopo averle chiesto una sigaretta. Alcune signore che hanno assistito alla scena hanno avvertito una pattuglia della Polizia locale che si trovava nelle vicinanze. I ghisa sono intervenuti e hanno fermato l’uomo, visibilmente alterato, che nel frattempo si era seduto su una panchina a poche decine di metri di distanza. Con l’ausilio del personale del Nucleo tutela donne e minori della Polizia Locale, il 35enne, recidivo e già condannato per comportamenti persecutori, è stato portato al carcere di San Vittore dov’è in attesa di giudizio.

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Sgomberata all’alba l’officina occupata

Polizia e Carabinieri si sono presentati in forze questa mattina alle 6:30 in via Carlo Torre, per procedere allo sgombero del centro sociale “officina occupata“, ubicato in un immobile sito ai civici 34 e 36, che dall’aprile scorso era stato occupato abusivamente da “appartenenti alle realtà anarchiche riconducibili all’Autonomia Diffusa“, così come li ha definiti la Questura. Presenti sul posto due camionette della Polizia e un blindato dei carabinieri oltre a decine di uomini delle Forze dell’Ordine che hanno chiuso parzialmente al traffico viale Cassala, via Torre, via Villoresi e via Carlo d’Adda, per evitare vi fossero intralci al blitz disposto per dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dall’autorità giudiziaria di Milano per l’inagibilità dei locali. Al momento dell’irruzione nei locali non era presente nessuno e non si sono verificati incidenti. Attualmente le Forze dell’Ordine rimangono sul posto per consentire consolidare lo sgombero mettendo in sicurezza l’edificio e per evitare che gli autonomi tentino di riappropriarsene. Soddisfatti i residenti che con le loro numerose segnalazioni in questi ultimi mesi avevano sollecitato le autorità ad intervenire per ripristinare la legalità e restituire loro la tranquillità. Apelli che non sono rimasti inascoltati visto che fra le motivazioni addotte dalla questura per spiegare l’azione vi sono proprio “tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica” e “porre fine a una situazione di illegalità“. Ovviamente meno contenti gli occupanti, che hanno chiamato a raccolta quanti li sostengono con un messaggio sulla loro pagina Facebook: “L’Officina Occupata è ora sotto sequestro preventivo É questa la nuova modalità, già sperimentata quest’anno in altri spazi occupati, indirizzata a colpire chi si riappropria degli spazi abbandonati in città per creare una socialità alternativa“.

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Sicurezza partecipata, parte il progetto in via Bisceglie

Nella zona di via Bisceglie i cittadini danno vita a un progetto di sicurezza partecipata. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Palazzo Marino, dal referente del gruppo, Massimiliano Caravello, dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Simone Sollazzo e dal portavoce del Movimento di Buccinasco, Alberto Schiavone. Gli esponenti grillini hanno subito tenuto a specificare che non si tratta di un’iniziativa politica. “Questa sperimentazione per noi è una sfida, che noi non rivolgiamo però alla giunta. Il Movimento 5 Stelle in questo caso appoggia come forza politica un’iniziativa che è dei cittadini, senza mettere il cappello su un progetto che è libero e cittadino e valica le forze politiche“, ha spiegato Sollazzo, che ha tenuto però a sottolineare con rammarico la mancata adesione del Comune di Milano al Protocollo sicurezza partecipata sottoscritto tra Prefettura e alcuni dei sindaci della città metropolitana. “La Prefettura – ha spiegato il consigliere – ha cercato di dare un input, con linee molto chiare. Sarebbe stato molto importante rispondere subito a questo appello“. Tuttavia, anche Sollazzo riconosce che la sicurezza partecipata a Milano incontra più ostacoli che altrove, tecnici, territoriali e burocratici. Restano però i vantaggi: “Sicurezza e partecipazione dei cittadini sono due obiettivi primari, che noi stiamo perseguendo. Con questo progetto riusciamo a coniugarli“, ha spiegato il consigliere. Al portavoce del Movimento a Buccinasco, Alberto Schiavone, che tre anni fa ha dato vita nel suo comune a uno dei primi progetti di sicurezza partecipata, il compito di chiarire in cosa consista: “Siamo sentinelle, non guardiani. Non c’è mai contatto diretto con gli individui sospetti e in caso di fragranza di reato, si chiamano immediatamente i carabinieri“. L’attività consiste quindi nella raccolta di segnalazioni da parte dei cittadini, attraverso gruppi whatsapp. A Buccinasco le ‘sentinelle’ sono 684, i referenti – cioè coloro che hanno il compito di scremare le segnalazioni e di inoltrarle, sempre tramite chat, alle forze dell’ordine – sono tre. Dal 2015 sono stati raccolti oltre 600 allarmi e sono stati impediti 73 reati. Ben più ridotti i numeri di Bisceglie, dove il gruppo whatsapp è stato costituito solo a maggio e oggi vede l’adesione di 70 persone, tutte residenti tra via Lucca e via Viterbo, in una zona ben circoscritta e delimitata, dove negli ultimi tempi si era registrato un aumento di micro crimini, oltre a problemi di decoro urbano. “I condomini stanchi della situazione hanno pensato di creare un referente unico per le segnalazioni“, ha spiegato il fondatore Massimiliano Caravello, sottolineando che “non c’è alcuna intenzione di sostituirci alle forze dell’ordine. Inoltriamo le segnalazioni al Commissariato di polizia. Le forze dell’ordine poi intervengono“. Per il momento le segnalazioni inoltrate sono state 6/7. Il consigliere Sollazzo, infine, ha tenuto a specificare che l’iniziativa è assolutamente a costo zero per la cittadinanza e per le forze dell’ordine e che ha l’obiettivo di agire come deterrente, oltre che a favorire la socialità tra i cittadini e una loro maggiore percezione di sicurezza.

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Seconda edizione di Parkmi nel playground del Parco Robinson

Prende il via domani la seconda edizione di ParkMI, il progetto ideato da Csi Milano grazie a un bando del Municipio 6 e il Patrocinio del Comune di Milano, che prevede attività ricreative, ludiche e sportive per promuovere la cultura dell’inclusione e della cittadinanza attiva. Reso possibile grazie al contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation, da domani fino al 31 dicembre 2019 ParkMI animerà la struttura coperta del parco Robinson nel quartiere di Famagosta: il Padiglione Coca-Cola a Expo 2015, donato alla città di Milano per realizzare il primo campo da basket coperto della città. L’obiettivo è dimostrare che anche gli spazi in un’area periferica della città, se resi attivi, possono diventare luoghi di vita e d’incontro quotidiano per chiunque ne intenda usufruire. “ParkMi è uno degli esempi più belli di collaborazione tra pubblico e privato, che si protrae e arricchisce nel tempo coinvolgendo il mondo dell’associazionismo nella promozione di iniziative sane, buone pratiche e attività sportive: una ricetta sulla quale questa amministrazione punta molto – commenta Roberta Guaineri, assessore allo Sport del Comune di Milano -. La diffusione sul territorio, il mantenimento e la riqualificazione di playground, campetti e strutture di gioco aperte a tutti rappresentano per noi un obiettivo fondamentale, perché crediamo che questi luoghi e le attività che in essi si svolgono siano straordinari presìdi di socialità e civismo. Per questo ringrazio The Coca-Cola Foundation, il Csi e il Municipio 6 per quanto fatto finora e per quello che faremo insieme”. “Abitare con lo sport i parchi della città è da sempre un sogno del Csi”, ha affermato Massimo Achini, Presidente del Csi Milano. “Quella di ParkMI è un’esperienza unica in Italia perché garantisce 18 mesi di attività continuativa, settimana dopo settimana. Per noi poter continuare a far vivere questo progetto è davvero bello e vorrei ringraziare The Coca-Cola Foundation, il Comune di Milano e il Municipio 6 per questa opportunità. Sono convinto che regaleremo alla cittadinanza tanti momenti indimenticabili e sono altrettanto certo che ParkMI sarà un modello da replicare in altre città”, ha proseguito Achini. “Siamo felici che quello che era il padiglione Coca-Cola a Expo Milano 2015 sia diventato, come ci auguravamo, non solo un’eredità per Milano e i milanesi, ma anche un polo di attrazione per gli abitanti del quartiere”, ha dichiarato invece Cristina Broch, Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di Coca-Cola Italia. “Anche per questa seconda edizione di ParkMI, Coca-Cola si è messa a disposizione del Comune di Milano per raggiungere obiettivi condivisi, facendo leva sullo sport come volano per l’inclusione e la vitalità dei quartieri periferici; il sostegno di The Coca-Cola Foundation testimonia ancora una volta il nostro impegno concreto per essere sempre più vicini al territorio in cui operiamo”. Il progetto ParkMI 2018-2019 prosegue l’esperienza realizzata nel 2017, con tante novità: 195 giornate e 700 ore di attività, più di ventimila utenti previsti, con progetti dedicati ai bambini, ai giovani, alle famiglie, ai disabili, agli anziani. Tante le iniziative in programma, tutte a ingresso a gratuito: tornei di sport, giornate di giochi e animazione, corsi di ginnastica dolce, serate musicali e da ballo, laboratori, spettacoli, incontri aperti a tutti, oltre ad eventi dedicati a persone diversamente abili o con fragilità. Nella scorsa edizione, in soli sei mesi di progetto ParkMI ha coinvolto oltre 25mila persone e 15mila ragazzi, protagonisti delle tante iniziative di aggregazione e socializzazione che hanno animato il Parco e il quartiere: dai laboratori ludico-didattici ai tornei di street basketball, dalle mostre alle giornate di sport e animazione.

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